Trento
Il grazie del sindaco ai profughi che hanno pulito la città
Per due mesi ventuno ragazzi africani richiedenti asilo hanno pulito vie e piazze, aiuole e marciapiedi di tutte le circoscrizioni di Trento.
Per due mesi ventuno ragazzi africani richiedenti asilo hanno pulito vie e piazze, aiuole e marciapiedi di tutte le circoscrizioni di Trento.
Ovunque siano andati, sono stati bene accolti dai residenti, che non di rado hanno offerto bevande calde, panini e biscotti. In questi giorni terminano la prima parte del loro servizio, che viene sospeso nei mesi più freddi.
Oggi, nel parco didattico alle spalle del liceo Galilei, il sindaco Alessandro Andreatta ha voluto ringraziare personalmente i ventuno ragazzi che, volontariamente, hanno deciso di aderire al progetto “Noi siamo Trento”, promosso proprio per coinvolgere i cittadini nella cura dei beni comuni.
Attorno a un braciere acceso per cuocere le castagne, il sindaco ha voluto farsi interprete anche della riconoscenza della città: “Avete svolto un servizio importante: avete contribuito a rendere Trento più bella, ordinata e accogliente. Vi ringrazio per questo, anche a nome della cittadinanza, e vi auguro di trovare la vostra strada nella vita, di riuscire a realizzare i sogni che portate nel cuore”.
Nelle 144 ore di volontariato, i ragazzi sono stati seguiti da Andrea Tomasi, della Cooperativa Multiservizi. Positiva la sua valutazione dell'esperienza: “Li ho visti sempre pieni di voglia di fare, propositivi e disponibili. Si sono fatti benvolere dai cittadini, che spesso hanno offerto da bere e da mangiare. Credo sia stata una bella esperienza per loro e per la città”.
Anche Silvia Volpato, del Cinformi (Centro informativo per l'immigrazione della Provincia), sottolinea che “i ragazzi sono stati sempre puntuali e hanno dimostrato di essere capaci di lavorare in gruppo, di essere flessibili, tutte referenze queste che speriamo possano essere utili un domani per trovare lavoro”.
Ospiti nella Residenza Brennero e in diversi appartamenti sparsi sul territorio comunale, i volontari hanno un'età che varia dai 18 ai 30 anni. I paesi di provenienza sono Gambia, Senegal, Nigeria, Ghana, Costa d'Avorio, Mauritania, Guinea-Bissau e Mali.
Il progetto è nato dalla collaborazione fra la Provincia (attraverso il Cinformi) e il Comune di Trento, con la collaborazione di Atas Onlus, Centro Astalli, Cooperativa Punto d'Approdo, Dolomiti Ambiente, Consorzio Cla e cooperativa Multiservizi.
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