Trento
Zampa amica onlus: partito il progetto «Pet Therapy»
Pet therapy, che in italiano altro non vuol dire che "terapia con gli animali", ma se è vero che nel mondo la pet therapy è una pratica riconosciuta e stimata da medici e pazienti, in Italia è ancora vista con qualche perplessità.
Pet therapy, che in italiano altro non vuol dire che "terapia con gli animali", ma se è vero che nel mondo la pet therapy è una pratica riconosciuta e stimata da medici e pazienti, in Italia è ancora vista con qualche perplessità.
Sta di fatto che sono innumerevoli gli esempi, e le prove scientifiche, che attestano quanto questa sia un'effettiva terapia, una parte integrante e indispensabile del percorso di guarigione, soprattutto di bambini e anziani, più deboli e quindi più sensibili al supporto silenzioso e impagabile degli amici pelosi.
Per questo motivo, Zampa Amica Onlus, con il patrocinio dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento e della PAT stessa, ha organizzato oggi un incontro sul tema "Pet Therapy – L'animale in supporto ai bambini e agli adulti ospedalizzati: progetti ed esperienze".
Proprio in quelle parole, "progetti ed esperienze", sta il succo di una giornata dedicata, non tanto agli amici pelosi, ma quanto alla percezione che il pubblico ha e avrà, della loro partecipazione attiva negli ospedali.
Arricchito da numerosi relatori, ma orfano delle autorità politiche della Provincia, è stato il Vicepresidente dell'Associazione Zampa Amica Onlus di Trento, Paolo Zanlucchi, che ha aperto i lavori e che ai nostri inviati ha detto: "Premesso che L'Associazione nasce a Trento nel 2010 e da Agosto 2014 è operante anche nell'Ospedale Santa Chiara, all'interno del reparto di Pediatria Oncologica, collaborando con il Primario dott.ssa Annunziata Di Palma, quello di oggi è l'evento che da il via al percorso che coinvolge le maggiori Associazioni e Ospedali a livello Nazionale, per introdurre la Pet Therapy come terapia nel caso dei piccoli pazienti di Pediatria Oncologica".
Presente anche la Presidente dell'Associazione, Katia Bertoldi, che ha voluto aggiungere: "La speranza è quella che la giornata di oggi possa essere l'inizio di un'apertura nei confronti degli "animali in corsia", questo è il nostro obbiettivo, l'idea è nata appunto insieme a vari ospedali d'eccellenza d'Italia, proprio per riuscire a cambiare ed aiutare ad aprire la mentalità delle persone".
E i lavori sono entrati subito nel vivo, con l'introduzione alla giornata della dott.ssa Di Palma, che ha portato entusiasticamente le sue considerazioni su questa prima esperienza di collaborazione con l'Associazione e i suoi animali, seguita dalla dott.ssa Linda Meneghello, direttrice di Pediatria presso l'Ospedale Santa Chiara, che ha portato la sua esperienza diretta, del supporto terapeutico degli "amici pelosi", di come siano importanti soprattutto nell'abbassamento della percezione del dolore: i piccoli pazienti, infatti, si concentrano maggiormente sugli animali e i loro conduttori, "distraendosi" dalle procedure mediche, spesso invasive o dolorose.
A proposito della percezione psicologica e dell'attitudine dei pazienti, nei confronti degli animali, è intervenuta la dott.ssa Sara Bellone, psicologa AIL, che ha spiegato come "la diagnosi di malattie gravi, come quelle trattate nei nostri reparti, è un evento traumatico per il bambino, anche a livello visivo venendo catapultati in un mondo di camici bianchi e mascherine.
L'animale è un'esperienza di vita che appartiene a tutti i bambini, trovare un "animale vivo" ogni mercoledì, con il quale rapportarsi, li riporta a un contesto di vita più normale più vicino alla loro quotidianità, infatti, quando arriva un animale in camera l'attenzione del bambino si sposta all'animale calmandolo e abbassando la percezione del dolore.
Non sono mancati episodi in cui i piccoli pazienti, pur guariti e quindi non dovendo tornare da noi, abbiano chiesto di poter venire il mercoledì, per rivedere i loro amici pelosi e l'Associazione Zampa Amica, avendo anche strutture esterne all'Ospedale, permette di continuare il rapporto tra i bambini e gli animali che li hanno accompagnati durante la terapia."
L'evento è continuato per tutta la giornata, annoverando le esperienze dirette di grande risalto nazionale come Antropozoa-Meyer, il progetto di collaborazione continuativa e costante tra l'Associazione Antropozoa e l'Ospedale Meyer di Firenze, a nome dei quali sono intervenuti la dott.ssa Francesca Mugnai, Presidente di Antropozoa e il dott. Klaus Peter Bierman, infermiere del AOU Meyer, che hanno portato la loro esperienza e come hanno affrontato le problematiche relative al progetto di introduzione degli animali in corsia.
Questi sono solo alcuni degli relatori e interventi nonché dei temi trattati durante "Pet Therapy", che è continuata per tutta la giornata di oggi, fino alla chiusura dei lavori con un dibattito aperto al pubblico, per confrontarsi e capire meglio cosa sia la pet therapy e come può essere considerata, a tutti gli effetti, una terapia, tanto quanto l'assunzione di un farmaco, prescritta ai propri pazienti, come la dott.ssa Meneghello ha dimostrato, prescrivendola appunto ad una sua paziente, non solo medicinali quindi, ma anche l'utilizzo del supporto degli animali, ma soprattutto di quello che il contatto e l'interazione tra pazienti e animali, è in grado di fare, diventando un più che valido e naturale supporto all'attività del medico.
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