Voce - Alto Garda e Ledro
San Pancrazio: inaugurato il primo stralcio del recupero

ARCO – Si è tenuta nella mattina di lunedì 25 luglio la cerimonia d’inaugurazione dei locali ristrutturati dell’ospedale San Pancrazio: un edificio di pregio storico, artistico e architettonico nel quale il Gruppo Santo Stefano Riabilitazione ha realizzato un intervento di recupero funzionale finalizzato all’accrescimento della qualità dei servizi sanitari erogati e all’innalzamento degli standard alberghieri e di accoglienza dei nuovi reparti, per una spesa di quasi 6 milioni di euro.
Alla cerimonia hanno preso parte per l’Amministrazione comunale il sindaco Alessandro Betta e l’assessore Tomaso Ricci.
Un investimento non strettamente finalizzato all’incremento di posti letto, e dunque di utenza, ma al miglioramento e all’accrescimento della qualità dei servizi erogati.
L’intervento di Arco, infatti, se da una parte rappresenta una complessiva riqualificazione degli standard alberghieri, di confort e di accoglienza dei nuovi reparti, dall’altra comporterà la perdita di posti letto autorizzati (ma non di quelli accreditati che restano 83), che alla fine dei due stralci dell’intervento di ristrutturazione saranno 111 contro i 125 prima dell’inizio dei lavori.
Il primo stralcio dell’intervento, a titolo di risanamento conservativo, è stato finalizzato a rendere la struttura rispettosa dei requisiti previsti dalla normativa provinciale per l’esercizio dell’attività sanitaria. I lavori, che considerati i vincoli strutturali e funzionali di un edificio con oltre un secolo di vita hanno richiesto un importante impegno economico, sono consistiti nella completa ristrutturazione delle camere di degenza, dei bagni e dei locali destinati ai pazienti della struttura.
Nuovi, inoltre, tutti gli impianti elettrici, di produzione calore, di ricambio aria e condizionamento climatico. È stato aggiunto un nuovo ascensore ed è stato rifatto uno dei due esistenti. L’ospedale, infine, è stato messo in sicurezza dal punto di vista strutturale e sismico.
La cerimonia s’è aperta con la benedizione officiata dal cappellano dell’ospedale San Pancrazio, don Giovanni Zambotti, cui ha fatto seguito il taglio del nastro ad opera del sindaco. Quindi la conferenza stampa.
«Solo qualche anno fa il futuro di questo ospedale appariva incerto – ha detto il sindaco – e invece eccoci qui oggi ad inaugurare un importante intervento che ne certifica lo stato di salute e che non può che fare molto piacere all’Amministrazione comunale: stiamo parlando di una struttura sanitaria di grande rilevanza che oltretutto dà impiego a 11 persone e ha un indotto cospicuo.
Per tutti è stato un percorso non semplice, anche per l’Amministrazione comunale è stato un grande impegno, ma in questa occasione mi voglio complimentare con i vertici e con il personale, che sono riusciti a realizzare e a gestire un cantiere non semplice che ha dovuto convivere con tante persone in cura. Arco ha nella sua storia recente e nelle sue radici la vocazione alla cura, questo intervento quindi si viene a trovare in quel solco importante, con un esempio di sinergia pubblico-privato che costituisce un modello virtuoso.
Si fa un gran parlare in questi giorni del reparto di Ginecologia dell’ospedale, secondo me con posizioni e toni non sempre adeguati, ma io voglio dire che la sanità ad Arco è un grande sistema strutturato che funziona e cresce.
Anche per questo ci tenevo ad essere qua oggi, oltre che per festeggiare l’esito di un lungo rapporto di dialogo e di sostegno con i vertici dell’ospedale e di lavoro amministrativo e burocratico sostenuto dai nostri uffici, che hanno fatto del proprio meglio per agevolare l’iniziativa. Questo intervento è un esempio di quello che chiamo “costruire comunità” e che riassume il mio impegno di governo. A tutti voglio rivolgere i miei complimenti e augurare buon lavoro, un lavoro delicato e difficile a sostegno di chi più ne ha bisogno».
«Intendiamo creare valore nei territori presso i quali operiamo – ha detto l’amministratore delegato del Santo Stefano Enrico Brizioli – sia attraverso il miglioramento dei servizi che eroghiamo che creando indotto sul territorio. A questo proposito va ricordato che tutti i lavori sono stati affidati ad imprese trentine, quando non addirittura dello stesso Comune di Arco, con un’evidente ricaduta locale in termini economico per un intervento che, al termine del cantiere, sarà equivalente ad una spesa stimata attorno ai 4 milioni di euro».
«Da sottolineare – ha detto Stefano Garelli, direttore di struttura – la preziosa collaborazione del sindaco Alessandro Betta che ci ha supportato nella realizzazione del nostro intervento, mettendoci nelle condizioni di poter utilizzare temporaneamente la struttura di Villa Garda, in attesa che venga portato a termine l’ultimo stralcio dell’intervento di riqualificazione e che il San Pancrazio torni nella sua piena operatività, più efficiente e funzionale che mai».
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