Sembrava una battaglia vinta, invece dopo solo pochi mesi i conigli sono tornati al cimitero di Trento.
Per la nostra amministrazione comunale è una nuova sconfitta, e che stavolta questa arrivi per colpa di alcuni simpatici orecchiuti rende tragicomica la cosa. I proclami e annunci del sindaco Andreatta che aveva detto: «fra 30 giorni i conigli spariranno dal cimitero», non sono stati seguiti dai fatti e quindi adesso i conigli si sono ripresi il territorio dei nostri cari defunti.
Questo ha messo in moto nuovamente la macchina dei media italiani, «Caccia al coniglio» cita la stampa, «conigli, cimitero e politica», «i conigli di nuovo padroni del cimitero», «cimitero di Trento invaso dai conigli», «Trento: a proposito di conigli…», «Trento: La città del coniglio», « Trento sconfitta dai conigli», «Trento sotto scacco dei conigli» e questi sono solo alcuni titoli apparsi sulla stampa nazionale.
Per farla breve insomma i conigli saltellano ancora fra le
tombe dei defunti e a nulla è valsa, allora, nemmeno la
raccolta di firme di
Claudio Cia e Bruna Giuliani stimolati dalle lamentele dei cittadini inferociti per quanto stava succedendo.
Non è mancata nemmeno l'ironia della politica, «Trento da città del concilio a città del coniglio?» si chiede Claudio Civettini che continua, «Si apra il derby Aquila San Venceslao contro i conigli del cimitero, chi vince diventi icona per il gonfalone della città con il comico Lucio Gardin arbitro»
Ritornando al serio, i parenti dei defunti lamentano un danno economico non indifferente, i conigli infatti sono ghiotti dei grisantemi che vengono divorati in pochi secondi e sembra invece girino alla larga dai fiori di Erika, così almeno alcune signore ci hanno riferito.
Ma il danno economico per i cittadini non deriva solo dalla distruzione dei fiori, ma anche dalle tombe che grazie agli scavi dei conigli cedono e devono essere ripristinate. «Ho speso 70 Euro per far ripristinare la tomba del mio povero marito che era ceduta grazie alle buche scavate dai conigli – ci spiega una signora – e se noi non paghiamo la tassa sulle immondizie ci mandano a casa Equitalia, se questa è democrazia e buona amministrazione….»
Nemmeno è servito l'enorme spiegamento di forze degli animalisti che si sono proposti per la cattura dell'animale usando stravaganti reti che alla fine non sono servite a nulla.
«L’Amministrazione comunale di Trento, – incalza Civettini – sembra abbia ammesso la sua incapacità a risolvere il problema della presenza dei conigli nel cimitero cittadino e la situazione, nella sua irrispettosa comicità, indica come questa giunta abbia difficoltà a rapportarsi con la disponibilità al problem solving, che dovrebbe caratterizzare ogni situazione di governo. Certo, che il Sindaco ha ora una grande opportunità di rendere moderna l’immagine del capoluogo, anche dal punto di vista storico, trasformando Trento, con molta ironia, da Città del Concilio a Città del Coniglio»
«Una amara opportunità, – continua ironico il consigliere provinciale – attraverso la quale la Giunta Andreatta potrebbe fare un’azione di restyling, a quell’immagine di una Trento storica, adottando quale icona, l’immagine del Coniglio, che ben rappresenta la capacità della Giunta stessa di scappare alle richieste di soluzioni di problematiche che gravano sulla città ed insieme, di depauperare la pazienza e il patrimonio dei cittadini».
Purtroppo la paradossale situazione venutasi a creare da tale presenza, sta facendo il giro del mondo e l’ilarità che genera, altro non è che la presa d’atto dei cittadini, che «certa politica, – continua Civettini – spesso ferma in salottini ciarlieri e vino buono, non sa dare soluzioni concrete alle problematiche più banali.
Per la Giunta Andreatta, che sta appunto annaspando da mesi, nel cercare di dare soluzione alla presenza dei coniglietti nel Cimitero, attraverso l’adozione di diversi provvedimenti, la lampante testimonianza di una inefficienza politica che sconfina nella commedia e strapperebbe a tutti un sorriso, non fosse terribilmente seria».
Il problema è di vecchia data, sono 3 anni che i conigli hanno conquistato il cimitero e l'amministrazione comunale per ora è stata incapace di fronteggiare il diffondersi e il riprodursi delle bestiole, per questo sono numerosi i cittadini che si chiedono come potrà mai contrastare le problematiche di Piazza Dante o della Portela e garantire la sicurezza ai cittadini.
«Quale credibilità può avere, quando assicura ai cittadini d’avversare l’espandersi di droga e malaffare, una Giunta con simili limiti operativi? A meno che non sia tutta una strategia, un trucco, una finzione volta, entro fine Legislatura, a sfrattare dal gonfalone di Trento l'aquila di San Venceslao per rimpiazzarla col coniglio» – si chiede ancora Civettini
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