La nuova cooperativa «Social Nos» (nuove opportunità solidali) è stata presentata ieri sera a Casa de Gentili a Sanzeno e sarà formalizzata a livello giuridico dal notaio nella giornata di giovedì.
Un centinaio i presenti, fra imprenditori, politici e soggetti del mondo istituzionale, «una presenza importante e sopra alle nostre più rosee previsioni» ha affermato Giovanni Coletti in uno dei suoi interventi.
Durante la serata sono stati presentati i passaggi per la costituzione della cooperativa sociale e del R.E.T.(rete economia territoriale) che avrà l'importante compito di sostenere i progetti sociali della cooperativa.
Sono state numerose le adesioni raccolte alla fine della serata sottoforma di azioni della cooperativa (250 euro l'una) che conta di arrivare minimo ad un capitale iniziale di 30mila euro (già quasi raggiunto). Le quote saranno dopo il primo periodo restituite agli imprenditori «perché – ha aggiunto Coletti – la cooperativa farà business e quindi si sosterrà sempre da sola»
«Si tratta di una grande novità, unica nel panorama Italiano – ha sottolineato il professor Borzaga, presidente dell'Istituto Europeo di ricerca sull'impresa cooperativa e sociale – infatti è il primo caso nazionale di una cooperativa sociale formata da imprenditori che offre servizi diversificati di alta qualità».
Social Nos è un progetto innovativo per il sociale orientato a ridurre le barriere tra risorse finanziarie, umane, organizzative, per una più ampia progettualità capace di valorizzare il ruolo e l'impegno dei soggetti svantaggiati, degli imprenditori e del terzo settore. La cooperativa ha come scopo quello di coinvolgere ed unire il mondo imprenditoriale di vari settori con persone inclini a lavorare in rete e lavoratori disagiati, come previsto dalle cooperative sociali di tipo B. «Un progetto ambizioso volto a realizzare un rapporto di rete tra le aziende ed il sociale con un modello innovativo che veda la stretta sinergia tra cooperazione e non profit. Dopo la fase di avvio e di preparazione, l'obiettivo sarà la condivisione di competenze e conoscenze, ripartendo i costi e mettendo a disposizione conoscenze e professionalità» – ha spiegato Sandro Abram.
È senza dubbio un modo diverso di sostenere il sociale, e di aiutare e sostenere le istituzioni che hanno sempre meno risorse economiche e organizzative da mettere in campo. Gli obiettivi sono molteplici; creare coesione e inclusione sociale, senza trascurare aspetti come la competitività del sistema; dare il via ad azioni di economia solidale che sappiano conciliare i valori della solidarietà e dell'imprenditorialità; creare una forte rete di rapporti fra gli attori principali, cioè lavoratori, imprenditori, enti e istituzioni.
Il sostegno iniziale per il primo start Up sarà offerto dalle aziende Tama e Rustik Legno che metteranno a disposizione attrezzature e locali di lavorazione in comodato gratuito.Sarà forte la sinergia con l'agenzia del lavoro che aiuterà la cooperativa con progetto d'inserimento delle persone con disabilità, attraverso contributi, voucher, finanziamenti e azione di sistema.
Per quanto riguarda i progetti lavoro, è già partita la produzione di alcuni prodotti molto innovativi come per esempio la pressa idraulica schiaccia rifiuti voluminosi (già oltre 20 le richieste da parte di clienti), una gamma di imballaggi in legno speciali e dei prodotti per interno esterno studiati appositamente con il politecnico di Milano. La cooperativa sarà inizialmente formata da 3 lavoratori svantaggiati 3 soci volontari e un numero ancora imprecisato di soci sovventori che acquisteranno le quote di 250,00 euro cadauna, «contiamo però entro fine anno – ha osservato Coletti – di arrivare all'assunzione di almeno altri 7/8 soggetti disabili».
«Si presume – ha spiegato Sandro Abram – che dopo la costituzione formale della cooperativa in aprile venga avviata la ricerca commesse, e la realizzazione dell'attività di marketing e poi a giugno l'inizio della produzione». Ma oltre alla cooperativa sarà fondamentale la nascita e l'attività del R.E.T. l'associazione di imprese che avrà lo scopo di promuovere azioni di economia solidale, riflessioni sulle tematiche sociali, sollecitare l'impegno dei cittadini nella promozione di interventi innovativi in grado di risolvere problematiche sociali, impegnare gli imprenditori a trovare soluzioni che non siano di carattere assistenzialistico e sostenere le iniziative di inserimento lavorativo della cooperativa Social Nos della quale il R.E.T. sarà socio. Ma il R.E.T. condurrà anche ricerche e studi e ne diffonderà i risultati, formerà personale impegnato in imprese sociali, organizzerà congressi, promuoverà interscambi professionali, pubblicherà libri e riviste e molte altre cose.
L'iscrizione al R.E.T è di 100,00 Euro, e il giorno 30 marzo si terrà una grande riunione per eleggere il direttivo della «Rete Economia territoriale» che è aperta a tutti gli imprentiori della regione Trentino.
In sala ieri sera si è sentito l'odore di una svolta, le motivazioni e l'entusiasmo di chi si mette in gioco in nome di valori e idee che possono e devono migliorare la nostra società in nome di un mondo più equo e solidale con chi rimane indietro.
Non più un mondo assistenzialista dove non si cresce e non si dà nulla in cambio, ma un progetto dove un gruppo di persone si mettono a disposizione dei problemi sociali trovando soluzioni e gestendone gli aspetti economici e organizzativi. Sicuramente un progetto innovativo e vincente che pone i fondatori come veri e propri pionieri in questo mondo spesso dimenticato, dove è possibile valorizzare le disabilità e grazie ad un processo imprenditoriale aiutare chi è svantaggiato.
Chi vuole aderire o chiedere ulteriori informazioni può inviare un'email a coopsocialnos@gmail.com
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