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economia e finanza

Tani tendaggi chiude, è la fine di un mito. Da mercoledì via alla grande svendita

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Tani tendaggi la leggendaria azienda nata per mano di Eugenio nel 1961, e gestita poi dai 3 figli, chiude i battenti.

In Trentino la parola Tani è sempre significato Tendaggi, un binomio che per 56 anni ha saputo offrire alla clientela qualità, professionalità, lavoro, tenacia e intraprendenza, che sono state messe al servizio di tutta la comunità.

La sua storia è un romanzo, un sogno d’altri tempi, qualcosa che forse oggi non esiste nemmeno più. (qui la sua storia)

Eugenio Tani è stato un imprenditore illuminato che ha pensato al proprio guadagno ma anche a quello dei propri collaboratori e della comunità, e che ha guidato l’azienda con coscienza mettendo al primo posto il rapporto umano.

Il capo famiglia Eugenio si trasferisce a Rovereto nel 1961 proveniente da Firenze dove pieno di ambizioni  in pieno boom economico apre un negozio in Piazza Indipendenza.  Poi sbarca a Trento in Via Gorizia, poi in via Perini e poi finalmente in via Mantova e via San Pietro in pieno centro storico di Trento.

L’azienda alla agli anni ’90 fino è arrivata ad assumere anche fino a 15 dipendenti.

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Nel 1981 apre il negozio all’interno dello spazio 78 in via Brennero, negozio esistente tutt’ora e dove sarà effettuata a partire da mercoledì 3 aprile a partire dalle ore 9.00 una gigantesca svendita con sconti dal 50 al 70%.

Si parla della vendita di uno stock di merce di ottima qualità che si aggira intorno ai 250 mila euro.

La svendita durerà 60 giorni, compresi sabati e domeniche dove il negozio rimarrà rigorosamente aperto alla clientela. La vendita naturalmente riguarderà il materiale legato al commerciale e non quello artigianale.

I motivi della chiusura dello storico brand trentino, che chiariamo subito gode ottima salute economica, sono molti.

«Una società si è interessata all’affitto degli spazi che sono di nostra proprietà – spiega Lorenzo Tani uno dei figli di Eugenio – e abbiamo pensato che era un’occasione da non perdere». 

Ma quando un’azienda così chiude, non è mai per un solo motivo. La crisi che si è accanita negli ultimi 10 anni sulle aziende trentine, la visione diversa da parte dei tre figli sulle strategie da adottare per un eventuale rilancio, e l’assenza da parte delle banche del credito, ha fatto decidere per la chiusura di Tani Tendaggi.

«È stata una scelta presa velocemente ma con molta consapevolezza – aggiunge Lorenzo Tani – in virtù di un mancato entusiasmo che nell’ultimo periodo è venuto a mancare, i miei figli e mia moglie hanno preso male la notizia, mentre papà a malincuore ha capito la situazione»

Quando Lorenzo parla è come scorresse tutta la vita della sua famiglia davanti ai suoi occhi che improvvisamente diventano lucidi. Occhi pieni di tristezza di chi già rimpiange una scelta forse obbligata, e di chi ha timore, un giorno, forse, di pentirsene.

«Ora andrò all’estero per qualche mese per imparare meglio l’inglese poi quanto torno – ci confida – forse investirò nel web in un progetto legato al commercio, ma non c’è nulla di sicuro».

«Ma sulla chiusura ha inciso molto anche la concorrenza del web – interviene Tania, la sorella di Lorenzo che lavora nell’azienda dal 1982 – e forse non siamo riusciti a far passare il messaggio della qualità dei prodotti artigianali che produciamo e vendiamo, e del nostro modo professionale di lavorare. E’ arrivato insomma il momento dove è mancato il collegamento fra il nostro modo di lavorare e le aspettative del cliente, è quindi venuta a mancare la nostra identità».

Cosa farò io dopo la chiusura? «Farò la moglie e la figlia» – risponde Tania orgogliosa e commossa.

È la fine di una lunga storia di una famiglia di imprenditori che ha lasciato il segno nella nostra provincia. Una famiglia, a partire dal capostipite, che in modo attento e silenzioso ha fatto ricadere sul territorio, ricavi economici per generare nuova ricchezza ed equilibrare la comunità.

Il primo pool di sponsor del Calcio Trento, il calcio e la pallamano femminile che Tani è stato il primo a portare in Trentino, la squadra «Tani Tendaggi 11 luglio 1982», nata per ricordare l’impresa del terzo campionato mondiale vinto in Spagna dalla nazionale di Bearzot, sono solo alcuni dei ricordi di una leggenda nata per aiutare lo sport e i giovani.

Per Eugenio Tani il territorio e la comunità trentina sono diventati il luogo principale delle sfide, il suo essere, il suo stare al mondo, il territorio è stato il luogo del domani dove dentro di lui si sono moltiplicati gli obiettivi e le sfide sportive, politiche, economiche e sopratutto umane e sociali.

Un uomo d’altri tempi che ora, orgoglioso e fiero, abbandona il tessuto economico della nostra provincia lasciando un ricordo indelebile pienio di nostalgia e un pizzico di tristezza.

 

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