La Sfera e lo Spillo
Juve, storia di un grande amore bianco che abbraccia il nero
“Juve, storia di un grande amore” non è solo l’inno musicale della società di Corso Galileo Ferraris (scritto da Paolo Belli) ma rappresenta a parole la leggenda di un club, di un mito, di uno stile inconfondibile.
“Juve, storia di un grande amore” non è solo l’inno musicale della società di Corso Galileo Ferraris (scritto da Paolo Belli) ma rappresenta a parole la leggenda di un club, di un mito, di uno stile inconfondibile.
Due colori (il bianco e nero) che affrescano con gioia il cammino d’intere generazioni, suscitano altresì delizia e tripudio.
Nel weekend dei lavoratori che suggella la vittoria del tricolore numero 31, è inevitabile riportare il pensiero e la memoria a trent’anni fa, a quel 29 maggio del 1985.
Il tramonto maledetto del settore Z, crepuscolo di un evento, che caratterizza la sciocchezza e stoltezza umana.
E’ una data che sconvolge, una tragedia quella dello stadio Heysel di Bruxelles che rimane traccia di strazio nei cuori feriti degli sportivi: trentanove morti, di cui trentadue italiani, oltre seicento i feriti.
Esito che narra il bollettino di una serata che si tinge di rosso intenso, colore non dei “reds” di Liverpool ma del sangue con amarezza versato.
Il pensiero tormentato, l’animo sofferente dei tifosi unito al ricordo indelebile dell’avvocato Giovanni detto Gianni Agnelli simboleggia il doveroso tributo da condividere, lacrime di tristezza e frangenti d’ilarità.
Il presidente onorario della Vecchia Signora è il segno dalla profonda campitura a strisce, uomo di arguzia, ironia e cristallina raffinatezza.
Le vittorie sabaude sono nell’almanacco del calcio, conquiste sul campo, stilate a carattere in grassetto che nessuna sentenza umana potrà mai ribaltare, in nessun caso revocare.
La Juventus Football Club può annoverare nella sua luminosa teca 31 memorabili scudetti, 9 coppe Nazionali, 6 super Coppe italiane, 2 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe UEFA, 2 Super Coppe UEFA, 2 Coppe Intercontinentali.
Rievocare con amarcord il “Trio Magico” composto dall’oriundo Omar Sivori, dal gallese John Charles e dal piemontese doc (di Barengo) Giampiero Boniperti degli anni cinquanta e sessanta, che regalano tre scudetti e la prima stella da cucire con orgoglio sul pezzo di stoffa, la mitica giubba.
Proseguire con la lunga stagione di Giovanni Trapattoni sulla panchina bianconera negli anni ottanta con il già citato Boniperti nella veste di massimo dirigente dell’entourage in riva al Po, raffigura le fasi vittoriose ai piedi della Mole Antonelliana.
“Madama” conquista il suo quarto tricolore consecutivo. Dopo i tre precedenti ottenuti con la rabbia di Antonio Conte seduto in panca, è la volta della docile fermezza di Massimiliano Allegri a regalare ai molteplici estimatori della “fidanzata d’Italia” l’ennesimo trionfo.
Sul green del Luigi Ferraris i piemontesi liquidano la formalità aritmetica sconfiggendo il Doria (0-1) con la rete vincente del cileno Arturo Vidal, abile a deviare di testa un preciso cross di Lichsteiner (al minuto 32).
Nelle 34 gare disputate sino ad ora, le Zebre vincono 24 incontri, i pareggi sono 7, le sconfitte 3.
Si delinea il migliore attacco (insieme alla Lazio) con 64 segnature all’attivo, nel frattempo registra la difesa ermetica, la meno perforata con solo 19 reti subite. Inoltre, può vantare il capocannoniere del torneo, Carlo Tevez con 20 timbri.
Questo è lo score stagionale di un’annata da considerarsi ampiamente positiva. L’unica nota stonaca rimane la sconfitta nella super Coppa italiana contro il Napoli (finita 7-8) dopo i calci di rigore giocata a Doha lo scorso 22 dicembre.
La finale di Coppa Italia da disputarsi contro la Lazio e la semifinale di Champions League versus Real Madrid in programma martedì 5 maggio (match d’andata allo Stadium) possono rendere ancora più dolce l’epilogo sabaudo.
Tredici sono le reti realizzate nella giornata calcistica della massima serie. Tre sono le vittorie tra le mura amiche (Roma, Napoli e Fiorentina), due sono quelle in trasferta (Juventus e Udinese), un solo pareggio con reti (Atalanta-Lazio).
Finisce a reti bianche la partita Inter–Chievo (0-0); registriamo un risultato a occhiale anche nell’anticipo Sassuolo–Palermo (0-0).
Per chiudere la trentaquattresima giornata di campionato si attendono i due posticipi: quello della sera di lunedì tra Cagliari e Parma (ore 19.00) e quello pomeridiano di mercoledì tra Torino ed Empoli (ore 15.00).
Napoli-Milan (3-0). I Partenopei in superiorità numerica dal primo minuto (espulsione di De Sciglio) piegano la squadra di Filippo Inzaghi.
E’ la terza sconfitta consecutiva del Diavolo dopo lo scivolone esterno di Udine e la disfatta casalinga contro il Genoa.
Le reti degli azzurri portano le firme di Marek Hamsik con un tiro destrorso (al minuto 70), il bis di Gonzalo Higuain servito da Mertens e velo di Gabbiadini (al minuto 74), terza segnatura di Manolo Gabbiadini con un colpo di tacco dopo una corta respinta di Diego Lopez (al minuto 76).
Roma-Genoa (2-0). I giallorossi ritrovano il secondo posto nel tabellone battendo il Grifone all’Olimpico.
Seydou Doumbia sblocca l’equilibrio del match sfruttando un errore difensivo dei liguri (al minuto 35). Il raddoppio dei padroni di casa nei minuti finali con Alessandro Florenzi che dopo 60 metri in velocità scaglia la palla sotto l’incrocio della porta difesa da Perin (al minuto 90+3).
Atalanta-Lazio (1-1). Gli aquilotti di Stefano Pioli conquistano un punto allo stadio Atleti Azzurri d’Italia contro gli orobici di Edy Reja.
Il vantaggio dei bergamaschi si registra con un colpo di testa dell’ex Giuseppe Biava sugli sviluppi di un calcio d’angolo (al minuto 49). Marco Parolo pareggia con una mezza rovesciata su cross calciato dalla bandierina da Cataldi (al minuto 77).
Fiorentina-Cesena (3-1). I viola ritrovano la vittoria e conquistano tre punti pesanti in chiave europea.
La doppietta di Josip Ilicic (prima rete su rigore) e il goal di Alberto Gilardino abbattono la difesa romagnola di Domenico Di Carlo. La segnatura della bandiera per i bianconeri è realizzata, con una prodezza, da Alejandro Rodriguez.
Verona-Udinese (0-1). Vittoria esterna per gli undici di Andrea Stramaccioni che espugnano lo stadio Marcantonio Bentegodi.
La perla è di Antonio Di Natale che segna la rete numero 206 in serie A.
Emanuele Perego www.emanueleperego.it www.perego1963.it
-
Trento2 settimane fa
Coronavirus: 267 contagi nelle ultime 24 ore in Trentino
-
Politica2 settimane fa
Referendum, vittoria dei sì ma niente quorum. Amministrative: nei grandi comuni avanti il centro destra
-
Politica2 settimane fa
L’abbraccio mortale col PD affonda definitivamente il M5stelle
-
Valsugana e Primiero2 settimane fa
Trovato morto in piscina Stefano Lorenzini di Levico Terme
-
Trento2 settimane fa
Piazza santa Maria Maggiore: nascondono la droga sotto terra e nella Basilica – I VIDEO DEL DEGRADO
-
Telescopio Universitario2 settimane fa
UniTrento – Ucraina, accolte le prime due studiose
-
Trento2 settimane fa
Allarme zecche: in Trentino dieci segnalazioni di infezioni da TBE
-
Val di Non – Sole – Paganella2 settimane fa
Domani a Cunevo l’ultimo saluto a Fausto Iob
-
Piana Rotaliana2 settimane fa
Incendio alla Life energy di Lavis, in azione i vigili del fuoco
-
Politica1 settimana fa
Claudio Cia: «Patt è solo l’ombra del suo passato e pronto a mettersi con tutti per il potere»
-
Valsugana e Primiero2 settimane fa
Visite guidate al Forte Busa Grande nel fine settimana da giugno ad agosto: giovani in primo piano
-
Valsugana e Primiero2 settimane fa
Incidente tra due auto e un furgoncino sulla Statale 47: quattro feriti e traffico in tilt
You must be logged in to post a comment Login