Trento
Boom di domande per gli incentivi sul risparmio energetico

I trentini dimostrano fiducia nel futuro e, se sollecitati, confermano la disponibilità ad investire nel bene materiale tradizionale: la casa.
In poco meno di quattro settimana dall’apertura dei termini sono oltre 750 le domande per gli incentivi fiscali presentati alla Provincia autonoma di Trento sugli interventi di miglioramento energetico delle abitazioni private: rifacimento del tetto, sostituzione dei serramenti e della caldaia, oltre alla realizzazione del cappotto con isolamento esterno.
Da una prima verifica a campione, l’importo medio dichiarato dei lavori si aggira sui 100 mila euro: cifra su cui la Provincia, attraverso l’assessorato provinciale all’urbanistica ed edilizia abitativa (Servizio autonomie locali), e l’assessore Carlo Daldoss hanno previsto contributi per l’abbattimento degli interessi passivi. Le domande hanno esaurito di fatto il budget annuo di 300 mila euro annui messo a disposizione dall’assessorato all’urbanistica.
La Provincia ha deciso però di rimpinguare le risorse finanziarie: il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha firmato proprio in queste ore l’emendamento all’assestamento di bilancio che libera altri 4 milioni di euro per i prossimi 10 anni (equivalenti a 400 mila euro annui). L’importo va quindi ad aggiungersi allo stanziamento iniziale di 3 milioni di euro per lo stesso periodo, per complessivi 700 mila euro all’anno.
Accanto agli incentivi energetici sulla abitazioni ci sono quelli sui condomini, previsti dall’assessore Mauro Gilmozzi e dall’assessorato alle infrastrutture.
Gli incentivi sugli interventi energetici delle abitazioni private hanno quindi raggiunto il duplice obiettivo: mettere nelle condizioni i residenti trentini di avviare i lavori di ristrutturazione e sostenere un settore, quello dell’edilizia, che più di altri ha risentito della crisi economica.
Secondo una prima stima su base campionaria, l’indotto generato dagli incendi sulle abitazioni private potrebbe superare i 50 milioni di euro.
Le domande raccolte riguardano per un 20% la zona di Trento; nel 67% delle domande presentate si tratta di ristrutturazioni mentre il 33% sono interventi di riqualificazione degli immobili.
“L’iniziativa – come spiega l’assessore provinciale Carlo Daldoss – ha riscosso un consenso superiore alle nostre previsioni, a riprova della fiducia del cittadino nei confronti di iniziative pubbliche mirate a risolvere o agevolare interventi concreti e dall’immediato ritorno in termini di risparmio e miglioramento degli standard di vita. Grazie alle nuove risorse messe a disposizione dalla Provincia riusciremo a far fronte alla richiesta di incentivi che arriva dai cittadini”.
Il termine per la presentazione delle domane sulle abitazioni private scade il prossimo 30 novembre. Accanto agli incentivi energetici sulla abitazioni ci sono quelli sui condomini, previsti dall’assessore Mauro Gilmozzi e dall’assessorato alle infrastrutture.
Ricordiamo che nel 2016, i 15 mila condomini del Trentino avranno a disposizione risorse, sotto forma di agevolazioni, fino a 1 milione di euro per tre tipologie di interventi: diagnosi energetica e verifica dello stato di salute del condominio; progettazione ed assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi; abbattimento degli interessi derivanti dalla sottoscrizione di mutui per le spese relative agli interventi. Sull’ultimo punto, a breve la Provincia autonoma di Trento sottoscriverà con un pool di banche le convenzioni per i mutui riservati ai condomìni.
Nel caso dei contributi per lavori di miglioramento energetico in abitazioni private, la Provincia concorrerà all’abbattimento degli interessi passivi derivanti dall’anticipazione delle detrazioni fiscali statali.
La cifra messa a disposizione dall’assessorato all’urbanistica si aggira sui 7 milioni di euro (grazie alle nuove risorse finanziarie pubbliche) spalmati sui prossimi 10 anni
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