Trento
Trento, cammina per la sicurezza: ieri sera seconda tappa al Magnete

Dopo la prima tappa del tour ribattezzato «le passeggiate per la sicurezza» svoltasi a Melta di Gardolo 15 giorni fa (qui l’articolo) ieri sera è andata in scena la seconda tappa.
Il luogo prescelto è stato il Magnete, uno dei posti da tempo maggiormente a rischio degrado del capoluogo.
La passeggiata dei circa 40 partecipanti ha preso il via dal parcheggio interno del Magnete per poi girare tutto il quartiere.
Ricordiamo che la manifestazione è stata organizzata da liberi cittadini e non è sponsorizzata da nessun partito. «Con queste camminate vogliamo sensibilizzare le persone e le autorità sulla questione sicurezza cercando di risvegliare nelle persone la voglia di migliorare attivamente il proprio quartiere» – spiegano i partecipanti.
Gli sfoghi negativi sono numerosi fra i partecipanti. Chi con ironia e sarcasmo prende in giro il sindaco Andreatta dopo la pubblicazione di un sondaggio che lo darebbe al nono posto come gradimento nazionale, chi invece se la prende con chi urla sui social ma poi sparisce quando bisogna andare per le strade.
Ma cosa succede durante queste passeggiate? Le persone che s’incontrano lungo la strada spesso si dileguano alla vista del gruppo, forse perché hanno qualcosa da nascondere. Ma chi invece non si dilegua è la prostituzione che lungo via Brennero imperversa indisturbata ormai da anni.
Qualcuno del gruppo si domanda: «Perché la prostituzione non può essere controllata, tassata e gestita fuori dalla vista dei minori?». Domanda lecita che come ben sappiamo non trova ancora risposta, nonostante questo “triste spettacolo“, ogni sera, sia visibile a tutti. Sono infatti oltre una cinquantina fra prostitute e Transessuali, le persone che soggiornano a partire dalle 22.00 di sera sulla via Brennero, a partire da Gardolo fino a quasi piazza Centa.
Proseguendo nella passeggiata i partecipanti incontrano qualche avventore dei locali che si lamenta per la scarsa illuminazione e controllo del territorio. In effetti dalle ore 22.00 numerose zone del quartiere addirittura rimangono al buio.
Questo favorisce sicuramente i reati e l’insicurezza. Sono infatti numerose le attività della zona che hanno subito furti, per non parlare di auto abbandonate e devastate nei parcheggi, filmate nei giorni scorsi. «Bisognerebbe conoscere e vivere i quartieri, in diverse ore della giornata, per sentire e comprendere i disagi della gente, ed è proprio questo il pensiero che attraversa i partecipanti nel finale della passeggiata».

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