Dopo i messaggi di gratitudine, ma anche di critica, rivolti ieri a Giorgio Napolitano dopo le dimissioni dal quirinale Fratelli d'Italia attacca senza mezze misure la presidente della regione Chiara Avanzo tacciandola di poca coerenza.
Marika Poletti di Fratelli d'Italia ritorna sul caso «Almirante» dove il presidente della regione, dopo aver concesso la sala della regione per i festeggiamenti del centenario della sua nascita ha improvvisamente fatto retromarcia negandone l'uso, si mormora per forte pressione da parte del centro Bruno e sigle analoghe.
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Nel giorno delle dimissioni del Presidente Napolitano si sprecano i comunicati stampa di encomio e ringraziamento – attacca subito Marika Poletti – ma tra tutti spicca, quantomeno in Trentino, la formale comunicazione del Presidente Chiara Avanzo. Tre brevissime frasi all'interno delle quali vi sono come minimo altrettante sbavature. Non sempre, infatti, l'esercizio di sintesi preserva da scivoloni di sorta. Avanzo, tra le varie cose, riconosce all'ex inquilino del colle la capacità di ridare fiducia nella politica ai cittadini».
Poi ancora: «la dichiarazione della presidente è in stridente contrasto con la realtà, stante che mai come in questi ultimi anni la politica è stata recepita come corpo estraneo rispetto al contesto sociale, forse anche perché da alcuni anni ci ritroviamo a Palazzo Chigi personaggi voluti dalle cancellerie europee, di cui proprio Napolitano si è fatto splendido portavoce».
«Chiara Avanzo ringrazia poi il capo dello Stato per aver dato prova di saper rispettare la politica e le istituzioni, quello stesso rispetto che forse è mancato proprio a lei quando, in una delle poche azioni degne di cronaca poste in essere, ha ritirato la concessione della sala per un convegno su Giorgio Almirante, piegandosi alle volontà del centro-sociale-in-comodato-d'uso-gratuito-Bruno e di altre analoghe sigle».
Marika Poletti, – nella nota – invita anche il Presidente Avanzo a leggere quanto scritto in una nota ufficiale da Napolitano in merito al Segretario Nazionale del Movimento Sociale Italiano pochi mesi fa (che riportiamo in calce nella sua interezza).
Poletti chiude poi con un auspicio ironico: «speriamo che il prossimo Presidente della Repubblica si ricordi che sono gli italiani a decidere da chi essere governati, non abbiamo bisogno infatti che Bruxelles invii un fax al Quirinale per disporre delle nostre sorti».
Messaggio del Presidente della Repubblica su Almirante
«Il Parlamento è stato il luogo in cui si è svolta la parte prevalente della lunga attività politica di Almirante, per l’intero arco delle prime dieci legislature repubblicane. Egli fu sempre consapevole che solo attraverso il riconoscimento dell’istituzione parlamentare e la concreta partecipazione ai suoi lavori, pur da una posizione di radicale opposizione, rispetto ai governi, la forza politica da lui guidata avrebbe potuto trovare una piena legittimazione nel sistema democratico nato dalla Costituzione.
In questo quadro egli ha avuto il merito di contrastare impulsi e comportamenti antiparlamentari che tendevano periodicamente ad emergere, dimostrando un convinto rispetto per le istituzioni repubblicane, che in Parlamento si esprimeva attraverso uno stile oratorio efficace e privo di eccessi anche se aspro nei toni. Giorgio Almirante è stato espressione di una generazione di leader di partito che, pur da posizioni ideologiche profondamente diverse, hanno saputo confrontarsi mantenendo un reciproco rispetto, a dimostrazione di un superiore senso dello Stato che ancora oggi rappresenta un esempio».
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