Trento

Momenti di paura per il rischio crollo di un’ascensore in una palazzina Itea.

Pubblicato

5 anni fa

31 Maggio 2017

Sono stati momenti di paura per i residenti di una palazzina Itea ubicata in via Al Pont Dei Vodi 48 a Spini di Gardolo.

Il complesso Itea in questione purtroppo già in passato era stato colpito da alcune «disgrazie», per ultimo il tentativo di suicidio di una donna che con il gas poteva far saltare per aria l’intera struttura e che solo per un colpo di fortuna non è riuscita nel suo intento.

La palazzina è proprio di fronte alla struttura ITEA occupata da una famiglia di Rom abusivamente circa un mese fa.(qui l’articolo)

Il fatto è accaduto verso le 21.00 di domenica sera e ha visto protagonisti due ragazzi minorenni che sono rimasti intrappolati dell’ascensore.

Per i due sembrava l’inizio di una tranquilla serata fra amici, invece poteva trasformarsi in tragedia. Dopo essere passato a prendere l’amico al terzo piano della palazzina i due hanno chiamato l’ascensore. Entrati dentro il vano le porte si sono chiuse, ma l’ascensore si è subito bloccato dopo pochi centimetri di discesa.

Poi le porte si sono aperte e chiuse per un paio di volte da sole e l’ascensore ha cominciato a tremare e ballare. Poi la struttura è ceduta dopo un botto tremendo scardinando il portellone, piegando le porte e demolendo parte del muro.

I ragazzi sono stati intrappolati per alcuni minuti dentro il vano ascensore, poi sono riusciti ad uscire.

«Quando mio figlio è uscito dalla porta dell’appartamento – racconta la madre di uno dei due ragazzi – dopo circa 30 secondi ho sentito un botto tremendo che ha fatto tremare tutta la casa, pensavo ad un forte terremoto, quando ho sentito gridare gli altri residenti sui pianerottoli delle scale che era crollata l’ascensore»

«Sono subito corsa fuori per vedere se mio figlio era nell’ascensore e per fortuna l’ho visto fermo sul pianerottolo dopo essere uscito dal vano» – aggiunge la mamma.

L’ascensore non è volato nel vuoto, ma lo spavento è stato molto, e per fortuna che, al momento del crollo, le porte si sono aperte e i due ragazzi hanno potuto evitare danni peggiori.

Sono intervenuti i vigili del fuoco di Trento che hanno parlato di «sblocco» dell’ascensore. Per primi sul posto sono giunti i carabinieri di Trento.

Tutt’ora non si è capito ancora cosa possa essere successo. Singolare la risposta che ha dato l’assistente agli ascensori intervenuto dopo circa 30 minuti dal fatto, «uno dei ragazzi si sarà appoggiato con le spalle all’ascensore» – ha spiegato il tecnico alla madre sotto shock.

Francamente dalla documentazione fotografica appare difficile che un’ascensore venga scardinata dalla spallata di un ragazzo, a meno che non sia un piccolo Hulk.

Altra cosa strana che è emersa dal racconto dei ragazzi è che dopo il primo blocco è stato spinto il bottone di allarme presente dentro il vano, e dopo alcuni secondi è partita una segreteria telefonica.

Alcuni inquilini sottolineano, in modo polemico, come mai la manutenzione degli ascensori venga data ad un’azienda dell’Italia del SUD invece che a qualche ditta Trentina.