Trento
Legge sull’agricoltura sociale: il terreno delle opportunità.
Lo scorso agosto è stata approvata la legge sull’agricoltura sociale ed in attesa dei decreti attuativi si è tenuto, a metà settembre, un importante convegno a Roma nella sede della Confederazione Italiana Agricoltori per spiegare la forte valenza socio-economica del provvedimento, che si presenta come una vera opportunità per l’intera società.
Lo scorso agosto è stata approvata la legge sull’agricoltura sociale ed in attesa dei decreti attuativi si è tenuto, a metà settembre, un importante convegno a Roma nella sede della Confederazione Italiana Agricoltori per spiegare la forte valenza socio-economica del provvedimento, che si presenta come una vera opportunità per l’intera società.
La Legge n. 141/15 del 18 agosto 2015 (GU n. 208 del 8 settembre 2015) è l’occasione per dare un forte impulso alla crescita del settore, già caratterizzato da tante esperienze di eccellenza in diverse regioni italiane.
La buona agricoltura da sempre riveste una funzione sociale di rilievo ed oggi, più che mai, è in grado di sviluppare percorsi di profonda innovazione sociale per rispondere a bisogni e necessità di persone in situazione di difficoltà o disagio.
Compito della CIA sarà quello di agevolare, anche con il sostegno dei PSR (Piani di Sviluppo Rurale), la nascita e la crescita dei progetti di agricoltura sociale sul territorio nazionale.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, con riferimento alla legge, ha dichiarato che: «Dotare l'Italia nell'anno di Expo di una legge sull'agricoltura sociale non è solo una buona notizia, è una grande opportunità e il riconoscimento del lavoro che migliaia di esperienze portano avanti ogni giorno sui territori. L'agricoltura sociale è un concreto strumento di riabilitazione ed inclusione, non soltanto una opportunità economica. Con questo provvedimento abbiamo rimesso al centro la tutela della persona e della sua dignità, creando una sinergia virtuosa tra obiettivi economici e responsabilità sociale. Allo stesso tempo rafforziamo le opportunità di crescita della multifunzionalità delle aziende agricole, contribuendo allo sviluppo sostenibile dei nostri territori. Ringrazio il Parlamento per il lavoro fatto in questi mesi per centrare questo importante obiettivo.»
Il Vice Ministro Andrea Oliviero ha aggiunto: «Dopo anni di attesa oggi abbiamo dato il giusto riconoscimento a quanti, con passione e professionalità, hanno saputo coniugare l'imprenditorialità agricola con la responsabilità sociale. Sono molto riconoscente nei confronti dei parlamentari che hanno fattivamente collaborato alla proficua conclusione dell'iter della legge, a partire dal primo firmatario on. Fiorio, ma ancor più lo sono nei confronti di tutti i nostri imprenditori di agricoltura sociale che hanno aperto la strada ad un nuovo modo di concepire il lavoro agricolo. Inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, fattorie didattiche, agri-nido e agri-asilo: tanti modi per concepire la multifunzionalità anche in ambito sociale. Sono certo che questa legge aiuterà l'intero comparto agricolo a crescere nella sostenibilità economica, ambientale e soprattutto sociale.»
Più in dettaglio nell’ambito dell’agricoltura sociale rientrano le attività che prevedono:
– l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
– prestazioni ed attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l'uso di risorse materiali e immateriali dell'agricoltura;
– prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l'ausilio di animali e la coltivazione delle piante;
– iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche.
Inoltre, le Regioni, nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possono promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione integrata territoriale e di sviluppo dell'agricoltura sociale.
Le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire come criteri di priorità per l'assegnazione delle gare di fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale.
I Comuni possono prevedere specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall'agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche.
Gli enti pubblici territoriali possono adottare criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell'ambito delle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli come pure dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell'agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.
Infine, viene istituito con questa legge l'Osservatorio sull'agricoltura sociale, nominato con decreto del Mipaaf – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, compito dell’osservatorio è definire le linee guida in materia di agricoltura sociale ed assumere funzioni di monitoraggio ed iniziativa finalizzata alle azioni di coordinamento con le politiche rurali ed alla comunicazione.
L’infaticabile cavalier Giovanni Coletti Presidente della Fondazione Trentina per l’Autismo, riferimento autorevole del terzo settore trentino e sostenitore dell’economia sociale per il welfare del terzo millennio, era a Roma per l’occasione (nella foto alla sinistra del Vice Ministro Oliviero).
Il cavalier Coletti, che crede nelle opportunità fornite da questa legge per la trasformazione delle attività agricole in attività sociali, lancia un appello alle aziende agricole e florovivaistiche trentine che vogliono trasformare parte della loro produzione affinché si possa avviare un partenariato con la Fondazione e sviluppare al più presto e concretamente attività pratiche come ad esempio la coltivazione di piccoli frutti, di erbe officinali o coltivazioni in serra in cui possano trovare impiego ragazzi con disabilità.
Gli imprenditori agricoli interessati al progetto possono contattare telefonicamente la Fondazione al numero 0463/461700 oppure scrivere alla email: info@fondazionetrentinaautismo.it
A cura di Mario Amendola
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