Chiuse le indagini sulla morte di Fabio Cappelletti, individuati due responsabili

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Fabio Cappelletti, noto medico della piana Rotaliana, il 24 ottobre venne investito mentre tornava a casa in bicicletta dopo una giornata di lavoro nell’ambulatorio di Grumo.

Il pirata, identificato poi in Luca Giuliani di Mezzocorona, tutt’ora ai domiciliari, dopo aver investito il medico era scappato perché sprovvisto di patente e di assicurazione.

Il corpo del medico centrato dall’autovettura del Giuliani era poi rimbalzato sull’altra parte della carreggiata dove stata sopraggiungendo un’Audi A3 che non è riuscita ad evitare un nuovo impatto con lo sfortunato Cappelletti.

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Secondo il pubblico ministero la responsabilità della morte del medico sarebbe condivisa dai due automobilisti che, con condotte molto diverse l’avevano investito. Secondo l’autopsia non è stato fatale il primo urto, quando la fiat punto condotta da Luca Giuliani scaraventò il dottor Cappelletti sulla carreggiata opposta.

Il decesso riporta l’autopsia è avvenuto a causa del trauma cranico causato dal secondo investimento, da parte dell’ Audi A3 guidata da un autista 48enne, che si fermò a soccorrere il medico.

L’uomo non correva, ma visti il buio e la pioggia avrebbe dovuto secondo l’accusa ridurre ulteriormente la velocità. Valutazioni che potrebbero essere l’anticamera di due rinvii a giudizio, e contro le quali potranno fare opposizione le difese dei due indagati.

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