Trento
All’istituto Comenius di Cognola il cantiere della scuola del futuro

E’ una scuola-laboratorio quella visitata ieri mattina dal sindaco Alessandro Andreatta e dal presidente Armando Stefani a Cognola, durante il tour della Circoscrizione Argentario che, con i suoi 12.530 abitanti, è tra le più popolate della città.
L’istituto Trento 2, guidato da quest’anno dalla neo arrivata dirigente Christine Zanoni (monegasca d’origine), è una scuola-laboratorio per tante ragioni. La prima: perché al suo interno ospita una sezione bilingue (italiano-tedesca) fin dal 2005, anno in cui la metodologia Clil era tutt’altro che diffusa e il Trentino trilingue non era stato neppure immaginato.
Negli ultimi anni il percorso bilingue si è allungato fino alle medie, mettendo in moto tutta una serie di scambi tra bambini trentini (anche da fuori bacino d’utenza) e bambini austriaci della Volksschule Innere Stadt di Innsbruck, che dialogano a distanza, si incontrano, si scambiano insegnanti.
Ieri mattina le classi di IV e V hanno accolto il sindaco con un’efficace presentazione del loro originale percorso di studi e una ricerca sulla storia di Trento, che a breve trasformerà i bambini in guide turistiche per una giornata in centro storico con genitori e parenti. Tra le tante le domande rivolte ad Andreatta, una rivolta al futuro: “Sei contento di tornare a fare l’insegnante quando non sarai più sindaco?” “Sì, perché è il lavoro che ho scelto di fare quando ero in seconda media. Spero di non essere troppo vecchio per i giovani di oggi”.
L‘istituto Comenius è una scuola-laboratorio anche perché, per quanto riguarda la scuola media, è stato un pioniere nell’istituzione del parlamentino degli studenti, che nella mattinata di ieri, quando ha accolto il sindaco, era intento a discutere il progetto migliore per aiutare una scuola di Amatrice distrutta dal terremoto. Un sistema di votazione-dibattito snello ed efficace, capace di evidenziare i punti deboli anche della proposta più votata, ha orientato la scelta verso una lotteria da organizzarsi durante le udienze generali. “Il vostro è stato un bell’esercizio di democrazia e di cittadinanza attiva – ha commentato il sindaco – Avete dimostrato una grande capacità di dire la vostra”. E ai ragazzi che gli chiedevano cosa si può migliorare oggi a Trento, Andreatta ha risposto: “Il disordine urbano, la sicurezza intesa anche come inciviltà. E in questo credo che anche voi possiate darci una mano”.
L’istituto Comenius è un laboratorio anche perché ha una sorta di “sezione staccata” a Casa Serena: questa classe accoglie tre ragazzi – Rema, Francesca e Nicole – gravemente disabili, che necessitano di assistenza medica in caso di emergenza. Ma l’interazione con la scuola elementare e media di Cognola è continua: “Noi partecipiamo alle feste dell’istituto – spiega la loro insegnante Alessandra Ferrari – E i bambini delle diverse classi vengono qui per fare laboratori di musicoterapia, con benefici e vantaggi per tutti”.
Il laboratorio più sorprendente dell’istituto Comenius è ancora un cantiere: all’ultimo piano, al posto del vecchio nido La Nuvola, stanno prendendo forma due nuove classi prime affiancate da un’aula del silenzio, che sarà riempita di cuscini, musica e colori per favorire il rilassamento, e da un’aula della creatività. Basterebbero queste due aule a rendere il progetto originale, sennonché – come spiega l’appassionato segretario scolastico Franco Filippi – c’è anche la tipologia innovativa delle classi, che sono aperte, del tutto vetrate, e lo spogliatoio e il corridoio che è esso stesso un’area didattica. “Questi spazi saranno destinati alle prime classi da gennaio 2018 – racconta la direttrice Zanoni – Le abbiamo copiate da esperienze che abbiamo avuto modo di apprezzare nel mondo della scuola tedesca. Vogliamo facilitare il salto dalla scuola materna alla scuola elementare, che non è piccolo se si tiene conto che qui i bambini rimangono per otto ore al giorno”. Un po’ di merito, in questo, ce l’ha anche il Comune, come ha sottolineato più volte Filippi: “La scuola ha lanciato l’idea, ma i tecnici del Comune l’hanno accolta e ci hanno permesso di svilupparla”. I rendering realizzati da Filippo Barbetti, studenti dell’istituto Artigianelli impegnato al Comenius in un progetto di alternanza scuola-lavoro, danno l’idea di come sarà questo spazio, pronto e arredato entro dicembre, che si adatta ai bisogni dei bambini per favorire l’apprendimento e la socializzazione. “Abbiamo verificato – spiegano gli insegnanti, entusiasti del progetto – che quando un bambino è stanco, incapace di concentrarsi, se ha la possibilità di staccare e stare con se stesso poi riesce a rimettersi in gioco con nuovo entusiasmo”.
A conferma dell’eccezionalità di questa scuola, l’idea di introdurre anche la disciplina dello yoga e la presenza nell’istituto di due ragazzi, Felix, tedesco, e Ludwig, austriaco, studenti universitari che stanno svolgendo a Cognola il loro anno di Servizio civile volontario europeo. E che, in questi mesi, fanno da tutor a bambini e ragazzi che studiano il tedesco.
Nella foto i festeggiamenti dell’Istituto Comenius alla fine fine dello scorso anno
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