Italia ed estero
Scuola: Gli insegnanti «schizzati» e torturatrici
Non pochi insegnanti esauriti o "schizzati", negli ultimi anni, sono finiti nel mirino, per maltrattamenti, insulti e schiaffi sonori nei confronti di bambini più o meno vivaci.
Non pochi insegnanti esauriti o "schizzati", negli ultimi anni, sono finiti nel mirino, per maltrattamenti, insulti e schiaffi sonori nei confronti di bambini più o meno vivaci.
Insomma, scene poco edificanti ma reali, che, purtroppo, si riferiscono a docenti, ormai stanche, stressate, talvolta inconsapevoli "torturatrici" (mi si perdoni l'utilizzo del sostantivo al femminile, calcolata la percentuale che sale fino a quasi il 100% nelle scuole dell’infanzia, al 95% nella scuola primaria e all’85% nella scuola secondaria di primo grado, ma non mancano anche le criticità al maschile), incapaci, probabilmente, di confrontarsi con un mestiere complesso, nel tempo logorante.
Del resto questa è stata spesso definita, anche in buona parte dell'immaginario collettivo, una professione-missione che richiede grande senso di compartecipazione, che non può essere affrontato con frustrazione, con disagio e con assenza di "energie". Non ti consente, oltretutto, di abbassare mai la guardia!
Richiede un'elevata dose di "costruttiva" sopportazione e pazienza, che, peraltro, si acquisiscono anche attraverso una maturazione del proprio percorso professionale. Tale attività, se non viene vissuta quotidianamente con passione e con "responsabile" altruismo, rischia di diventare un calvario e cagionare danni irreversibili alle più giovani generazioni.
Certo, qualcuno potrebbe affermare: "E' facile parlare, bisogna trovarsi nelle situazioni!". Senz'altro è un mestiere difficilissimo e non sempre si è adeguatamente supportati. Tuttavia proprio perchè non si tratta di mettere insieme semplicemente dei bulloni (con tutto il rispetto), devi essere in grado,"volente o nolente",di costruire, di promuovere significative relazioni umane e formative con soggetti in crescita, che devono essere aiutati a diventare persone autonome e sicure.
Ben sappiamo come il lavoro di docente sia molto impegnativo, come rientri nella categoria delle cosiddette "helping professions", ossia delle "professioni d'aiuto",che espongono ad una indiscutibile usura psicofisica. Oggi, peraltro, lo scarso riconoscimento sociale ed economico, la crescente pressione esercitata da famiglie e da dirigenti, la richiesta di un intervento sempre più "totalizzante" (che va ben oltre la pura sfera didattica) ingenerano nel docente un "carico psicologico",un disarmante senso di impotenza-smarrimento, una "perdita di senso nel proprio lavoro", che possono determinare vere e proprie patologie mediche.
Negli ultimi anni si è parlato frequentemente di burnout, che colpisce soggetti impegnati in campo sociale, tra cui educatori-insegnanti. Il lavoratore "colpito" tende a sfuggire all'ambiente lavorativo, comincia ad assentarsi in modo frequente e abituale, lavorando con sempre minore entusiasmo e a provare frustrazione e insoddisfazione, nonché azzerando la necessaria empatia nei confronti delle persone di cui dovrebbe occuparsi. Il burnout si associa, in misura progressiva, ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l'insonnia e psicologici come la depressione. Tuttavia, ovviamente, nulla può giustificare gli emblematici episodi riferiti nella parte introduttiva.
Comunque sta di fatto che, come fa notare anche l'articolo 28 del "Testo unico per la tutela della salute nei posti di lavoro"del 2008, anche l'età del lavoratore costituisca un allarmante fattore di debolezza, specialmente nel campo della docenza. Infatti, pensare di trovarti a 65-67 anni, ad un'età da nonno, discoletti della prima infanzia, risulta forse "una costrizione innaturale". Pensiamo ad una nonnina che, non raramente, si trova in difficoltà a gestire lo spavaldo nipotino per qualche ora. Che pretendiamo da una signora, ben oltre la mezza età! Che riesca "a contenere" il vigore di tumultuosi e superenergici ragazzini? O che abbia la forza, quando necessario, di separare alunni indisciplinati, mentre, magari, si stanno azzuffando (anzi, meglio di no, visto qualche clamoroso precedente!)?
Il legislatore non dovrebbe fermarsi a riflettere, favorendo "l'opportuna rottamazione",o meglio l'indispensabile ricambio generazionale? Se pensiamo alla voce "anagrafe",i docenti italiani sono in media i più vecchi al mondo: il 52% supera i 50 anni (e una parte consistente supera i 60,l’11% alle elementari, il 13 alle superiori e il 15 alle medie), con una percentuale che si attesta attorno al misero 0,27% per quanto concerne gli under 30. Con un disarmante 10,3% siamo ultimissimi per quanto concerne gli over 40. A questo riguardo, Austria e Germania ne hanno due volte e mezzo più di noi, Spagna e Francia il triplo abbondante, il Belgio il quadruplo, la Gran Bretagna il quintuplo.
Insomma insegnare, che proprio nel suo significato etimologico e cioè "imprimere dei segni nella mente",implica responsabilità altissime! Tuttavia si possono lasciare indelebilmente, nel bene o nel male, "impronte" significative…
Ovviamente il plauso meritato ai tanto docenti, la maggioranza per fortuna, che tanto si prodiga in questa delicata professione!
-
Trento1 settimana fa
Coronavirus: un decesso e 326 contagi nelle ultime 24 ore in Trentino
-
Trento2 settimane fa
Coronavirus: contagi e ricoveri in calo nelle ultime 24 ore
-
Trento2 settimane fa
Coronavirus: 426 contagi nelle ultime 24 ore. In salita i ricoveri
-
Trento2 settimane fa
Coronavirus: 66 contagi nelle ultime 24 ore in Trentino
-
Trento2 settimane fa
Vasco Live 2022: da oggi operativo il numero dedicato 0461 889400, programma straordinario per la gestione della viabilità
-
Politica2 settimane fa
Laboratorio Paritario Trentino: sabato a Cognola la presentazione
-
Trento2 settimane fa
Coronavirus: 236 contagi nelle ultime 24 ore in Trentino
-
Trento2 settimane fa
Ieri sera le prove luci sul gigantesco palco per Vasco Rossi – IL VIDEO
-
Trento2 settimane fa
Concerto di Vasco: confermati gli orari delle corse straordinarie per il rientro
-
Telescopio Universitario2 settimane fa
Scuola trentina: gli studenti che hanno una buona immagine di sé hanno un rendimento scolastico più alto
-
Trento2 settimane fa
Su Voce24news le «incredibili» interrogazioni di Lucia Coppola
-
Bolzano2 settimane fa
Paura sulla statale del Brennero, auto completamente avvolta dalle fiamme – IL VIDEO
You must be logged in to post a comment Login