Trento
Jobs Act – La CISL del Trentino analizza i nuovi scenari
La CISL USR del Trentino, all'interno del Consiglio Generale, svoltosi nella mattinata di martedì 24 febbraio, ha chiamato a raccolta i Dirigenti e i Delegati delle diverse Federazioni, per parlare del più scottante tema dell'attualità di questi giorni: il Jobs Act.

La CISL USR del Trentino, all'interno del Consiglio Generale, svoltosi nella mattinata di martedì 24 febbraio, ha chiamato a raccolta i Dirigenti e i Delegati delle diverse Federazioni, per parlare del più scottante tema dell'attualità di questi giorni: il Jobs Act.
Noto soprattutto per le polemiche relative all'Art.18, questo pacchetto di norme che rivoluzioneranno il mondo del lavoro, è assai più complesso e articolato di quanto sembri, ed è per questo che, preso atto che il provvedimento è già operativo, la CISL del Trentino ha voluto approfondirlo e studiarlo, per dare ai suoi Delegati una visione d'insieme che permetta loro di affrontare questo cambiamento, non soltanto vedendone i lati negativi, ma anche quelli positivi e quali di questi possono essere i nuovi appigli per un'azione sindacale efficace.
Nel discorso che ha introdotto la giornata dei lavori, il Segretario Regionale USR Lorenzo Pomini, ha ricordato, tra le altre cose, come l'autonomia della nostra Regione non è solo una questione economica, ma che, al contrario, la vera ricchezza sta nella possibilità unica, data dall'autonomia, di essere un laboratorio di progetti e politiche del lavoro, che in passato, oggi e sicuramente anche domani, verranno poi applicati a livello nazionale.
Primo relatore della giornata è stato il dott. Marco Lai, del Centro Studi CISL di Firenze, che ha portato la sua esperienza tecnica, per meglio comprendere non solo quello che accadrà, ma anche come effettivamente si è arrivati alla stesura finale del Jobs Act, raccontando come l'attività sindacale ha permesso di cambiare punti cruciali della legge, così come del lavoro che è stato fatto per renderla il più "giusta" possibile, ad esempio facendo togliere la possibilità, all'inizio contemplata per l'azienda, di licenziare anche senza giusta causa, pagando una penale più alta.
Il dott. Lai ha sottolineato soprattutto la svolta positiva di questo governo, che finalmente ha riportato in primo piano il contratto a tempo indeterminato, condizione necessaria, spiega Lai, per dare più sicurezza e dignità al lavoratore.
Passando dalla spiegazione del nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, allo sfoltimento della giungla di tipologie contrattuali, che sono il vero ostacolo ad un mondo del lavoro stabile e socialmente giusto, l'intervento preciso ed esaustivo del dott. Lai, ha chiarito molto gli scenati futuri di un mondo del lavoro allo stesso tempo più dinamico, ma anche più sicuro.
La parola è poi passata alla dott.ssa Antonella Chiusole, Dirigente Generale dell’Agenzia del Lavoro di Trento, che ha spiegato nel dettaglio tutto quello che riguarda la politica degli ammortizzatori sociali, sia quelli attuali, sia quelli previsti nel Jobs Act, con particolare interesse verso quelli Regionali, esponendo come e cosa cambierà, ma soprattutto come si sia arrivati a un'armonizzazione delle diverse politiche sociali.
La dott.ssa Chiusole ha spaziato dai meccanismi e logiche delle indennità di disoccupazione, nel vecchio e nel nuovo ordinamento, fino ai contratti di ricollocazione, ma parlando anche delle difficoltà che spesso l'Agenzia del Lavoro si trova ad affrontare, cercando di ricoprire sempre di più il ruolo di supporto e aiuto per i disoccupati.
Dopo un ampio spazio lasciato a disposizione di Dirigenti e Delegati delle diverse Federazioni, per poter porre domande e richieste di approfondimento ai primi due relatori, ha preso la parola, a chiusura dei lavori, Gianluigi Petteni, Segretario Confederale della Segreteria Nazionale CISL, con delega al mercato del lavoro, formazione professionale, politiche della contrattazione decentrata, riforma del modello contrattuale.
In un appassionato intervento, Petteni ha ricordato a tutti come la mancanza di un lavoro non sia solamente una mera questione di mancate entrate economiche, ma una forma di disagio sociale, un'ingiustizia personale prima che economica. Tra un aneddoto e uno sprono a riscoprire e perpetuare l'attività sindacale nelle proprie aziende, Petteni ha anche detto chiaramente che questo Governo ha sicuramente cambiato le "regole del gioco", ma che il Sindacato dev'essere in grado di cambiare le risposte, portando ad esempio la proposta di legge popolare, depositatata dalla CISL negli scorsi giorni, in materia fiscale.
Il Segretario Confederale ha strappato numerosi applausi ai presenti, trasmettendo la stessa passione e volontà di confronto e contrattazione, che ben conoscono i Delegati presenti in sala e, se da un lato è chiaro che il suo è un ruolo politico, dall'altro la schiettezza delle sue parole hanno rinnovato un tono "positivo" al termine "politico", che troppo spesso negli ultimi anni sembra essere diventato sinonimo di arroganza e distacco dalla realtà di tutti i giorni.
In conclusione questa giornata di approfondimento sul Jobs Act, voluta dalla CISL e alla quale abbiamo avuto il piacere di presenziare, è stata molto interessante e speriamo utile per il lavoro dei sindacalisti, un approfondimento analitico e preciso, che prende atto della situazione e aiuta a capire come regolarsi in futuro, piuttosto che lamentarsi dei singoli passaggi indigesti, che pur essendoci, non devono monopolizzare l'attenzione di chi deve vedere il provvedimento nella sua interezza.
a cura di Lorenzo Galasso
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