È l'evento più atteso dell'anno, la cena di gala a cui nessuno vuole mancare, è ormai diventata la manifestazione principe del Trentino Alto Adige, che esprime i grandi valori della solidarietà di tutti i cittadini trentini.
Sabato sera a manifestare questi valori alla cena di gala benefica della
fondazione Trentina per l'austismo sono stati quasi in 700, (sold out da molte settimane) che grazie alle donazioni hanno contribuito a mettere un altro importante mattone su
«Casa Sebastiano» il polo di eccellenza che sarà dedicato alla ricerca, allo studio e all'accoglienza dei soggetti autistici, che sta sorgendo a
Coredo in val di Non e che ormai è in dirittura di arrivo come ha spiegato il presidente della fondazione
Giovanni Coletti.
Presenti alla serata il governatore Ugo Rossi, l'assessore alla sanità Luca Zeni, gli assessori Daldoss, Dallapiccola e Olivi, molti imprenditori, amministratori, sindaci, presidenti delle associazioni e comuni cittadini che stanno contribuendo da anni alla costruzione di quello che era un sogno e sta diventando realtà, cioè Casa Sebastiano. «Ma – ha ricordato Coletti – è anche la serata dei volontari», che ha ringraziato lungamente per il lavoro che ogni anno svolgono con professionalità inpegno e volontà.
Nella sala di Cocea a Taio la serata è stata moderata da Monica Morandini che ha presentato numerosi ospiti. Consegnate anche dal governatore Ugo Rossi e gli assessori Daldoss e Olivi dei riconoscimenti al presidente di Cocea Ennio Magnani, al gruppo Poli ed a Franco e Andrea, papà e figlio autistico che hanno fondato l'associazione «Bambini della fate» che ha avuto il merito di coniugare il mondo imprenditoriale con quello del volontariato inventando così un nuovo modo di fare welfare territoriale.
Durante la serata sono stati numerosi gli artisti che si sono avvicendati sul palco, a partire dalla cantante Paola Turci, e l'icona degli anni 60' Bobby Solo. Particolarmente apprezzati i due interventi del comico Lucio Gardin, che ha preso di mira in modo satirico anche la sanità trentina.
La cena iniziata alle 20.00 è terminata alle ore 1.00 circa con la premiazione dei 10 chef della Val di Non che hanno lavorato per realizzare una cena con i fiocchi e deliziare il palato con raffinata creatività, proponendo ognuno un piatto diverso.
Il prestigioso catering della serata, come da tradizione, è stato a cura dei ragazzi del centro di Formazione Professionale Enaip Alberghiero e Ristorazione di Ossana. Della serata rimarrà anche una traccia televisiva, infatti sarà pubblicato uno speciale di circa 40 minuti dove saranno inseriti i momenti più belli dell'evento. Lo speciale sarà trasferito su DVD.
L'assessore della sanità trentina Luca Zeni a margine della cena di gala ha confermato che «la provincia e Azienda Sanitaria stanno cercando proprio in queste settimane di concordare con la Fondazione trentina per l'autismo un percorso condiviso per la gestione della nuova Casa Sebastiano. Impegno sulla diagnosi precoce e collaborazione con le associazioni delle famiglie che convivono quotidianamente con l'autismo, consentiranno sempre più di avere una rete che possa accompagnare in maniera positiva malati e famiglie».
Ricordiamo che la provincia ha investito nella struttura Casa Sebastiano 3,5 milioni di euro. La rimanenza, cioè 1,5 milioni di euro è stato garantito dalla Fondazione Trentina per l'austimo. Si tratta della prima sinergia fra pubblico e privato in tutt'Italia e un esempio che molti poli stanno seguendo anche a livello mondiale. Protagonista assoluto, come spesso succede nei sogni che si trasformano in realtà, l'uomo al comando del progetto, cioè Giovanni Coletti che ha saputo coinvolgere tutto il tessuto imprenditoriale e la comunità della val di Non che si è dimostrata ancora una volta ricettiva ed entusiasta di partecipare alla costruzione di un polo di eccellenza che sarà invidiato in tutto il mondo.
Ma alla sua caparbietà, tenacia e intraprendenza ha fatto seguito anche la condivisione del progetto da parte delle istituzioni, in primis dall'ex assessore della sanità ed ora governatore Ugo Rossi che dal palco ha detto, «chi non risica non rosica, sapevamo che il progetto poteva essere rischioso, ma ora possiamo dire che abbiamo raggiunto l'obiettivo insieme a tutti coloro che hanno preso a cuore la nascita di Casa Sebastiano».
Appuntamento per il prossimo anno, ma prima via all'inaugurazione di Casa Sebastiano che potrebbe essere verso fine dell'anno.

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