Trento
Verso il voto di genere anche in Trentino: appello della Consigliera di Parità!
L'11 febbraio è la data fissata per la discussione, in Consiglio Regionale, del disegno di Legge presentato da tutte le consigliere provinciali che prevede la doppia preferenza di genere alle elezioni amministrative.

L'11 febbraio è la data fissata per la discussione, in Consiglio Regionale, del disegno di Legge presentato da tutte le consigliere provinciali che prevede la doppia preferenza di genere alle elezioni amministrative.
La Consigliera di Parità ha sottoscritto una nota, assieme ad altre rappresentanti del mondo politico, imprenditoriale, economico e sociale, per sostenere ed appoggiare l'approvazione di una legge che nel resto d'Italia è già in vigore dal 2012 (per i comuni al di sopra dei 5.000 abitanti).
"Vorrei sgombrare subito il campo da alcuni equivoci: nessuno sarà costretto a votare una donna, ma, più semplicemente, se s'intende esprimere tutte e due le preferenze a disposizione, la seconda varrà solo se di genere diverso dalla prima.
Questa norma che, è bene ricordarlo, era già stata presentata nella scorsa legislatura ed è tra i primi punti del programma elettorale del Presidente Ugo Rossi, varrebbe solo per il Trentino e non per l’Alto Adige (territorio in cui, nonostante la possibilità di esprimere quattro preferenze, non è prevista l'opzione di genere).
Si tratta di una misura che la Corte Costituzionale ha già sancito essere legittima, che non lede la libertà di scelta dell'elettore, il quale, infatti, può limitarsi a votare anche solo un candidato, ma che è “un'azione positiva” per superare gli ostacoli culturali e sociali che penalizzano la rappresentanza femminile.
Rispetto a chi dice“io voglio votare il merito e non il genere”,va precisato che questa legge non obbliga, ma invita a riconoscere e scegliere la qualità e il merito anche nel gruppo femminile. Cosa che per cultura e tradizione avviene con difficoltà.
Una misura indispensabile, visto che con l’attuale sistema elettorale la presenza femminile nei consigli comunali del Trentino è solo del 26% e le sindache sono solo il 13%.
L'importanza della presenza femminile nei luoghi decisionali della società e della politica,che in Trentino sembrava essere finalmente patrimonio diffuso e condiviso, sta nuovamente trovando ostacoli. La capacità di rinnovarsi delle nostre istituzioni, pubbliche e private, e di cogliere appieno il contributo delle donne è messa continuamente in discussione.
Se è vero che la presenza femminile è in crescita, la vicenda legata al rinnovo degli organi di rappresentanza della Camera di Commercio, approdata sino alla mancanza assoluta di donne nella Giunta Camerale, è esemplificativa del grave ritardo nell’adeguamento alle normative nazionali ed del lavoro che ancora dobbiamo compiere per poter cambiare anche l’aspetto culturale.
Oggi il tema che si propone al dibattito è quello della doppia preferenza di genere alle elezioni, che ci permetterebbe di non rimanere la pecora nera di tutta Italia in tema di (ri)equilibrio della presenza femminile nei Consigli Comunali e nella rappresentanza politica in generale.
Non solo nei Paesi del Nord Europa, ma anche in quelli che consideriamo meno sviluppati e democratici del nostro, la presenza femminile in politica è molto più significativa, tanto è che l'Italia è solo al 98° posto sul tema delle pari opportunità, ed il Trentino Alto Adige, se non approva la legge sulla doppia preferenza di genere prima delle elezioni comunali, potrebbe vincere il poco ambito premio di “regione più misogina d’Italia”.
Gli ostracismi e le questioni sollevate in questi giorni sono paradossali, soprattutto in un territorio che si dimostra inclusivo ed aperto verso l’altro, ma, evidentemente, non verso l’altra.
La pluralità delle esperienze, delle competenze, delle sensibilità e delle differenze nei luoghi decisionali è un valore di sviluppo e ricchezza per i territori; non si tratta solo di un discorso di equa rappresentanza, ma di utilità per le nostre comunità.
E’ ormai assodato da dati statistici che la presenza femminile nei luoghi decisionali (nei board delle spa così come nelle banche, nei governi così come nei parlamenti e nei consigli regionali e comunali) ha permesso di migliorare le performance delle imprese, di migliorare le politiche degli Stati ed in generale la società.
Ad ogni modo, per affrontare questa situazione di iniquità e di democrazia “incompiuta”, in tutti i Comuni di Italia, ad eccezione di quelli della nostra Regione, è stata introdotta la doppia preferenza di genere.
Il risultato è stato l'aumento della donne elette, a differenza di quanto avvenuto nella nostra Provincia, dove le donne sono rappresentate da solo 6 consigliere provinciali su 35 consiglieri, ed a differenza di quanto avverrà anche alle prossime elezioni comunali se non verrà modificata la norma in tempo utile.
La proposta di introdurre anche in Trentino la doppia preferenza di genere non è quindi simbolica, ma serve per migliorare la qualità delle decisioni delle nostre amministrazioni,attraverso una complementarietà di visioni, costruttiva ed efficace.
Auspico, pertanto, che il Consiglio Regionale, ed in primis i nostri consiglieri provinciali, si attivino affinché l’11 febbraio, giorno in cui il Consiglio Regionale sarà chiamato ad esprimersi, venga approvata la proposta di legge della doppia preferenza di genere.
Avv. Eleonora Stenico, Consigliera di parità
Prof. Barbara Poggio, Delegata della Rettrice alle pari opportunità, Università di Trento
Claudia Gasperetti, Presidente CIF (Comitato Imprenditorialità Femminile, Camera di Commercio TN)
Flavia Angeli, Presidente di Donne Impresa Artigiane
Rita Matano, Presidente di Terziario Donna
Isabella Chiodi, presidente di AIDDA (Ass. It Donne Dirigenti d'Azienda) Veneto, Trentino Alto Adige
Emanuela Corradini, imprenditrice, AIDDA Veneto, Trentino Alto Adige
Enrica Caneppele, coordinamento donne ACLI
Antonella Muto, coordinatrice Libere professioni non ordinistici
Nicoletta Molinari, direttrice di cooperativa sociale
Manuela Zanoni, imprenditrice
Gabriella Santolini, consulente del lavoro
Patrizia Pizzini, commercialista
Luisa Gnecchi, Onorevole
Laura Froner, Onorevole
Margherita Cogo, già presidente della Regione TAA
Donatella Conzatti, Segretaria UPT
Giulia Robol, Segretaria PD
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