Rimborsi Iva sui rifiuti ai cittadini: la politica dello struzzo della Giunta Rossi.

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Con una nuova interrogazione, n. 5727 del 5 marzo c.m.  il consigliere provinciale Claudio Civettini torna all’attacco sull’ultradecennale questione dell’Iva, arbitrariamente applicata (aliquota ridotta del 10%) dai gestori pubblici e privati della raccolta rifiuti.

Tuttavia, malgrado la consolidata giurisprudenza che considera la raccolta dei rifiuti una tassa, i gestori, spalleggiati da Comuni, Provincia e Agenzia delle entrate, la trattano alla stregua di un corrispettivo da gravare di imposta nel’ambito di applicazione dell’Iva.

La Provincia fino ad ora si lava le mani con la scusa che non ha competenza di intervento perché l’Iva è un‘imposta statale.

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Invece, la Provincia può intervenire nel merito sia nei confronti dei Comuni sia nei confronti dello Stato. D’altro canto la Provincia non può ignorare la questione sollevata, a più riprese dai consiglieri Civettini, Cia e Degasperi.

Infatti, il DPCM 3 luglio 2009 ha istituito la Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale; non solo, i rapporti di collaborazione in materia tributaria tra lo Stato e la Provincia autonoma, di cui alla convenzione stipulata tra l’ Agenzia delle entrate di Trento e la Provincia autonoma (in materia di Irap e addizionale IRPEF) che versa alla prima, quale rimborso spese, la non trascurabile somma (per l’anno 2015) di 380 mila€., autorizzano a ritenere legittimo l’intervento della Provincia che fa, in questo caso, la politica dello struzzo!

(1) interrogazione del 5 marzo 2018

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il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi, e il Direttore Provinciale dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Giunta (foto e comunicato a cura dell’Ufficio Stampa della PAT)

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