Io la penso così…
Favoritismo politico e disprezzo della cosa pubblica – di Gianni Porzi

Gentile Direttore,
ho letto la notizia riguardante il Dirigente del Dipartimento sviluppo economico e lavoro della PAT, dr. Claudio Moser, condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento di 88.813 euro per “danno erariale” alle casse della Provincia.
Il PM dr. Pozzato parla giustamente di “favoritismo politico” (cosa purtroppo non inusuale) nel totale “disprezzo dei propri doveri e della cosa pubblica”, come frequentemente accade in certi ambienti politici quando prevalgono gli “interessi di bottega” a quelli della collettività.
Un fatto del genere non necessita di alcun commento perchè ritengo si commenti da solo.
Ma ciò che mi spinge a inviarle questa lettera, Direttore, è che, stranamente, i soldi per assegnare incarichi nell’ottica del favoritismo politico, e quindi nel disprezzo delle norme vigenti, si trovano, mentre per rimborsare i contribuenti in base ad una sentenza della Corte Costituzionale le risorse economiche scarseggiano, tant’è che sono stati architettati escamotage fantasiosi (ma al di fuori delle norme) per non far fronte a quanto sancito dalla Corte.
Mi riferisco all’applicazione disattesa, quantomeno dal Comune di Peio, della Sentenza n.335 del 2008 emanata dalla Corte Costituzionale e riguardante il rimborso della quota di tariffa non dovuta relativa al servizio di depurazione delle acque reflue per i periodi in cui tale servizio pubblico non è stato erogato.
Nonostante esposti alla Procura della Repubblica, PEC all’ex Presidente della PAT, al Difensore Civico e al Gestore idrico, da mesi il silenzio la fa da padrone.
Nel frattempo ci sono stati tentativi, che definire maldestri è poca cosa, sperando nella disattenzione della maggioranza dei contribuenti in attesa del rimborso.
A dimostrazione quindi che quanto affermato dal P.M. dr. Pozzato è una verità inconfutabile : il favoritismo politico viene prima, non solo dei doveri dei responsabili delle varie Amministrazioni e/o Enti preposti, ma anche della cosa pubblica, cioè dei cittadini.
Voglio sperare che la nuova Giunta della PAT, nata all’insegna del cambiamento, che era indubbiamente necessario, si attivi per dare una corretta soluzione al problema non solo nel rispetto delle norme vigenti, che sono state disattese, ma anche dei diritti, anch’essi calpestati, dei contribuenti. In uno Stato di diritto è dovere delle Istituzioni rispettare le leggi e i diritti dei cittadini.
Gianni Porzi
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