Telescopio Universitario
UniTrento, progetto termale degli studenti vince 500 mila rubli in Russia

Successo in Caucaso per il complesso termale presentato dagli studenti di UniTrento a un concorso di idee per il rilancio del comprensorio di Kavkazskie Mineralnye Vody, una delle più importanti zone turistiche e termali della Russia.
Dei 21 team partecipanti, sei sono arrivati in finale e il gruppo Archi-Pelago di Margherita Maestrini, Francesca De Facci e Nicola Chioccarello ha vinto il primo premio di 500 mila rubli.
Le giovani promesse dell’architettura sono al terzo anno del corso di laurea quinquennale a ciclo unico in Ingegneria edile/Architettura al Dicam – Dipartimento Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento e hanno frequentato il corso/laboratorio di Composizione architettonica e urbana 2, coordinato dai docenti Mosè Ricci e Sara Favargiotti, con i tutor Silvia Mannocci e Alessandro Betta.
Il laboratorio prevede la partecipazione dell’intera classe a un concorso internazionale di architettura. Il test di quest’anno è stato il concorso internazionale di architettura e design per studenti e professionisti “Creazione della futura immagine del comprensorio turistico di Kavkazskie Mineralnye Vody”, bandito dal Governo della Regione di Stavropol, con il sostegno del Consolato generale onorario d’Italia per i distretti federali Sud Russia e Nord Caucaso a Krasnodar e il Ministero dell’edilizia e dell’Architettura della Regione di Stavropol, con il patrocinio della Camera di Commercio italo-russa. Obiettivo del concorso: contribuire al recupero e al rilancio della zona di Kavkazskie Mineralnye Vody, uno dei più importanti stabilimenti termali della Russia. Le tre categorie di progettazione di gara erano “Analisi del paesaggio architettonico, urbanistico e paesaggistico”, “Resort del futuro” e “Edifici e strutture di valore sociale e culturale”.
La premiazione si è tenuta lo scorso fine settimana a Essentuki nell’ambito dell’iniziativa “Italy Meets Caucasus”. Sono stati complessivamente 198 i progetti presentati al concorso (di cui 21 del corso di Composizione architettonica e urbana 2 dall’Università di Trento). Alla finale ne sono stati ammessi 30 (tra cui sette trentini).
Gli studenti raccontano: «Il corso di Composizione architettonica 2, che è un laboratorio progettuale, ci ha offerto la possibilità di affrontare un tema complesso: la progettazione di un edificio multifunzionale, con particolare riguardo agli aspetti distributivo-funzionali e costruttivi, alle caratteristiche paesaggistiche e urbane del territorio circostante. A partire dalle richieste poste dal bando di concorso e dai problemi concreti legati alla specificità del programma, abbiamo affrontato la lettura e la progettazione architettonica di un edificio multifunzionale in relazione al contesto esistente, il “senso” e la sostenibilità delle trasformazioni dello spazio insediativo».
Il complesso termale proposto dal gruppo Archi-Pelago di Margherita Maestrini, Francesca De Facci e Nicola Chioccarello è stato il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione architettonica per la nuova immagine del complesso turistico di Kavkazskie Mineralnye Vody nella categoria “Future Resort”. Gli studenti riferiscono: «Il sindaco di Essentuki, Alexander Nekristov, è rimasto molto colpito dal nostro lavoro tanto che ci ha proposto un periodo di stage retribuito (1-3 mesi) per collaborare allo sviluppo del progetto».
Le altre sei squadre finaliste (cinque nella stessa categoria e una nella sezione “Edifici e strutture di valore sociale e culturale”) sono formate da: Andrea Ciola, Michele Nabacino e Simone Salvetti (MAS3); Vanessa Albarello, Anna Lanzinger, Ilaria Spagna e Antero Rummukainen (AVAIn); Camilla Fabbro, Mario Martinis e Claudia Cova (Ringo); Alessia Amadei, Ingrid Dalpiaz e Laura Antelmi (Ada); Dalila Gasperi, Giovanni Farina e Patrick Martinelli (Eco-Tech); Paolo Maioli, Simone Screti e Federico Vantini (Vpto).
«È un riconoscimento internazionale che premia l’impegno dei nostri studenti e la qualità dell’offerta formativa di UniTrento. Laboratori come quello di Composizione architettonica e urbana 2 sono importanti perché danno l’opportunità agli studenti di confrontarsi con progetti “reali”. Vorrei ricordare che proprio lo “student engagement” ci ha permesso di essere la prima università italiana nel ranking europeo sulla didattica pubblicato giovedì scorso da Times Higher Education» ha commentato Marco Tubino, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica.
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