Trento
Costruire l’Europa partendo dalla scuola
L'impegno nel campo del trilinguismo e il valore di una collaborazione tra scuole come laboratorio di sperimentazione e come esempio per altri istituti; e poi una presidenza trentina del Gect Euregio nel segno della concretezza, in continuità con quella austriaca, con proposte operative di sviluppo della collaborazione in essere: questi sono i punti cardine che danno la misura di quanto il Trentino creda nella collaborazione avviata un anno fa tra cinque scuole trentine e altrettante tirolesi, su cui oggi si è fatto il punto nel palazzo della Provincia.
L'impegno nel campo del trilinguismo e il valore di una collaborazione tra scuole come laboratorio di sperimentazione e come esempio per altri istituti; e poi una presidenza trentina del Gect Euregio nel segno della concretezza, in continuità con quella austriaca, con proposte operative di sviluppo della collaborazione in essere: questi sono i punti cardine che danno la misura di quanto il Trentino creda nella collaborazione avviata un anno fa tra cinque scuole trentine e altrettante tirolesi, su cui oggi si è fatto il punto nel palazzo della Provincia.
Lo ha evidenziato il professor Giuseppe Zorzi, coordinatore del progetto, in nome del governatore trentino Ugo Rossi, di cui ha portato il saluto ai dirigenti scolastici e ai professori che oggi si sono confrontati.
"Questa esperienza – ha detto Giuseppe Zorzi – potrebbe essere utile anche per capire come costruire una scuola europea all'interno dell'Euregio".
Si tratta, è stato sottolineato, anche di un modo per costruire l’Euregio dal basso, partendo dalle scuole. Presso la sala Wolf della Provincia autonoma di Trento si è tenuto infatti un incontro di valutazione sul progetto euroregionale di scambio di studenti e docenti delle scuole superiori di Tirolo e Trentino, favorito dalla sottoscrizione dell’accordo programmatico da parte del governatore della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e del Capitano del Land Tirol Guenther Platter.
Durante l’anno scolastico 2014/15 250 studenti trentini e tirolesi hanno vissuto l’esperienza di scambio individuale o in gruppi. Sono stati invece una cinquantina i docenti di entrambi i territori che si sono confrontati sui sistemi scolastici e sulle metodologie didattiche messe rispettivamente in campo.
Nel novembre dello scorso anno è iniziata infatti una forma di collaborazione tra alcune scuole superiori del Trentino e del Tirolo. Per il rafforzamento linguistico e la condivisione di esperienze, sono stati organizzati scambi tra studenti con soggiorno in famiglia, scambi tra classi o gruppi di classe, scambi tra docenti.
L'iniziativa coinvolge queste scuole trentine: l'ITTM Buonarroti di Trento, l'Istituto di Istruzione M. Martini di Mezzolombardo, l'ITETCA Pilati di Cles, il Liceo Linguistico S. Scholl di Trento e il Liceo classico G. Prati di Trento.
Questa mattina i dirigenti scolastici e i docenti delle dieci scuole superiori trentine e tirolesi coinvolte si sono confrontati sull’andamento del progetto e hanno riflettuto sulle modalità di proseguimento e sviluppo dello stesso. E' emerso quanto sia importante il fattore dell'accoglienza in famiglia in quanto offre ai ragazzi una forte percezione della cultura locale e permette un più efficace apprendimento linguistico. Per il secondo anno e’ previsto l’ampliamento degli scambi su tutti e tre i pilastri: scambio studenti, scambio docenti e scambi di classe.
“Si tratta di un progetto fondamentale per i ragazzi trentini e tirolesi che, attraverso lo scambio, assumono sempre più la consapevolezza di appartenere ad una regione europea, con i vantaggi connessi”, ha evidenziato Valentina Piffer, segretario generale del GECT “Euregio Tirolo- Alto Adige-Trentino”.
Attraverso questa esperienza si vogliono favorire i contatti fra le scuole trentine e tirolesi e sviluppare collaborazioni stabili e durature. Sono previsti scambi di breve durata, da pochi giorni a qualche settimana, e di lunga durata, da qualche mese ad un anno circa. La giornata si è conclusa con una visita al Muse.
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