Politica
Parte il piano di sviluppo per il Trentino: investimenti, natalità, periferie e semplificazione tra le priorità della nuova giunta

Investimenti e infrastrutture, natalità, un rinnovato rapporto tra centro e periferie e ancora risorse ai comuni e semplificazione burocratica: questi i temi centrali per lo sviluppo del Trentino nel piano della giunta provinciale in vista della prossima legislatura.
Un lavoro complesso per il carattere trasversale delle tematiche che stanno a cuore al nuovo esecutivo e che impegneranno per il prossimo quinquennio le risorse politiche e strutturali di tutti gli assessorati competenti.
Al centro l’autonomia, la stabilità della finanza provinciale e le cinque aree critiche sulle quali si concentreranno i lavori di “ristrutturazione” dell’intero piano per il territorio.
La parte di concertazione richiesta dalle categorie coinvolte nel piano di sviluppo verrà realizzata e definita entro il periodo dell’assestamento di bilancio, ovvero entro maggio o giugno di quest’anno: un atto formale che darà inizio all’iter previsto dalla legge provinciale.
Particolare attenzione verrà posta alle entrate provinciali e al bilancio, con la previsione di un piano rigido per le spese, così come al tema della crescita economica (dato il calo del Pil a livello nazionale) e della fiscalità “da seguire in dialogo con Roma per continuare rendere prioritarie le necessità a livello locale e secondo i dettami previsti dall’accordo di Milano“.
“Serve guardare alle previsioni di un rallentamento generale dell’economia sia a livello nazionale che internazionale – ha detto il governatore Fugatti – e proprio per questo motivo occorre agire con politiche di investimento “anticicliche”, il più possibile flessibili e di impatto nel breve periodo“.
Una partita in cui entrano anche gli investimenti e il recupero delle risorse che riguardano la ricostruzione dei danni causati dal maltempo dello scorso ottobre, e soprattutto tutte quelle misure volte alla prevenzione di ipotetiche tragedie ambientali che potrebbero colpire nuovamente la provincia di Trento.
Prevenzione e tutela del territorio in pole position dunque per ciò che riguarda la difesa dell’ambiente, guardando anche al rapporto con le periferie “che deve essere affrontato non più solo da un punto di vista finanziario e di bilancio ma con un approccio soprattutto culturale – ha sottolineato Fugatti – , per fare in modo che i territori trentini, non solo i più colpiti, tornino ad avere speranza per il futuro“.
E tra le priorità della nuova giunta non è ultimo il tema delle nascite, anch’esso per Fugatti “di stretta valenza culturale” e per il quale occorrerà trovare modalità per dare risposte adeguate e invertire l’attuale trend di riduzione della natalità.
“Avevamo 5.500 nati all’anno fino a dieci anni fa, oggi ne abbiamo 4.ooo. Il nostro obiettivo è quello di mettere le nuove generazioni nelle condizioni di poter puntare sulla famiglia, altrimenti anche lo sforzo degli investimenti di capitale umano sulle strutture sociali e di tutela per incrementare il benessere dei trentini sarà stato inutile“, afferma il governatore.
A mettere l’accento sull’importanza riservata dal nuovo esecutivo ai bisogni dei cittadini è anche testimoniato dalla nuova attenzione messa sulla revisione del sistema Icef e Ise “in particolare modo – ha detto l’assessore Segnana – in previsione dell’introduzione del reddito di cittadinanza“.
Un investimento di rotta è in programma anche sul tema generale della burocrazia, che sarà invece affrontato a partire dalla prossima settimana con l’apertura del tavolo di confronto con le categorie.
“Conosciamo le responsabilità, ma cercheremo il modo di dare risposte restando all’interno delle regole, facendo percepire a tutta la macchina amministrativa l’urgenza del problema e realizzando un cambio di passo sia rispetto al metodo di intervento, secondo una logica di “presa in carico” delle esigenze reali di imprese e cittadini, che rispetto agli strumenti e alle soluzioni. Tecnologiche, ma non solo“, ha concluso Fugatti.
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