Val di Non – Sole – Paganella
Da Taio a Dermulo in bicicletta: taglio del nastro per il nuovo tratto ciclopedonale

Da Taio a Dermulo in sella alla bicicletta, ammirando un gran bel panorama sulla forra del Noce.
È stato inaugurato ufficialmente nel tardo pomeriggio di oggi il tratto ciclopedonale di 2 chilometri che collega Taio e Dermulo e che transita al di sotto della statale 43, rendendo totalmente sicuro un passaggio altrimenti piuttosto rischioso in bicicletta.
Un’opera mirata che sicuramente da una parte è stata realizzata in ottica turistica, ma che punta anche a favorire quella mobilità sostenibile di cui tanto si parla e di cui c’è tanto bisogno. Si tratta infatti di un intervento che intende incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi all’automobile non solo nel tempo libero, ma anche per coprire il tragitto casa-lavoro o, per i più piccoli, per andare a scuola.
“È un regalo per le famiglie, i bambini e tutti coloro che hanno difficoltà a muoversi – ha esordito Sergio Deromedis dell’ufficio infrastrutture ciclopedonali della Provincia –. Il tratto collega il centro di Taio, con partenza dalla chiesa, a quello di Dermulo, con arrivo alla stazione della Trento-Malé”.
Dei due chilometri totali, un chilometro e 100 metri si percorrono sul percorso ciclopedonale appena realizzato, dalla centrale Dolomiti Edison (nella zona sotto il cimitero di Taio) fino all’imbocco della strada romana di Dermulo. Da qui si passa per il centro del paese di Dermulo, dove è consentito il transito anche alle auto, che però sono in numero ridotto e mantengono una bassa velocità, per risalire poi all’altezza della stazione.
“Investire nel cicloturismo è sicuramente un affare – ha continuato Deromedis – sui 450 chilometri totali di piste ciclabili in Trentino abbiamo toccato quota 2,5 milioni di passaggi. Tanti che i 230 milioni di costo vengono bilanciati dall’indotto creato in soli due anni. La vera sfida, ora, è mettere in sella la gente per farla andare al lavoro e a scuola”.
La parola è passata quindi al sindaco di Predaia Paolo Forno, che ha espresso la propria gioia per la realizzazione di un’opera i cui principali fruitori saranno giovani ciclisti. “La bicicletta rappresenta una realtà importante per Predaia e per l’intera Val di Non – ha dichiarato il primo cittadino – con una doppia valenza: turistica, e qui le due ruote devono fare da traino per lo sviluppo della nostra valle, ma anche per il cittadino, offrendogli l’opportunità di servirsi di una mobilità sostenibile e alternativa. Non si tratta di un’opera fine a se stessa, ma speriamo sia un punto di partenza nel percorso di realizzazione della rete ciclabile della Val di Non che vede coinvolti quattro Comuni con il coordinamento della Comunità di Valle. Mi preme sottolineare, infine, il coinvolgimento di imprese locali nella realizzazione dell’intervento”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’intervento di Silvano Dominici, presidente della Comunità della Val di Non: “Le ciclabili rappresentano un asset strategico per la nostra valle, il meccanismo è stato avviato e si comincia a vedere una prospettiva. L’idea è di portare avanti almeno la dorsale principale”.
Percorsi ciclabili e ciclopedonali che, come detto, sono un elemento di forza per l’offerta turistica ma anche un modo diverso di vedere la mobilità. “Ne è un esempio virtuoso l’iniziativa del Bicibus – ha aggiunto Dominici – che quest’anno ha coinvolto 50 ragazzini, protagonisti di una proposta innovativa per coprire il tragitto casa-scuola”.
Anche il vicepresidente del Consiglio Regionale Lorenzo Ossanna e il vicepresidente dell’Apt Val di Non Andrea Widmann non sono voluti mancare a questo importante appuntamento. “Si tratta di un atto concreto, un momento in cui la valle sta dando frutto ai propri programmi e sta delineando il futuro – ha detto Ossanna –. Stiamo crescendo guardando anche all’Alto Adige”.
“È un tratto piccolo ma strategico – ha aggiunto Widmann – ed è importante che sia vicino al trenino della Trento-Malé, un valore aggiunto per collegare le nostre vallate”.
Prima di una breve esibizione con il monociclo e del taglio del nastro, l’intervento conclusivo di Mauro Gilmozzi, assessore alle infrastrutture e all’ambiente della Provincia di Trento. “Quest’opera si inserisce nel prospetto che il governo provinciale ha cercato di portare avanti – ha spiegato l’assessore – che vede la sostenibilità come stile di vita e motore di sviluppo, perché si utilizzi sempre meno l’automobile a favore di mezzi alternativi. E la Provincia lo ha fatto investendo sul trasporto pubblico, su opere come questa, sui piani di mobilità elettrica”.
Il collegamento Taio-Dermulo mira a dare un forte impulso a questo nuovo modo di muoversi. “L’obiettivo è lavorare insieme, dando organicità e struttura alla rete delle ciclabili del Trentino – ha detto ancora Gilmozzi –. I percorsi in Val di Non sono stati definiti, l’investimento è notevole ma ognuno sta facendo la propria parte per portare a compimento questi progetti. Questa è una piccola opera che imposta una strategia vincente. Un tassello in un disegno molto più ampio”.
Le autorità e i giovani biker presenti sono quindi saliti in sella per una piacevole biciclettata fino a Dermulo e ritorno. In completa sicurezza e con una vista spettacolare. Ed è solo l’inizio.
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