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Alta Rendena in festa per il Parroco a Pinzolo e la nuova Unità Pastorale

Gli addobbi festosi delle chiese di san Nicolò (Carisolo), santa Lucia (Giustino), san Giovanni Battista (Massimeno) e san Lorenzo (Pinzolo) all’unisono hanno mostrato l’unità nella festa per l’ingresso di don Flavio Girardini come unico parroco dei quattro paesi e insieme segnalare la voglia di essere coinvolti e protagonisti nella neo-costituita Unità pastorale di Sopracqua “Maria Madre della Misericordia”.
La festa è iniziata nel piazzale antistante il Laurentianum dove l’arcivescovo Lauro Tisi e don Flavio Girardini erano attesi dai sacerdoti della val Rendena con don Benito Paoli ex parroco di Pinzolo e quelli originari di Pinzolo e di Pieve di Bono, dal sindaco di Pinzolo Michele Cereghini accompagnato da Arturo Povinelli (Carisolo), Joseph Masè (Giustino), Enrico Beltrami (Massimeno), dalla banda comunale di Pinzolo, dagli scout di Pinzolo e Carisolo e dai componenti delle molte realtà associative dei quattro paesi dell’alta Rendena.
Michele Cereghini ha salutato calorosamente don Flavio sottolineando «oggi siamo di fronte a un passo storico, fatto di unione delle forze e di condivisione per guardare a un futuro migliore. L’unità pastorale è ricca della storia con la Curazia di Sopracqua (1642) e guarda al futuro col grande valore religioso di Maria, Madre della Misericordia, dove tutti dobbiamo fare la nostra parte» e ha concluso affermando «sì, le nostre Comunità insieme vinceranno la sfida di generare la fede, questo è il nostro futuro».
La chiesa gremita di fedeli ha accolto il lungo corteo coi canti gioiosi che hanno aperto alla santa Messa, seguita dalla lettura da parte di don Giulio Viviani del decreto di nomina col quale l’Arcivescovo Tisi ha consegnato a don Flavio la cura pastorale della Comunità parrocchiale di Pinzolo.
Fabio Cereghini a nome dei Consigli pastorali parrocchiali ha ricordato il percorso dell’Unità pastorale «un cammino condiviso che è punto d’avvio. Ora essenziale è la volontà di mettersi in gioco per valorizzare le risorse e le singole potenzialità delle Comunità parrocchiali, slegate dai campanili di appartenenza». Infine ha sottolineato la necessità di «privilegiare la qualità delle relazioni, la diffusa e disinteressata condivisione e la carità, per costruire l’unità pastorale intorno alla figura di Gesù Cristo». Infine un saluto a don Flavio accolto «con stima e amicizia, per un cammino di fede» nel quale sarà «un punto di riferimento solido, provvidente e previdente».
Don Giulio ha letto il decreto di «istituzione della nuova “Unità pastorale di Sopracqua Maria Madre della Misericordia”», seguito dalla consegna all’arcivescovo Tisi del quadro-simbolo dell’Unità pastorale.
Nel suo saluto ai fedeli don Lauro ha ricordato «don Celestino Lorenzi, don Beniamino Molinari e don Raffaele Collini, sono stati la base della mia vocazione sacerdotale». Di don Flavio Girardini ha ricordato «in seminario era assistente mio e di don Ivan Maffeis, lì ne abbiamo misurato la grande bontà. Lui si distingueva per la grande accoglienza che tutto perdonava e assolveva». L’arcivescovo ha ringraziato don Giulio Viviani, don Federico Andreolli e don Celestino Ritz e ricordato don Ivan, padre Marco e don Romeo Zuin «loro ci garantiscono che l’orario delle Messe non cambierà».
Un particolare grazie è andato a don Benito Paoli «perché in questi anni ha dimostrato un grande amore per la parola di Dio e la catechesi». I presenti hanno salutato e ringraziato don Benito ancora convalescente con un profondo applauso.
Nell’omelia l’arcivescovo Tisi ha sottolineato «lasciatevi scuotere dalle domande della vita, lasciamo che la realtà che viviamo ci ferisca e ci scuota, per cominciare a chiedersi: io cosa poteri fare per invertire la rotta? Allora, lasciamoci avvicinare da Gesù che ci rivela un Dio nuovo, adrenalinico e vivente». Infine un invito «come unità pastorale diventate laboratorio, facciamo rete e vedremo fiorire il deserto».
Don Flavio ha ringraziato il Vescovo Lauro, i sacerdoti presenti, don Benito Paoli, don Angelo Franceschetti, don Silvino Caola, a tutti i fedeli per la fiducia e per l’aiuto che riceverà «ho visto entusiasmo e collaborazione a mettersi insieme».
Infine guardando i molti giovani presenti don Lauro Tisi ha lanciato una proposta «cerchiamo in questo anno di mettere insieme un oratorio innovativo per dare risposta a quei ragazzi, lo celebreremo insieme a maggio-giugno a Carisolo».
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