Trento
Droga, armi, soldi: 11 trentini in banda di spacciatori italo-slava

La Squadra Mobile della Questura di Trento al termine di una articolata e complessa indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, ha eseguito, con il contributo dell’ Interpool, della Sezione della Polizia Giudiziaria del Tribunale di Trento, la Polizia Stradale di Trento e la Squadra Mobile di Verona, 16 misure cautelari.
Le indagini, dirette dal Vice Questore Salvatore Ascione, capo della Squadra Mobile di Trento, prendono spunto da alcuni ritrovamenti di stupefacente avvenuto nel mese di novembre del 2016, sulle rive del lago di Canzolino a Pergine Valsugana.
L’operazione denominata “Zaghi”, iniziata nel novembre 2016, e che ha avuto il suo epilogo alle prime luci dell’alba di giovedì 22 febbraio, ha portato alla luce un vasto traffico di sostanze stupefacenti gestito da un’organizzazione criminale transnazionale che operava oltre che nel nostro paese anche in Bosnia, Slovenia e Croazia.
Il bilancio dell’indagine è di 29 persone coinvolte di cui 22 persone arrestate, (6 dei quali avvenuti da novembre 2015 a dicembre 2017), 11 custodie cautelari in carcere; 5 custodie cautelari degli arresti domiciliari e 7 latitanti all’estero. Sono ben 11 i trentini nell’organizzazione. Piuttosto noto il nome di Antonio Garollo, commerciante in Valsugana.
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate 11,4 kg di stupefacente: 3 kg di marijuana; 1 kg di cocaina; 2 kg di metamfetamine; 0.4 kg di cocaina e 5 kg di hashish. Sono state inoltre sequestrate: 4 autovetture, una moto e 12 fucili più di 13.500 di euro in contanti.
Reati contestati: associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti art. 74 D.P.R. 309/90; estorsione art. 629 c.p. e reato transnazionale art. 3, 4 Legge 146/2006.
Durante le indagini la Squadra Mobile ha scoperto che la compagine criminale, composta da cittadini italiani, bosniaci, croati, marocchini e macedoni, utilizzava le rotte balcaniche, attraverso le Bosnia, Croazia e Slovenia per trasportare lo stupefacente in Italia.
Nasce, visto il carattere transnazionale dell’operazione, la collaborazione con la S.I.P.A. bosniaca, P.N.U.S.K.O.K. croata e la Polizia Criminale slovena.
Nel corso delle indagini gli investigatori italiani, con l’aiuto dei colleghi stranieri, comprendono le modalità del trasporto, i luoghi, le persone coinvolte e gli altri elementi che consentiranno poi di individuare i componenti ed i ruoli della compagine criminale. La collaborazione permette anche di ricostruire i movimenti della organizzazione dal novembre 2015 alla fine del 2017; tempo nel quale la banda compra droga per circa 1 milione di euro rivendendola al doppio del valore d’acquisto.
L’elemento del profitto permetterà poi alla Squadra Mobile, nella fase delle esecuzioni delle ordinanze, di sequestrare 3 autovetture e una moto ai fini della confisca per equivalente di cui al D.Lgs 29 ottobre 2016, n.202.
“Questa operazione, – commenta il capo della Squadra Mobile Salvatore Ascione -, che si iscrive nella direzione delle direttive del Questore D’Ambrosio, dimostra che il traffico di stupefacenti sceglie strade, persone e confini diversi in ragione dell’interesse criminale e dei mercati a cui rivolgersi. Gli arresti della Squadra Mobile sono il tangibile risultato che l’attività di polizia giudiziaria non solo è attenta, ma è costante anche a fronte di mutati scenari delinquenziali.”
RISULTATI
Gli investigatori per disvelare l’intera organizzazione hanno:
- intercettato 138 utenze telefoniche (italiane e straniere);
- analizzato oltre 1.000.000 di contatti telefonici.
- 120.000 conversazioni intercettate
Arresti ed indagati
- 29 indagati;
- 23 custodie cautelari emesse di cui 11 eseguite in carcere, 5 agli arresti domiciliari
- 6 arresti in flagranza;
- 7 latitanti
- Nell’esecuzione delle ordinanze prezioso il contributo dell’Interpool e delle polizie dell’Austria, Slovenia, Croazia e Bosnia ed Erzegovina.
Custodie cautelare in carcere
- SERIFOVIC Zahid, SERIFOVIC Zahid, cittadino bosniaco, nato il 17/12/1987 a Brcko (BOSNIA-ERZEGOVINA), residente a Pergine Valsugana (TN)
- SERIFOVIC Anis, cittadino bosniaco nato il 13/04/1983 a Brcko (BOSNIA-ERZEGOVINA), residente a Pergine Valsugana (TN)
- GAROLLO Antonio, nato il 02.09.1974 a Levico Terme (TN), residente a Levico Terme
- PUECHER Simone, nato il 14.08.1977 a Levico Terme (TN), residente a Roncegno (TN)
- FERRARI Cristian, nato il 10/05/1980 a Borgo Valsugana (TN), residente a Carzano (TN)
- PICCOLOTTO Matteo Galeazzo, nato il 01/07/1978 a Trento, residente a Pergine Valsugana (TN)
- JELBAOUI Mustapha, cittadino Marocchino, nato il 30/08/1983 a Gostivar (Macedonia), residente a Pergine Valsugana (TN)
- FETAI Kujtim, nato il 30/08/1983 a Gostivar (Macedonia), residente a Pergine Valsugana (TN)
- MAJOR Andrea, nato il 03/11/1967 a Lonigo (VI), residente a Trento
- OSS EMER Bruno, , nato il 08.08.1967 a Vignola-Falesina (TN), residente a Vignola-Falesina (TN)
- GRABOVAC Drazen, cittadino bosniaco, nato in Bosnia ed Erzegovina il 23.08.1972, residente in Bosnia ed Erzegovina
- DORIGONI Alessandro, nato il 06/02/1978 a Trento, residente in Austria
Arresti domiciliari con braccialetto elettronico:
- BROSEGHINI Mattia, nato il 16/07/1989 a Trento, residente a Pergine Valsugana
- MOSER Elisa, nata il 05.09.1991 a Trento, residente a Pergine Valsugana (TN)
- PAOLI Franco nato a Trento il 29/11/1968, residente a Ospedaletto (TN)
- RAVANELLI Andrea nato il 19.05.1980 a Trento, residente ad Albiano (TN)
LATITANTI
- NOVAKOVIC Alen, nato il 09/08/1972 a Spalato (Croazia), residente in Croazia
- KAMETOVIC Eldin, nato il 18/11/1981 a Tuzla (Bosnia ed Erzegovina), residenza in Bosnia Ed Erzegovina
- RADEVIC Sasa, nato in Bosnia ed Erzegovina il 24.06.1975, residente in Bosnia Ed Erzegovina
- HALILCEVIC Meris, nato il 08/08/1988 a Tuzla (Bosnia residente in Bosnia Ed Erzegovina
- SERIFOVIC Admir, nato il 29.01.1957 a Brčko (Bosnia ed Erzegovina) residente in Bosnia ed Erzegovina
- TORBICA Boris, nato in Bosnia ed Erzegovina il 14.11.1978, residente in Bosnia ed Erzegovina
- HILAK Dragan detto “Dado”, nato il 04/07/1987 a Osijek (Croazia), residente in Bosnia ed Erzogovina
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