La Sfera e lo Spillo
Il Genoa espugna San Siro, le romane suonano la carica, rimonta Juve
Il divenire rossonero potrebbe essere mutevole e titubante sospinto dalle sirene che vorrebbero lontano e disinteressato il Cavaliere dalla stanza dei bottoni dal quartier generale di via Aldo Rossi.
Il divenire rossonero potrebbe essere mutevole e titubante sospinto dalle sirene che vorrebbero lontano e disinteressato il Cavaliere dalla stanza dei bottoni dal quartier generale di via Aldo Rossi.
Il Grifone, invece, lotta con passione per un posto al sole in Europa con rinnovate ambizioni che computano il vulcanico patron e una campagna acquisti sempre in fermento quando l’estate si fa rovente.
L’incontro sotto la lente d’ingrandimento è Milan-Genoa; un match di lustro tra due contendenti dal passato glorioso, dal presente discordante e dal futuro imprevedibile.
E’ la partita numero 94 tra i lombardi e i liguri. Il bilancio in serie A è favorevole al Diavolo con quarantacinque vittorie, trentadue sono i pareggi e sedici i successi per il Grifone.
La squadra di Villa Lomellini Rostan ha vinto solo quattro volte sul campo dei “casciavit”, l’ultimo successo (in serie A) risale al maggio del 1958.
La squadra di casa è reduce dalla sconfitta di Udine, mentre gli ospiti giungono a San Siro dopo la vittoria al Luigi Ferraris con il Cesena.
Mercoledì 29 aprile ore 20.45 si celebra allo stadio Giuseppe Meazza la disputa tra AC Milan e Genoa CFC.
Il fischietto dell’incontro è affidato al trentottenne Piero Giacomelli, nato a Trieste il 6 novembre 1977; appartiene alla sezione AIA nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia.
L’arbitro triestino esercita la professione d’imprenditore nel campo della ristorazione; sul green gli assistenti sono Petrella e Fiorito. Il quarto uomo è Pegorin. I giudici di linea sono Tagliavento e Baracani.
La serata meteo, sotto le guglie della Madonnina è effervescente, il cielo nuvoloso e la temperatura misurata di diciassette gradi centigradi.
La guida tecnica di Milanello disegna il modulo 4-3-3 con il confermato Diego Lopez a protezione della rete. La difesa composta da Abate, Rami, Mexes e De Sciglio; in mediana il muro del diavolo disposto con Van Ginkel, De Jong e Bonaventura; in attacco, il trittico assemblato con Honda, Menez e Cerci.
La guida tecnica di Pegli schiera il modulo 3-4-3 con Perin tra i pali. Il pacchetto difensivo allineato da Roncaglia, Burdisso e Izzo; a centrocampo Rincon, Bertolacci, Bergdich e Edenilson; davanti Iago Falque, Niang e Tino Costa.
La sfida finisce con la vittoria esterna del Grifone (1-3). I rossoblù di mister Gasperini piegano la resistenza rossonera con una prestazione maiuscola e decretano la quinta sconfitta stagionale casalinga della squadra di Filippo Inzaghi.
Andrea Bertolacci taglia in due il centrocampo milanista, supera in velocità Van Ginkel, salta Rami e conclude con il sinistro vincente che trafigge Diego Lopez (al minuto 37).
A inizio ripresa il Genoa raddoppia con M'Baye Babacar Niang (il goal dell’ex) che devia una conclusione di Tino Costa dopo una scorribanda di Iago (al minuto 49).
Il tris degli ospiti è su calcio di rigore decretato da Giacomelli per un fallo di Mexes su Lestienne e trasformato con freddezza da Iago Falque (al minuto 90+3).
De Jong e compagni accorciano le distanze con un tiro destrorso di Philippe Mexes (da 25 metri) che colpisce la traversa e s’infila nel sacco di Perin (al minuto 66).
La trentatreesima giornata di campionato della massima serie si gioca nel turno infrasettimanale; evento calcistico nel quale nell’anticipo (martedì) l’Inter supera l’Udinese in terra friulana.
Il posticipo serale è in programma questa sera (giovedì) tra Empoli e Napoli allo stadio Carlo Castellani (ore 20.45).
Trenta sono le reti realizzate; tre sono le vittorie tra le mura amiche (Juventus, Lazio e Chievo), tre sono quelle in trasferta (Roma, Genoa e Inter), tre sono i pareggi (Sampdoria-Verona, Palermo-Torino e Cesena-Atalanta).
Lazio-Parma (4-0). Gli undici di Stefano Pioli abbattono il fanalino di coda del torneo (retrocesso anche dalla matematica in serie B).
Dopo dieci minuti gli aquilotti sbloccano l’inerzia del match con la segnatura dell’ex Marco Parolo con un fendente che s’infila all’incrocio della porta difesa da Mirante (al minuto 10).
Il raddoppio biancazzurro è merito di Miroslav Klose abile a insaccare dopo l’azione di Felipe Anderson e la conclusione di Lulic respinta da Mirante.
Il tris è di Antonio Candreva che buca la retroguardia dei Ducali (al minuto 16). Keita chiude il match su assist di Candreva (al minuto 81).
Juventus-Fiorentina (3-2). Allo Stadium si celebra il festival del goal della giornata; un confronto pirotecnico tra i bianconeri di Massimiliano Allegri e i viola di Vincenzo Montella. L’ennesimo tricolore della Storia ora dista a una sola lunghezza.
La Fiore sblocca il risultato su calcio di rigore trasformato da Gonzalo Rodríguez.
I Campioni d’Italia ribaltano il risultato con la rete di Fernando Llorente e la doppietta di Carlo Tevez.
Sul finire della partita è Josip Ilicic ad accorciare le distanze su calcio di punizione.
Sassuolo-Roma (0-3). I giallorossi riprendono la marcia e liquidano la pratica emiliana.
Le reti della vittoria capitolina sono firmate da: Seydou Doumbia con uno stacco di testa imperioso, Alessandro Florenzi con un tiro destrorso e Miralem Pjanic che chiude un’azione di Gervinho.
Sampdoria-Verona (1-1). E’ amaro il pareggio blucerchiato contro gli scaligeri di Andrea Mandorlini.
Il Doria rompe l’equilibrio con un’azione di contropiede di Muriel e conclusa da Lorenzo De Silvestri. Il pareggio dei veneti scaturisce tre minuti dopo con il tiro mancino di Luca Toni.
Cesena-Atalanta (2-2). E’ senza vincitori né vinti, al Dino Manuzzi, lo scontro salvezza tra i romagnoli e gli orobici.
La Dea segna con Mauricio Pinilla (settimo sigillo per il giocatore cileno). I bianconeri di Domenico Di Carlo pareggiano con Franco Brienza su rigore e in seguito passano in vantaggio con Carlos Carbonero.
Infine, i bergamaschi acciuffano la parità ancora con Mauricio Pinilla dopo una pregevole azione di D’Alessandro.
Palermo-Torino (2-2). Al Renzo Barbera è pareggio tra gli undici di Giuseppe Iachini e la squadra granata reduce dalla vittoria del derby sabaudo.
Roberto Vitiello porta in vantaggio gli isolani sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Il pareggio della squadra di Giampiero Ventura con Bruno Peres che devia un tiro di Quagliarella.
I padroni di casa tornano in vantaggio con Luca Rigoni su cross di Laazar; nella circostanza la difesa del Torino appare distratta.
Appena entrato in campo Maxi Lopez pareggia servito dalla coppia El Kaddouri e Vitiello.
Chievo-Cagliari (1-0). I clivensi battono i sardi di Zdenek Zeman invischiati nella lotta per non retrocedere.
Il goal vittoria è di Riccardo Meggiorini, servito dal compagno Paloschi, con un colpo preciso e chirurgico.
Udinese-Inter (1-2). Vittoria esterna della Beneamata che conquista tre punti pesanti nella corsa per un posto in Europa League.
I nerazzurri segnano su rigore con Mauro Icardi, il momentaneo pareggio dei friulani è siglato dall’eterno Antonio Di Natale, infine, la rete della vittoria dei “bauscia” è realizzata da Lukas Podolski.
Emanuele Perego www.emanueleperego.it www.perego1963.it
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