La Sfera e lo Spillo
Magie di Napoli, Viola in Fiore, Inter e Juve concrete
Il calcio può essere semplicemente passione.
Il calcio può essere semplicemente passione.
Tormento, trasporto e diletto spingono gli uomini, autentici sportivi, a storie di gravosa abnegazione e talune rinunce.
E’ la passione del tifoso, guidato da chilometri di trasferte; quella dell'arbitro, spesso lasciato solo, a dirigere sotto gli occhi maliziosi, critici e dai mille angoli.
I due condottieri del posticipo della Befana potrebbero interpretare due fortunati attori, protagonisti di una pellicola, un film da botteghino, proprio sotto Natale.
E’ la partita a scacchi tra il tecnico nativo di Napoli e quello genovese; entrambi con un passato da player in ombra, senza particolare pedigree.
L’uomo di Figline Valdarno cresce nella provincia fiorentina, figlio di operai, atleta dilettante, divide la sua gioventù tra un “posto fisso” in banca e la passione per il football.
Giampiero, invece, frequenta l’Isef di Milano, lavora nelle palestre, amante del Doria, il sogno nel cassetto da cullare allenando precoce a 25 anni. La Superba è nel suo cuore, possiede una carriera da giocatore in erba, terminata agli albori per un grave infortunio.
Per gli amanti delle statistiche è la partita numero 64 tra i campani e i piemontesi: 25 sono i successi degli azzurri, 10 quelli dei granata, 28 sono i pareggi.
I Partenopei si presentano sul green domestico di Fuorigrotta dopo la vittoria esterna di Bergamo, il Toro è, invece, reduce dalla sconfitta interna contro l’Udinese.
Le due compagini occupano rispettivamente il secondo (a quota 35 punti) in coabitazione con la Viola e il dodicesimo posto (22 punti); trentuno sono le reti realizzate e tredici quelle subite dal Ciuccio. Ventuno gol sono quelli all’attivo e venti quelli al passivo per il Toro.
Il percorso della squadra di Maurizio Sarri è caratterizzato da dieci vittorie, cinque pareggi e due sconfitte; per gli undici di Giampiero Ventura sono sei gli incontri vincenti, quattro pareggi e sei disfatte. Il club di Via Arcivescovado deve recuperare la disputa contro il Sassuolo (rinviata il 12 dicembre per nebbia e si giocherà il 20 gennaio).
Il migliore realizzatore del Napoli è l’argentino Gonzalo Higuian con sedici centri; per il Torino due player si contendono il primato, Fabio Quagliarella e Daniele Baselli con quattro timbri.
Oltre le statistiche, l’Epifania di calcio al San Paolo, mercoledì 6 gennaio ore 20.45 si celebra il match Napoli-Torino, incontro serale della diciottesima giornata.
La guida tecnica di Castel Volturno schiera il modulo 4-3-3 con Reina tra i pali. La difesa allineata è con Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam; la mediana composta da David Lopez, Valdifiori e Hamsik; il trittico avanzato, formato da Callejon, Higuain e Insigne.
Mister Ventura sceglie il modulo 3-5-2 con il Padelli in porta. La difesa composta dal trittico centrale con Bovo, Glik e Moretti; sugli esterni le frecce Peres e Molinaro; la mediana confezionata da Acquah, Vives e Baselli; il tandem d’attacco con Belotti e il campano verace Quagliarella.
La serata meteo nel golfo è rigida, il cielo nuvoloso e la temperatura misurata è di dieci gradi centigradi.
Il fischietto dell’incontro è affidato al trentaquatrenne Marco Di Bello della sezione AIA di Brindisi.
L’arbitro pugliese esercita la professione di bancario. Sul green, nella circostanza, gli assistenti del “contabile” sono Tonolini e Pegorin. Il quarto uomo è Marrazzo. I giudici di linea sono Rizzoli e Nasca.
La sfida tra Napoli e Torino termina con la vittoria dei Partenopei (2-1).
Sono tre punti fondamentali per il club di Aurelio De Laurentiis nella rincorsa al tricolore. Nella prima frazione di gioco Hamšík e compagni menano la danza con autorità e dettano i tempi di gioco.
“El Pipita” apre per Callejon che detta il passaggio a “Lorenzo il Magnifico”. Il numero 24, Lorenzo Insigne, disegna una parabola che scavalca Padelli (al minuto 16).
Gli ospiti sono una squadra ruvida, bloccata difficile da sfidare nel mezzo. Non concede spazi e ripartenze, attenta e ben schermata davanti alla difesa.
Bruno Peres supera Ghoulam sull’out di destra; l’algerino in chiusura difensiva aggancia il laterale granata che finisce per le terre. L’arbitro brindisino, coadiuvato dall’addizionale, decreta il rigore per la squadra del presidente Cairo.
Sul dischetto si presenta Fabio Quagliarella che insacca alla destra di Pepe Reina (al minuto 21).
L’attaccante di Castellamare di Stabia non esulta dopo la segnatura per il suo trascorso professionale ai piedi del Vesuvio.
Lorenzo, nella serata di gala, innesca in profondità Marek Hamšík che trafigge il cuore della difesa di Ventura (al minuto 41).
La ripresa è equilibrata e più stabile, gli ospiti non graffiano sottomisura, il Napoli chiude con sagacia i corridoi e le catene esterne.
Sui titoli di coda Sarri e Ventura, nervosi e irrequieti, sono allontanati dall’arbitro Di Bello (al minuto 78).
Trenta sono le reti realizzate nella diciassettesima giornata di serie A. Tre, sono le vittorie tra le mura amiche (Napoli, Juventus e Udinese), cinque sono le vittorie esterne (Inter, Fiorentina, Roma, Sampdoria e Bologna), tre sono i pareggi (Chievo-Roma, Sassuolo-Frosinone e Lazio-Carpi).
Dopo 1.620 minuti la classifica è la seguente: Inter (39 punti) – Fiorentina, Napoli (38 punti) – Juventus (36 punti) – Roma (33 punti) – Sassuolo, Milan (28 punti) – Empoli (27 punti) – Atalanta, Lazio, Udinese (24 punti) – Chievo, Sampdoria (23 punti) – Torino, Bologna (22 punti) – Palermo (18 punti) – Genoa (16 punti) – Frosinone (15 punti) – Carpi (11 punti) – Verona (8 punti).
(* Sassuolo, Torino una partita in meno).
Empoli-Inter (0-1)
Con il nuovo anno la Beneamata torna crudele e spietata, battendo gli azzurri di Marco Giampaolo.
I toscani disputano una gara onorevole e accesa. Gli undici capitolano, sul finire del primo tempo, alla rete del bomber Mauro Icardi innescato da un cross dalla fascia mancina di Perisic (al minuto 45+1).
Palermo-Fiorentina (1-3)
La Viola espugna il Renzo Barbera con una prestazione accorta e pungente.
I gigliati segnano con la doppietta di Josip Ilicic (ex di turno); la prima rete dello sloveno con un’azione personale (al minuto 13), la seconda con una perfetta conclusione (al minuto 42).
La squadra degli isolani accorcia le distanze con l’ex di lusso, Alberto Gilardino (al minuto 77).
Infine, il polacco Jakub Błaszczykowski cala il tris (al minuto 90+3).
Juventus-Verona (3-0)
E’ l’ottava vittoria consecutiva per i Campioni d’Italia che liquidano gli scaligeri di Luigi Delneri.
Una magia su punizione di Paulo Dybala sblocca lo score (al minuto 8).
L’argentino esegue un cross millimetrico per Leonardo Bonucci che trafigge con un colpo di testa il portiere Gollini (al minuto 45).
Simone Zaza, subentrato nel finale, segna il terzo goal con la complicità di Paul Pogba (al minuto 82).
Chievo-Roma (3-3)
Al Marcantonio Bentegodi vanno in scena novanta minuti pirotecnici.
I giallorossi sono in vantaggio con la rete di Sadiq Umar dopo un’azione di Gervinho (al minuto 7).
Il raddoppio capitolino è di Alessandro Florenzi (al minuto 37).
I clivensi del trentino Maran tornano in partita con le segnature di Alberto Paloschi (al minuto 44) e Dario Dainelli (al minuto 58).
La squadra di Rudi Garcia segna ancora con Iago Falque (al minuto 71) ma Simone Pepe pareggia direttamente da calcio di punizione (al minuto 85).
Sassuolo-Frosinone (2-2)
E’ una gara combattuta nella quale la squadra ciociara sfiora la vittoria in terra emiliana.
Due volte in vantaggio con Federico Dionisi (al minuto 16) e Arlind Ajeti (al minuto 45) si fanno raggiungere dai neroverde vanificando lo sforzo.
La squadra del patron Squinzi segna con Grégoire Defrel (al minuto 22) e Diego Falcinelli (al minuto 74).
Milan-Bologna (0-1)
Roberto Donandoni trainer del Bologna ed ex rossonero (dodici anni con la casacca dei casciavit) castiga Miha nel finale.
Emanuele Giaccherini (terza rete in campionato) segna con la collaborazione del compagno Mounier (al minuto 82) e decreta la sconfitta del Diavolo alla Scala del Calcio.
Udinese-Atalanta (2-1)
I friulani dell’ex Stefano Colantuono piegano la resistenza degli orobici.
I bianconeri vincono con le segnature di Cyril Théréau (al minuto 22) e Stipe Perica (al minuto 45+2).
Il risveglio della Dea bergamasca è tardivo con la rete di Marco D’Alessandro (al minuto 75).
Genoa-Sampdoria (2-3)
E’ la seconda vittoria per la Samp nella gestione di Vincenzo Montella. Antonio Cassano guida i blucerchiati e li conduce al successo.
La doppietta di Roberto Soriano (al minuto 18 e al minuto 49) e la rete di Eder consentono agli ospiti di vincere il “derby della Lanterna”.
Nel finale, l’orgoglio ferito del Grifone (quinta sconfitta consecutiva) si racchiude nella doppietta di Leonardo Pavoletti (al minuto 69 e 81).
Finisce a reti bianche la partita Lazio-Carpi (0-0).
Emanuele Perego www.emanueleperego.it www.perego1963.it
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