Trento
Da Trento due nuovi Testi sulla Sicurezza sul lavoro editi da IlSole24Ore

Dire che il tema della sicurezza sul lavoro sia meritevole di massima diffusione è ormai scontato. Almeno in teoria. Il problema-sicurezza dovrebbe essere parte del patrimonio culturale comune, in quanto interessa tutti e a qualsiasi livello, ma di fatto sembra riservato ai soli addetti, e capace di emergere dal torpore indifferente della coscienza comune, solo di tanto in tanto, come esigenza occasionale, per effetto delle fibrillazioni destate da clamori mediatici a singhiozzo, a seguito di accadimenti infortunistici tragici.
L’evoluzione della società e la sua continua trasformazione richiedono uno sforzo immane anche per il mantenimento dei risultati conseguiti nel tempo, suggerendo che la formazione sull’argomento salute e sicurezza nei più vari ambienti di vita e di lavoro sia aggiornata al cambiamento e soprattutto sia allargata il più possibile a tutta l’opinione pubblica ed anche alle scuole e soprattutto a tutti i lavoratori, tra cui sempre maggiore è la quota degli stranieri, superando gli ostacoli anagrafici, culturali e linguistici.
Lo stesso d.lgs. n. 81/2008, norma di riferimento in materia, contempla partitamente le voci formazione, informazione e addestramento, come momenti e fasi distinti e non confondibili del processo di realizzazione della cultura della sicurezza lavorativa. Sarebbe quanto meno inopportuno ritenere la formazione, nelle sue ampie articolazioni, destinata ad operare solo in determinati ambiti della società.
Per quanto i dati periodicamente forniti dall’INAIL sulla numerosità degli infortuni e delle malattie professionali dimostrino, oramai da alcuni anni, una tendenziale progressiva diminuzione della loro entità complessiva, nel contempo essi rivelano un’incidenza percentualmente non indifferente di infortuni gravissimi (in particolare mortali), soprattutto in alcuni settori produttivi, come l’agricoltura e la cantieristica, e contemporaneamente fanno emergere relazioni causali preoccupanti, e per troppo tempo ignorate, riguardo determinate tipologie di lavorazioni o di esposizione a determinati rischi con gravose conseguenze morbose, non di rado destinate ad esiti infausti.
L’obiettivo della massima sicurezza possibile nei luoghi di lavoro è, comunque, ancora molto lontano da raggiungere e nel tragitto, che ancora ci separa da esso, un ruolo determinante viene svolto dall’elaborazione giurisprudenziale che, soprattutto nei settore giuslavoristico e penale, è chiamata di frequente ad intervenire utilizzando proprio l’impianto normativo del c.d. Testo Unico n. 81/08.
Normativa nazionale in materia di sicurezza sul lavoro, che non è certamente di semplice approccio e che non di rado stride con le effettive possibilità applicative del contesto di riferimento. La successione e la progressiva stratificazione nel tempo di norme primarie e secondarie, anche attraverso il recepimento delle direttive comunitarie, ha infatti via-via creato un sistema composito e, per logica forza di cose, sempre più orientato alla settorializzazione ed al tecnicismo.
Per tali ragioni, il dr. Francesco Torre, (foto)Coordinatore del Corso di Laurea InterAteneo in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, UNIVR-UNITN, Ispettore presso l’UOPSAL di Trento e l’avvocato Roberto Bertuol, Direttore della Scuola Forense dell’Ordine degli Avvocati di Trento, già autori per il IlSole24Ore, hanno curato la stesura di un Codice della Sicurezza, suddiviso in Volume 1 – Organizzazione e Gestione dei Luoghi di Lavoro, e Volume 2 – Cantieri Temporanei e Mobili e Rischi Specifici, edito da IlSole24Ore.
L’intento è stato, infatti, quello di offrire, senza pretesa alcuna di esaustività, un’agile guida ragionata per orientare le esigenze pratiche non solo nei confronti degli aspetti fondamentali della norma di principale riferimento, ma anche di quelle sue parti che – apparentemente secondarie – possono in realtà assumere una funzione ed un ruolo di rilievo nell’affrontare tematiche tecniche e problematiche operative concrete.
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