Trento
I lavori del consiglio nei mesi di aprile e maggio
La Conferenza dei capigruppo del Consiglio provinciale, riunita stamane dal presidente Bruno Dorigatti a palazzo Trentini, ha definito l’ordine del giorno delle tornate d’aula di aprile e di maggio.
La Conferenza dei capigruppo del Consiglio provinciale, riunita stamane dal presidente Bruno Dorigatti a palazzo Trentini, ha definito l’ordine del giorno delle tornate d’aula di aprile e di maggio.
14-15-16 aprile 2015 – Il Consiglio lavorerà anzitutto sul consueto question time, poi voterà la deliberazione che convalida l’elezione dei consiglieri Claudio Cia e Lorenzo Ossanna.
Proprio stamattina la Giunta per le elezioni del Consiglio, presieduta da Giuseppe Detomas, ha approvato le relazioni tecniche mirate a valutare se i due nuovi consiglieri presentano profili di incompatibilità con la carica elettiva. Unanime il via libera per Cia, mentre per Ossanna 4 sono stati i sì e 4 le astensioni (della minoranza). Per l’architetto noneso l’esito del controllo è che le consulenze professionali per enti locali trentini non comportano alcuna incompatibilità, non trattandosi di rapporti a tempo indeterminato.
Il tema è peraltro sensibile, tant’è che il presidente Detomas – assieme ad alcuni colleghi della Giunta – sta per depositare un disegno di legge provinciale, con lo scopo di allargare le situazioni di incompatibilità con la carica di consigliere, includendovi anche rapporti con società collegate alla P.a.t. in via indiretta (ossia attraverso società direttamente controllate dalla Provincia).
La tornata consiliare di aprile continuerà con la designazione di un consigliere provinciale di minoranza, che sostituisca Silvano Grisenti (decaduto) dentro l’assemblea del Forum trentino per la pace e i diritti umani.
Punti 4 e 5: la risposta all’interrogazione di Mattia Civico sull’amministrazione digitalein Trentino (il 18 marzo peraltro il presidente Rossi ha dato risposta scritta) e la proposta di mozione di Giacomo Bezzi riguardo alla figura del coordinatore nella vigilanza forestale.
Il pacchetto “mozioni” si concluderà con le due proposte di Claudio Civettini (n. 224) e di Filippo Degasperi (n. 228), entrambe centrate sui problemi relativi ai concorsi pubblici per le assunzioni di insegnanti.
L’ultimo punto, cui sono state destinate 8 ore di discussione, riguarda tre disegni di legge sul meccanismo delle nomine e designazioni di competenza della Giunta provinciale. Sono il ddl 37/XV di Rodolfo Borga, il ddl 25/XV di Filippo Degasperi e il ddl 69/XV di Luca Zeni. Quest’ultimo è stato emendato in Commissione d’intesa con il presidente Rossi, che con ogni probabilità ritirerà quindi il successivo ddl 71/XV, inizialmente depositato per contrapporre appunto una proposta dell’esecutivo a quella formulata dal consigliere Zeni.
Chiuderà la tre giorni di lavori assembleari un pacchetto di proposte di mozione.
25-26-29 maggio 2015 – Saranno queste le date per la tornata di maggio dell’aula, in sostituzione di quelle del 12, 13 e 14 indicate in calendario. Lo slittamento è stato deciso oggi su proposta di Maurizio Fugatti, onde evitare che le sedute di Commissione – preparatorie appunto alla discussione e al voto in aula dell’assestamento di bilancio preventivo 2015 della P.a.t. – interferiscano con le giornate di maggiore impegno politico per la campagna elettorale in vista delle elezioni comunali del 10 maggio.
L’esame dell’assestamento di bilancio durerà 25 ore, il documento viene proposto all’aula dalla Giunta provinciale, per adeguare il bilancio alle variazioni di importanti voci in entrata, per effetto dell’Accordo di Roma Stato-Pat in materia finanziaria.
La Prima Commissione presieduta da Luca Zeni provvederà ora a definire il calendario delle sedute necessarie per relazioni, consultazioni, esame e voto sulla proposta di assestamento del presidente Ugo Rossi.
27 maggio 2015 – In questa data – è stato comunicato stamattina – la cosiddetta Commissione di Venezia, autorità in materia di istituti e norme per la democrazia direttae la partecipazione popolare alla democrazia, sarà ospite a palazzo Trentini per una relazione e un confronto.
Lo spunto viene dal disegno di legge d’iniziativa popolare proprio in materia di democrazia diretta per il Trentino: l’esame in aula consiliare era stato sospeso l’anno scorso di fronte al pacchetto di emendamenti con cui la Giunta Rossi di fatto respingeva gran parte delle proposte del comitato popolare; si era deciso allora di acquisire il parere della Commissione di Venezia e solo dopo questo passaggio di tornare alla discussione sulla proposta legislativa.
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