Italia ed estero
Accoglienza: Salvini taglia l’insegnamento, i costi sanitari, e da 35 a 20 euro per migrante.

Stop all’insegnamento dell’italiano, via l’assistenza psicologica, via l’orientamento sul territorio, e taglio dei fondi per l’accoglienza che scendono da 35 a 20 euro al giorno per migrante.
La cuccagna per i migranti economici, le cooperative, le mafie, tutti i liberi professionisti che hanno lucrato sul fenomeno sfuggito al controllo del centrosinistra negli ultimi 7 anni, e tutti coloro che sono diventati ricchi alle spalle dei poveri cittadini italiani è finita.
Un messaggio, quello del titolare del Viminale Matteo Salvini, che di fatto cambia radicalmente l’approccio alla gestione dell’accoglienza da parte del governo, e che tutela per prime le risorse del cittadino e contribuente italiano invece che quelle dei «furbetti» e disonesti.
Ora, dopo il Decreto Sicurezza voluto fortemente dal ministro degli Interni Matteo Salvini, solo i titolari della protezione internazionale avranno diritto ai servizi di «integrazione e inserimento» che fino ad oggi spettavano a tutti i migranti che presentavano domanda d’asilo.
Per Matteo Salvini si tratta di una nuova vittoria e un’altra promessa mantenuta.
«Chi vedeva l’immigrazione come una mangiatoia oggi è a dieta. Molti finti volontari non parteciperanno più a bandi se invece di 35 euro ne porti a casa 19 non ci mangi più. E non ci mangia più né mafia né ‘ndrangheta. Ma rimarranno volontari veri e sono convinto che molte cooperative si daranno alla macchia» – queste le prime parole del ministro degli Interni alla presentazione del nuovo provvedimento.
I nuovi provvedimenti garantiscono i servizi primari e la dignità della persona secondo le regole europee e tagliano gli sprechi che anche la Corte dei Conti ha stigmatizzato, a cominciare dall’erogazione dei servizi non essenziali ai richiedenti asilo.
La filosofia del provvedimento, a parte il risparmio della spesa a carico del contribuente, è quella di non utilizzare denaro pubblico per integrare nel tessuto sociale immigrati che non resteranno in Italia visto che la maggior parte dei richiedenti asilo non ottiene poi lo status di rifugiato.
A tutti verrà garantito vitto, alloggio, kit igienico-sanitario, il pocket money e una scheda telefonica di 5 euro, «quanto basta per telefonare a casa e dire alla mamma : sono arrivato» – sottolinea Salvini
Via anche al servizio mensa o lavanderia o servizi amministrativi a chi è ospitato in piccole strutture come gli appartamenti dove i migranti si cucineranno e laveranno i vestiti da soli. E soltanto ai veri rifugiati verranno garantite lezioni di italiani e corsi di formazione professionale.
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