
Continuano spediti i lavori degli anarchici presso lo stabile ex asilo di via Manzoni occupato ormai da oltre 15 giorni. Si deve segnalare però che proseguono nella piena illegalità.
Dopo l'abbattimento di alcuni dei muri che erano stati eretti a suo tempo dalla proprietà dello stabile, a chiusura di porte e finestre, ora sono iniziate le operazioni di tinteggiatura, con tanto di ponteggi. Intanto nel quartiere di San Martino sono stati affissi diversi manifesti, dai quali emerge che all'interno dell'ex asilo occupato si organizzano – fra l'altro – cineforum e serate con dj.
All'indomani dell'occupazione, però, era stata data dalle autorità la notizia della chiusura di tutte le utenze dello stabile (acqua, luce, gas). Allora, come diceva un noto conduttore RAI di qualche anno fa, la domanda sorge spontanea: ma come funzionano le apparecchiature elettriche per la proiezione dei film e per la diffusione della musica? La soluzione si trova nel vano contatori, che si affaccia proprio su via Manzoni.
Il lucchetto che chiudeva la cassetta è stato tranciato ed è stato effettuato un allacciamento abusivo (foto), by-passando il contatore (piombato dai tecnici). I reati per un normale cittadino sarebbero da codice penale, infatti si tratterebbe di furto di energia elettrica, ad un commerciante invece toccherebbe una sanzione per non aver pagato la SIAE sugli spettacoli musicali, mentre un'azienda verrebbe sicuramente posta sotto sequestro per avere montato i ponteggi senza seguire le più elementeri regole di sicurezza ed in modo completamente abusivo. Per gli anarchici invece niente, tutto prosegue regolarmente alla luce del sole e sotto gli occhi atterriti dei residenti che sono visibilimente arrabbiati e delusi.
«Due pesi e due misure – ci confida una coppia di residenti – fino a ieri queste cose le vedevamo in televisione, ora sono davanti ai nostri occhi, in molti dicono che qui a Trento si vive bene rispetto ad altre città, ma non è vero e quanto sta succedendo all'asilo ne è la dimostrazione, in questi anni sono state lasciate in un angolo regole e giustizia in nome del buonismo, ed ora la città ne pagherà le conseguenze».
Registriamo anche numerose lamentele da parte dei residenti e di cittadini che abitano in altri rioni increduli per quanto sta succedendo nella struttura di via Manzoni. Le preoccupazioni sono quelle di rivivere il triste epilogo del ex centro Bruno rimasto occupato per oltre 10 anni tenendo in scacco un'intera città obbligata a subire soprusi, angherie e disturbi alla quiete pubblica.
Alcuni cittadini hanno telefonato alle forze dell'ordine per chiedere quando venisse posta fine l'occupazione che però si rimpallano le responsabilità con la provincia e il comune. Le stesse forze dell'ordine consigliano i cittadini a fare degli esposti, ma non si sa bene verso di chi, pare comunque che da parte del questore per il momento non sia ancora arrivato l'ordine per lo sgombero. Si riapre quindi una nuova ferita per la città di Trento, e in tal senso sembrano profetiche le parole di un commerciante della zona, «lo dico da anni che a Trento esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, i primi sono coloro che non seguono le regole e fanno quello che vogliono appoggiati da politici e amministratori comunali, i secondi invece sono quelli che pagano le tasse, sgobbano 15 ore al giorno e seguono il rispetto delle leggi e poi devono assistere a questo scempio sotto casa loro».
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