Trento
Per «Ossigeno per l’informazione» contro Taverna e la Voce del Trentino intimidazioni e minacce

Ossigeno per l’informazione“, lo speciale organismo, voluto dalla Federazione Nazionale della Stampa e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, con il compito di osservatorio nazionale per la difesa del diritto di cronaca e della libertà di stampa, cita tra gli ultimi casi di intimidazione e di minacce nei confronti dei giornalisti, la querela della dottoressa Livia Ferrario, dirigente generale della Provincia, nei confronti dell’ex direttore Claudio Taverna, reo di aver pubblicato, come direttore responsabile de “La Voce del Trentino“, una dichiarazione del consigliere Claudio Cia sul “commissariamento” della scuola trentina.
Anche il consigliere Cia era stato querelato dalla Ferrario per diffamazione.
Il fatto ancor più strano è che soltanto la Voce del Trentino, tra i numerosi media che avevano pubblicato la dichiarazione di Cia, fosse stato denunciato.
La sentenza di assoluzione degli imputati Cia e Taverna dello scorso 21 settembre perché il fatto non costituisce reato ha reso giustizia alle persone e al nostro quotidiano on line.
Tuttavia, la vicenda dimostra come l’uso politico della querela è un atto strumentale di intimidazione e di minaccia che “Ossigeno per l’informazione” ha ritenuto una «ingiustificabile violazione della libertà di espressione e di stampa» (1) (2).
«Mi auguro, quindi, – dichiara Claudio Taverna – che per i futuro l’Ordine del Giornalisti del Trentino Alto Adige si adegui all’indirizzo nazionale, purtroppo, disatteso anche in passato, quando i vertici di Trentino Trasporti mi chiesero risarcimenti esorbitanti per l’inchiesta che condussi sulla vicenda del “bus all’idrogeno” (3), per la quale, fui chiamato a “testimoniare” agli Stati Generali contro le Mafie (4), che si svolsero a Milano il 23 e 24 novembre dello scorso anno alla presenza delle massime autorità dello Stato».
Infine, Taverna precisa che: «la mia denuncia non è volta a creare un “caso personale“, ma è decisamente diretta all’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige affinché non resti più silente e inattivo: la libertà di espressione e di stampa è un diritto universalmente riconosciuto e va difeso con energia contro chiunque lo voglia conculcare, anche alle nostre latitudini».
Dopo la sentenza di assoluzione l’editore Roberto Conci ha annunciato la richiesta danni nei confronti di Livia Ferrario e la Provincia autonoma di Trento a guida Ugo Rossi per 500 mila euro.
(1) Ossigeno per l’informazione
(2) Ossigeno per l’informazione
(3) sentenza della Corte di Appello di Trento
(4) Il direttore Claudio Taverna agli Stati Generali contro le mafie
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