Trento
Quote rosa, tutto rinviato
Era il quarto punto all´ordine del giorno, il Disegno di legge n. 23 per promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere nei consigli comunali della provincia di Trento (presentato dalle Consigliere regionali Ferrari, Borgonovo Re e Plotegher e sottoscritto altresì dalle Consigliere regionali Maestri e Bottamedi).
Era il quarto punto all´ordine del giorno, il Disegno di legge n. 23 per promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere nei consigli comunali della provincia di Trento (presentato dalle Consigliere regionali Ferrari, Borgonovo Re e Plotegher e sottoscritto altresì dalle Consigliere regionali Maestri e Bottamedi).
Era ampiamente previsto, nonostante i molti appelli dell'ultima ora, un nulla di fatto e così è stato. La discussione si è subito arenata visti i moltissimi emendamenti presentati dalla minoranza.
Poi la presidente Chiara Avanzo, al termine degli interventi, ha accolto la richiesta della riunione dei capigruppo per discutere la questione e ha chiuso la seduta.
Dopo la presentazione da parte della prima firmataria, Sara Ferrari (Partito Democratico) e la relazione del Presidente della Commissione, Walter Kaswalder (Patt) ha preso parola Rodolfo Borga (Amministrare e Civica Trentina). “Questo disegno di legge per noi non é accettabile: prima di tutto non é ammissibile fare una battaglia di civiltá a metá”. “In un momento come questo, cosí difficile per la nostra Autonomia, in cui non sappiamo a cosa stiano mirando le forze di maggioranza, se non quello che apprendiamo dai giornali, non daremo mai l´approvazione ad un disegno di legge che anticipa lo smembramento.della Regione”. Ha quindi chiesto che il disegno sia regionale. Ha poi parlato del fatto che si tratta di una legge che “copia quello che accade nel resto d´Italia".
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha quindi chiesto un chiarimento sull´ordine dei lavori per decidere come procedere. La richiesta é stata avanzata anche da Andreas Pöder (Team Autonomie – Bürger Unione) che ha rilevato che alcune parti degli ordini del giorno non sono stati tradotti in tedesco ed ha detto di rifiutarsi di discuterli. Anche Pius Leitner (Freiheitlichen) ha chiesto spiegazioni sull´accordo politico di cui si parla nella relazione. Ha quindi invitato a trattare la mozione che chiedono la separazione delle competenze sulla materia elettorale.
Ha annunciato di non volersi fermare a discutere questo disegno legge. Anche la Consigliera Brigitte Foppa (Verdi) ha manifestato preoccupazione per il numero degli emendamenti, Alessandro Urzí (Misto) ha parlato di una “situazione politicamente sensibile” con un disegno di legge che separa di fatto la competenza sulla legge elettorale. “Si tratta di un percorso che non puó che essere incanalato nel processo di riforma in corso a Bolzano, che porta all´esproprio delle competenze della Regione”. “É evidente che una proposta che interviene per legiferare solo in una Provincia escludendo l´altra, sottrae una delle competenze fondamentali”. Ha quindi chiesto di discutere di questo aspetto.
Dieter Steger (SVP) ha parlato di un accordo di coalizione ed ha detto che si tratta di “politica pragmatica”: “penso – ha detto – che la competenza sui comuni dovrebbe andare in capo alle due Province”. Claudio Civettini (Amministrare e Civica Trentina) ha parlato di “consiglio delle prostitute, dove si vendono le donne degli altri e si lasciano a casa le proprie”. “A fronte di questi passaggi, occorre fare dei ragionamenti”. “Quando la politica é seria, e non é la politica dei giochetti, la si affronta in maniera globale e non possiamo accettare che qualcun altro decida cosa faccio a casa mia”.
Dopo una breve discussione botta e risposta tra la Consigliera Artioli e il Consigliere Civettini, ha preso la parola il consigliere Walter Kaswalder (Patt) che ha chiesto una riunione dei capigruppo, ricordando che i Consigli dei Comuni di Trento e Bolzano hanno espresso parere contrario al disegno di legge.
L´assessore Josef Noggler ha ricordato che per le elezioni del 10 maggio sono necessari dei passaggi tecnici e la legge deve essere approvata entro febbraio: “se questo disegno di legge sará accolto, dovrá essere adeguata la norma esistente”.
La Presidente Chiara Avanzo, al termine degli interventi, ha quindi accolto la richiesta della riunione dei capigruppo per poter discutere la questione ed ha chiuso la seduta.
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