Trento
Arrestata coppia di insospettabili dopo centinaia di furti nelle case.

Erano insospettabili e per questo imprendibili. Una coppia di stranieri, un nord africano ed una rumena derubavano le case di anziani proponendosi come badanti per poi aggirare le ignare vittime. Centinaia i furti in appartamenti perpetrati fra Trentino, Lombardia e Veneto.
J.E., 30enne cittadino marocchino e la compagna, R.I.I, 28enne di origini rumene arrestati martedì a Padova erano soliti spostarsi tra le varie regioni per mettere a segno i loro colpi. La tecnica utilizzata era sempre la stessa e collaudata: la donna si presentava in circoli per anziani, strutture protette o parrocchie e si proponeva come badante, agganciando le future vittime e cercando di estorcere informazioni sull’abitazione e sulla famiglia dei malcapitati. L’uomo li pedinava, carpendone i movimenti e studiandoli per tornare a colpire nei giorni seguenti.
Ambedue erano molto abili dal punto di vista fisico, al punto da riuscire a introdursi in case poste al secondo piano, raggiunte dall’esterno attraverso manovre di arrampicata sulle grondaie, prima di infrangere le porte o le finestre per introdursi in casa. I carabinieri hanno messo fine al sodalizio criminale martedì mattina, entrando nella loro abitazione presa in affitto a 550 euro al mese. Uno dei due lavorava regolarmente, per questo la coppia sembrava insospettabile.
Quando le forze dell’ordine hanno iniziato il blitz dentro la loro casa nel tentativo di far sparire parte della merce rubata, i due malviventi hanno provato a gettare alcuni pezzi nel water, ignari che l’oro pesa più dell’acqua. I militari hanno recuperato orologi per un valore di più di 30mila euro. Ai due al momento è stata contestata la ricettazione, ma i prossimi accertamenti consentiranno di addebitare numerosi furti in tutto il Nord Italia. È stata ritrovata anche un’agenda dove i due annotavano, suddivisi per mese, tutti gli oggetti recuperati in occasione delle scorribande per mantenere aggiornata la refurtiva. Il 30enne è finito nel carcere di Padova, la 28enne in quello di Verona.
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