Val di Non – Sole – Paganella
Il “Sogno di Guarigione” di Alice raccontato in un film

Crederci, sempre. Si può racchiudere in queste due semplici parole, ma dense di significato, il messaggio di Alice. Un messaggio che contiene in sé tutta la forza, il coraggio e la tenacia di una campionessa che non ha mai mollato.
Un messaggio che merita di essere conosciuto e diffuso, soprattutto ai giovani. Così bisognosi di esempi da seguire, di strade, anche tortuose, da esplorare. E di sapere che nelle difficoltà si può trovare la forza di lottare e di inseguire i propri sogni.
È proprio questo l’intento di “Sogno di Guarigione”, film documentario realizzato dal regista Massimo Gabbani, in collaborazione con l’associazione “Il Volo” di Padova, che racconta la storia di Alice Magnani, giovane campionessa di tamburello scomparsa 3 anni fa.
Il film, che sarà proiettato per la prima volta al Cinema Teatro di Taio venerdì 12 ottobre alle 20.30, nella giornata mondiale delle malattie reumatiche, è stato presentato ufficialmente questa mattina all’auditorium comunale di Taio.
Oltre ai genitori di Alice, Dino e Danielle Magnani, erano presenti il sindaco di Predaia Paolo Forno, l’assessore alla cultura Elisa Chini, il regista Massimo Gabbani, Elena De Stefani dell’associazione “Il Volo”, la dirigente dell’Istituto Comprensivo di Taio Roberta Gambaro, il docente di educazione fisica Mirko Dalpiaz, il vicepresidente della Cassa Rurale Val di Non Stefano Conforti, la vicepresidente della Cassa Rurale Novella-Alta Anaunia nonché vicesindaco di Fondo Lucia Donà e Vincenzo Covi dell’Asuc di Segno.
A fare gli onori di casa e a introdurre il progetto è stato il sindaco Paolo Forno, che ha manifestato il suo orgoglio nel sostenere e promuovere un’iniziativa di tale portata. “L’intento di questo documentario è di lanciare un messaggio importante attraverso l’esempio di Alice. Un messaggio fatto di tenacia, di determinazione e di volontà. La sua forza è proprio questa: che possa continuare a essere un esempio da seguire”.
Il documentario tocca tante tematiche significative, soprattutto per i giovani. “Il messaggio è universale, ma è dedicato soprattutto a loro – ha aggiunto il sindaco –. Vista la portata del progetto sarà fondamentale tessere una rete territoriale per diffonderne la voce. Si tratta comunque di un punto di partenza, con l’auspicio che sia soltanto l’inizio di tanti progetti nel nome di Alice”.
Visibilmente emozionato, papà Dino ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa, a cominciare proprio dall’amministrazione di Predaia, che “ha da subito abbracciato il progetto”, per arrivare fino al Coni del presidente Giovanni Malagò, che la settimana scorsa, nella sala delle Fiaccole Olimpiche a Roma, ha potuto guardare il film in anteprima (qui l’articolo).
“L’idea – ha spiegato Dino Magnani – è quella di partire da Alice per raccontare le malattie reumatiche e di come si possono affrontare in famiglia. Lo sport per lei è stato la prima medicina e la sua forza”.
Grazie a questa esperienza è nata anche una nuova associazione, che fa del bene in Kenya. “Tabaka Mission Hospital’s Friends è stata creata proprio in occasione del viaggio compiuto in Africa per realizzare il film – ha raccontato il papà di Alice –. Lo scopo dell’associazione è di aiutare l’ospedale a gestire al meglio le emergenze. Vorrei ringraziare tutti coloro che sono entrati a far parte di questa nobile iniziativa”.
Il regista Massimo Gabbani ha invece illustrato la struttura del documentario, diviso in più fasi. “La prima parte delinea il profilo di Alice – ha spiegato – e qui emergono tutta la sua forza di volontà e la sua voglia di crederci, di andare oltre il limite. C’è poi il parallelo con il Kenya, realtà completamente diversa dalla nostra. Alice aveva infatti il sogno di andare in Africa ad aiutare i bambini più bisognosi. Nella parte centrale, invece, ci si sofferma molto sulla malattia”.
“È davvero qualcosa che può lasciare il segno – ha aggiunto Elena De Stefani dell’associazione “Il Volo” –. È un documentario che può arrivare a tutti e il parallelismo col Kenya rafforza l’idea di credere in qualcosa. Con coraggio e determinazione si possono veramente realizzare i propri progetti”.
Venerdì 12 ottobre, nel pomeriggio, il film sarà proiettato anche all’Istituto Comprensivo di Taio. Proprio per far arrivare il messaggio di Alice ai più giovani.
“Le esperienze di vita nel documentario raccontano il confronto quotidiano con una malattia invalidante e il coraggio e la tenacia che possono portare a fare non solo ciò che si deve, ma anche ciò che piace” ha sottolineato Elisa Chini.
Anche la dirigente Roberta Gambaro è dello stesso avviso. “L’idea è di portare a conoscenza dei ragazzini quest’esperienza, perché possano formarsi una cultura territoriale – ha dichiarato la dirigente –. Si tratta di un filmato intriso di valori che portano a riflettere”. Parole a cui si sono aggiunte quelle di Mirko Dalpiaz, che ha riportato l’esperienza vissuta durante un esame di terza media in cui l’argomento centrale scelto dallo studente era proprio la figura di Alice, lottatrice e sognatrice. “Penso che Alice, con il suo esempio, sia già entrata nel cuore dei giovani” ha detto il docente di educazione fisica.
Non resta quindi che aspettare venerdì 12 ottobre, per vivere con i propri occhi alcune esperienze di Alice ed entrare in contatto con realtà lontane ma sempre più vicine. E per capire, riflettere, scoprire che, in fondo, tante volte basta crederci.
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