Trento
Aggregazione degli acquisti tra enti: individuate le categorie di beni
La giunta provinciale, su proposta dell’assessore Mauro Gilmozzi, ha approvato oggi la delibera che individua le tra categorie di beni “ad alta standardizzazione” per cui si potrà procedere ad acquisti condivisi tra Provincia autonoma di Trento, enti strumentali, società di sistema, Fondazioni, Case di riposo, Comuni e Comunità.
La giunta provinciale, su proposta dell’assessore Mauro Gilmozzi, ha approvato oggi la delibera che individua le tra categorie di beni “ad alta standardizzazione” per cui si potrà procedere ad acquisti condivisi tra Provincia autonoma di Trento, enti strumentali, società di sistema, Fondazioni, Case di riposo, Comuni e Comunità.
La lista comprende l’energia elettrica, combustibile per riscaldamento, telefonia, materiali di stampa e cancelleria, prodotti informatici, ma anche servizi quali i traslochi, la sorveglianza. L’obiettivo ridurre i costi, centralizzando il servizio e la qualità dello stesso.
L’attuale legge provinciale prevede che vengano individuati i beni e servizi “ad alta standardizzabilità” al fine di procedere con strategie di acquisto che aggreghino la domanda del sistema pubblico provinciale: Provincia autonoma di Trento, enti strumentali, società di sistema, Fondazioni, Case di riposo, Comuni e Comunità.
Negli scorsi mesi sono stati raccolti ed analizzati dati di fabbisogno, così come si è preso atto delle indicazioni della Commissione europea per una crescita sostenibile, intelligente ed inclusiva, andando a mutuare simili contesti nazionale di aggregazione, quali ad esempio l’Apac. Il sistema di acquisti centralizzato mira a sostenere l’innovazione e la tutela del territorio attraverso la valorizzazione delle piccole e medie imprese trentino, garantendo l’occupazione e la coesione sociale e territoriale e concentrando la domanda.
I criteri di eleggibilità dei beni e servizi alla concentrazione della domanda sono risultati i seguenti:
1. standardizzabilità riconosciute sul piano tecnico, anche in termini di grado di sostituibilità/fungibilità;
2. programmabilità del fabbisogno;
3. valore economico significativo, su base annua, intendendo come tale in termini indicativi una spesa superiore ad 1.000.000,00 di euro;
4. pluralità di enti/soggetti pubblici interessati;
5. impatti contenuti sul mercato locale delle PMI;
6. segnali di non sovrapposizione con altre iniziative nazionali di interesse della Provincia.
In ragione dei criteri sopra elencati i beni/servizi sono di seguiti segmentati in tre casistiche, cui corrispondono opportune direttive per le strategie di gara.
A) beni e servizi standardizzabili, con fabbisogno programmabile, di importo annuo significativo, di interesse di una pluralità di soggetti, liquidità del mercato locale (PMI) non significativa, iniziative nazionali non di interesse per le specificità del territorio provinciale: convenzione pluriennale con lotto unico o più lotti distinti per categoria di bene/servizio, rispondente al fabbisogno del sistema pubblico provinciale:
1. energia elettrica (per illuminazione pubblica ed altri usi);
2. combustibili per riscaldamento;
3. carburanti di rete;
4. telefonia fissa e mobile;
5. sale ed affini per la praticabilità invernale delle strade;
6. materiali consumabili per supporti di stampa;
7. dispositivi per l’incontinenza e prodotti collegati;
8. attrezzature per la prevenzione ed il controllo della legionella.
B) beni e servizi standardizzabili, con fabbisogno programmabile, di importo annuo significativo, di interesse di una pluralità di soggetti, liquidità del mercato locale (PMI) significativa, iniziative nazionali non di interesse per le specificità del territorio provinciale: convenzione pluriennale con più lotti territoriali, distinti per categoria di bene/servizio; deve essere stabilito il numero massimo di lotti aggiudicabili ad una sola ditta:
1. traslochi e facchinaggio;
2. guardiania non armata/sorveglianza armata;
3. prodotti per pulizia/detersivi/detergenti;
4. alimentari freschi (pane, latte, frutta e verdura).
C) beni e servizi standardizzabili, con fabbisogno sufficientemente programmabile, di importo annuo significativo, di interesse di una pluralità di soggetti, liquidità del mercato locale (PMI) significativa, iniziative nazionali non di interesse per le specificità del territorio provinciale: accordo quadro pluriennale con più lotti territoriali, distinti per categoria di bene/servizio o, in alternativa, altra procedura di gara in forma aggregata; deve essere stabilito il numero massimo di lotti aggiudicabili ad una sola ditta:
1. arredi ed attrezzature scuole;
2. carta, cancelleria, materiali ed attrezzature d’ufficio;
3. dispositivi di protezione individuale;
4. strumentazione informatica.
5. lavanolo biancheria piana e materassi
La giunta ha inoltre ritenuto che – in fase attuativa e per dare una certa flessibilità al sistema – ove occorrano deroghe motivate sul piano tecnico, queste siano sottoposte al parere preventivo dell’Assessore compente per materia (assessore Mauro Gilmozzi.
La delibera sarà inviata anche al Tavolo tecnico attuativo del recente Protocollo di intesa fra PAT e PAB in materia di contratti pubblici, per lo sviluppo di eventuali sinergie
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