Trento
Ddl di iniziativa popolare sulla mobilità sostenibile: no alla gratuità del servizio di trasporto pubblico

In Terza commissione, in mattinata, si è discusso del ddl di iniziativa popolare sulla mobilità sostenibile.
Una proposta, presentata dal comitato promotore, il 16 dicembre del 2014 e che, nei mesi scorsi, è stata oggetto di un confronto con l’assessore Gilmozzi che, oggi, ha presentato le conclusioni di questo confronto.
Conclusioni, ha ricordato la prima firmataria del ddl popolare, Antonella Valer, che non soddisfano i proponenti, anche se, ha ricordato Gilmozzi, riprendono molti dei temi contenuti nella proposta popolare.
Ma, da parte dell’assessore, sono stati bocciati due elementi che caratterizzavano il ddl di iniziativa popolare: la gratuità del servizio di trasporto pubblico e la composizione dell’osservatorio sulla mobilità, soprattutto l’idea di un’estrazione a sorte di 5 cittadini da un elenco di persone con i requisiti richiesti.
Antonella Valer ha ricordato che sulla gratuità del servizio di trasporto pubblico la proposta di mediazione fatta all’assessore è stata quella di chiedere a tutti i cittadini un contributo annuo di 50 euro a fronte della possibilità di usare tutti i mezzi pubblici.
Idea, ha ribattuto Gilmozzi, respinta perché, nella situazione attuale, non è possibile introdurre una tassa di scopo come questa; così come non è possibile stabilire quote fisse di bilancio ai trasporti pubblici. “Il pericolo – ha affermato Antonella Valer – è che si trasformi la nostra legge da una legge sulla mobilità sostenibile a una sulla mobilità”.
Gilmozzi, da parte sua, ha detto di condividere gli obiettivi del ddl popolare, come quello di aumentare del 30% i volumi di mobilità sostenibile entro il 2020, così come sono state condivise in buona parte le funzioni dell’osservatorio della mobilità, il procedimento partecipativo sul piano della mobilità e il manager della mobilità.
Mentre sull’ipotesi di sanzioni per le imprese che non adottano il piano degli spostamenti casa lavoro Gilmozzi ha proposto di passare da un sistema sanzionatorio a uno premiale.
Da parte sua Antonella Valer (presenti all’incontro anche Franco Tessadri e Paolo Vergnano) ha affermato che “difficilmente il comitato promotore può riconoscersi nelle conclusioni della Giunta“.
E ciò soprattutto per il no alla gratuità del servizio di trasporto e perché non si darebbe sufficiente potere di decisione ai cittadini.
Il dialogo comunque continua e continua l’iter del ddl. Gilmozzi ha consegnato il testo delle conclusioni ai consiglieri che compongono la Terza commissione e il Presidente Mario Tonina ha proposto di aggiornare la seduta alla prossima settimana per avere il tempo di approfondire i contenuti e per dare la possibilità al comitato di scegliere quale posizione assumere e di proporre le associazioni e i tecnici per le audizioni. Il ddl dovrebbe arrivare in Aula a fine novembre.
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