Trento
Natale al Salè nel segno di Alex Langer

A partire dal 2015 l’associazione culturale Finisterrae Teatri ha avviato un progetto di intervento sociale e artistico rivolto al Parco del Salé di Trento (ora dedicato ad Alexander Langer).
Il Parco del Salé, parco urbano del territorio Oltrefersina, è una piccola perla verde che si apre insospettabile alla fine di un vicolo cieco, sotto il viadotto della ferrovia della Valsugana.
Si estende da via Aosta e via Palermo fino a via Marsala con accesso anche da via Gramsci, collegando quindi i quartieri Bolghera e Clarina. Gode di un’ottima posizione, essendo fuori dal traffico, ed è quindi ideale per bambini, famiglie e anziani, ma è anche una “terra di confine”, a rischio di degrado e di marginalizzazione.
Attraverso la sua sede operativa “Pituit studio d’arti”, che si trova nei pressi del parco, Finisterrae Teatri ha deciso quindi di impegnarsi in un progetto di sviluppo di comunità che, dai primi passi compiuti nell’agosto 2015, in stretta collaborazione con il Servizio attività sociali del Comune di Trento attraverso il Polo Sociale Oltrefersina Mattarello, è ora notevolmente cresciuto e pronto a proseguire il proprio cammino con una direzione ben precisa: far sì che il parco Langer, da terra di nessuno, diventi sempre più luogo d’incontro tra persone di diverse provenienze, età, lingue e culture.
Dopo due edizioni di Stelle al Salè, in cui nel mese di agosto centinaia di persone hanno guardato con il naso all’insù le stelle dalla collinetta che caratterizza il parco, condividendo relazioni, cultura, tempo e cibo, si è deciso di andare oltre, per rendere il parco un luogo in cui le relazioni non siano sporadiche, ma continuative e in cui il senso di comunità possa crescere.
In questi mesi fuori e dentro il parco sono stati tessuti e intrecciati pazientemente molti fili, molte relazioni. Il “telaio Al Salè” è uno strumento complesso sostenuto da numerose associazioni, cittadini, persone interessate di ogni età, dai bambini agli anziani, insegnanti, istituzioni. Un grande laboratorio di relazioni, per aumentare la qualità della vita e far sentire tutti meno soli.
La trama di questo intenso lavoro, seppur silenzioso, inizia e prendere forma e qualcosa di piccolo, ma prezioso sta spuntando sotto gli archi.
Grazie all’intervento del Servizio Parchi e Giardini del Comune di Trento è stato possibile dare forma e sostanza a numerose idee: sotto gli archi della ferrovia sono state canalizzate le perdite d’acqua piovana, è stato bonificato il terreno e sono stati allestiti alcuni spazi aperti a disposizione dei frequentatori grandi e piccoli del parco e che saranno attivi a breve: un punto di bookcrossing, una piccola arena per raccontare e ascoltare storie, un’area per giocare al riparo dalla pioggia e delle piccole aree per la coltivazione di piante .
Un patto di collaborazione con il Servizio Beni Comuni di cui sono capofila l’associazione Finisterrae Teatri e l’associazione PRODIGIO onlus a nome di un gruppo eterogeneo di persone provenienti da altre associazioni o singoli cittadini, permetterà la gestione e manutenzione delle attrezzature mezze a disposizione.
Nel dettaglio le tre aree di lavoro che si stanno sviluppando sono:
1. BiblioArc – arco allestito con un punto bookcrossing per lo scambio di libri e un’area dove i bambini potranno riscoprire i giochi dimenticati di una volta e i giochi di altre terre;
2. TeatrArc – un piccolo teatro all’aperto, con panche per ascoltare e stare insieme all’insegna di letture animate, spettacoli e momenti interattivi;
3. Perle Verdi – dove si potranno coltivare piante provenienti da tutto il mondo, come le arachidi del Gambia e le piante del deserto. Tra le perle verdi, la più preziosa e commovente è forse questa: l’Amministrazione comunale ha dedicato il parco del Salé ad Alex Langer, costruttore di pace, proprio mentre a Nagasaki in Giappone veniva scelto e approvato il progetto presentato da Finisterrae Teatri per aderire al “Revive Time – Kaki Tree Project” e poter piantare nel parco una delle piante di seconda generazione nate dall’albero di cachi sopravvissuto al bombardamento atomico del 1945. Sarà un simbolo di pace, non solo per il quartiere ma per tutta la città. Il piccolo caco di Nagasaki arriverà a Trento nel mese di marzo e la sua piantumazione segnerà l’apice di una lunga serie di eventi dedicati allo sviluppo di una cultura di pace, di incontro e di convivenza.
Il prossimo 20 dicembre alle 15.30 sotto le arcate, il parco del Salé sarà il protagonista di una festa che vedrà partecipare i bambini della vicina scuola dell’infanzia Crosina Sartori, he, assieme alle maestre e ai genitori intoneranno canti natalizi e doneranno ai ragazzi del Centro Anffas di via Volta delle lanterne colorate. I ragazzi del Centro, a loro volta, regaleranno ai bambini la lana delle pecore che quotidianamente curano nella fattoria sociale. Alla festa parteciperanno anche gli anziani del Centro Girasole. Il tutto sarà animato dalla musica della Micro Dixie Band – New Project. Un incontro sotto gli archi, dove verrà allestito durante il periodo delle feste il presepe di lana frutto del lavoro di cardatura delle maestre e dei bambini della scuola dell’infanzia.
Uno scambio d’auguri dunque all’insegna della condivisione, della cittadinanza attiva e della piena inclusione sociale nel rispetto della diversità, valori che ci auguriamo siano sempre più presente nel futuro del Parco.
Nella foto Alex Langer scomparso tragicamente nel 1995
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