Val di Non – Sole – Paganella
La comunità di Lover rende omaggio ai sacrestani Teresina e Gino

Lover ha salutato con grande affetto e commozione gli storici sacrestani. Nei giorni scorsi sono stati celebrati Teresina e Gino, che hanno prestato servizio per numerosi decenni e che hanno deciso di rinunciare all’incarico, per motivi legati all’età, e di passare il testimone a qualche altro volontario.
Dopo la grande festa, i sacrestani sono stati ricordati durante la Santa Messa dal consiglio pastorale, che ha riconosciuto il loro operato donando un gradito ricordo. Anche i chierichetti, in forma privata, hanno festeggiato a sorpresa Teresina e Gino, regalando ai sacrestani un breve ma intenso momento di felicità.
Nonostante il preavviso e i numerosi solleciti da parte del parroco, e nonostante gli storici sacrestani si siano offerti di passare le consegne gradualmente in modo da agevolare il compito, nessuno si è reso disponibile ad assumersi l’impegno.
Alcuni volontari, quindi, riuniti da Massimiliano Ossanna, rappresentante del consiglio pastorale, hanno stilato dei turni per aprire e chiudere la chiesa, in attesa che qualcuno decida di occuparsi anche delle questioni meno banali legate all’operato del sacrestano.
Al momento, dunque, non c’è un riferimento unico, ma alcune persone a rotazione si occuperanno della gestione della chiesa.
E non è tutto, perché a Lover è tempo di novità. Un altro cambiamento è nell’aria, ed è rappresentato dallo spostamento alla domenica sera della messa da sempre celebrata la domenica mattina. Questa variazione, dovuta alla mancanza di sacerdoti, crea non poche perplessità nei fedeli di Lover.
Oltre alla preoccupazione legata al fatto che possa diminuire drasticamente il numero dei partecipanti alla messa, non è da trascurare la possibile mancanza di un momento di socializzazione sul sagrato della chiesa.
La comunità di Lover, infatti, è sempre stata compatta e vivace anche grazie all’occasione di ritrovo della domenica mattina. Ogni decisione legata a qualsiasi piccola manifestazione paesana è sempre stata concordata dopo la messa della domenica, unico giorno non lavorativo delle piccole comunità montane.
“Così si rischia di perdere il valore del fare comunità – sostiene il sindaco Daniele Biada – del confrontarsi, del fare una partita a carte, del prendere un caffè in compagnia al multiservizi. Tutti momenti che a Lover sono legati alla tradizione della messa alla domenica mattina”.
Con lo spostamento della messa cresce il rischio che vengano meno relazioni interpersonali, mettendo in allarme anche il mantenimento del negozio multiservizi, aperto dal Comune con non pochi sacrifici e frequentatissimo la domenica mattina.

Foto Sergio Zanotti
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