Trento
Degasperi (M5s): «Ugo Rossi non risponde sui debiti di Cassa del Trentino»
Lo scorso 12 maggio il consigliere provinciale Filippo Degasperi attraverso una interrogazione ha chiesto conto alla Provincia dei debiti verso la clientela di Cassa del Trentino, saliti a colpi da 100 milioni all'anno circa fino alla cifra monstre di 581 milioni di euro.

Lo scorso 12 maggio il consigliere provinciale Filippo Degasperi attraverso una interrogazione ha chiesto conto alla Provincia dei debiti verso la clientela di Cassa del Trentino, saliti a colpi da 100 milioni all’anno circa fino alla cifra monstre di 581 milioni di euro.
Secondo Degasperi «considerato che la “clientela” di CdT sono in massima parte gli stessi Comuni trentini cui la Cassa dovrebbe erogare ciò che invece tiene in cassaforte, ci pareva utile rendere pubblici dettagli tipo l’elenco dei beneficiari in attesa dei fondi non ancora erogati. Siccome la questione ci sta molto a cuore, abbiamo ritenuto opportuno sollevare il problema anche in aula con il question time del 7 giugno».
Allora il presidente Rossi in aula del consiglio aveva spiegato che era troppo difficile rispondere ad una richiesta simile con soli 2 giorni di tempo e che dal momento che Degasperi aveva presentato anche un’interrogazione scritta la risposta sarebbe arrivata in quella sede, e in ogni caso entro il 17 giugno (i termini di risposta in effetti scadevano il 15). Il goverantore allora sollevò molte polemiche per la richiesta «che nulla centravano con l’oggetto della discussione, ma che in effetti denotavano un certo nervosismo» – aggiunge Degasperi.
«Si badi bene che tutta questa difficoltà a procurarsi i dati non esisteva proprio. Sarebbe bastato chiedere a CdT copia del partitario dei clienti operazione che qualunque ragioniere sa non richiedere più di una decina di minuti. Fatto sta che ci siamo dovuti accontentare della promessa di Rossi di risponderci a stretto giro» – continua ancora il consigliere pentastellato.
E ancora: «Orbene, il 15 di giugno è passato, e così anche il 17. Oggi siamo al 21, naturalmente risposte alle nostre domande su Cassa del Trentino nemmeno l’ombra e Rossi non ha rispettato la parola data in aula, ma la cosa non sorprende. Iniziamo però a preoccuparci un po’ perché considerato l’atteggiamento aggressivo del presidente quando si tocca l’argomento CdT e la reiterata mancanza di risposte alle nostre domande viene da pensare che abbiamo toccato un nervo scoperto del governo provinciale».
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