Arte e Cultura
La buona scuola: ecco i dati della consultazione
Si è conclusa a metà novembre la consultazione on line per "La Buona Scuola", il progetto di ascolto attivato dal Miur per trovare soluzioni alle numerose criticità della scuola italiana (ne avevamo parlato in un precedente articolo).
Si è conclusa a metà novembre la consultazione on line per "La Buona Scuola", il progetto di ascolto attivato dal Miur per trovare soluzioni alle numerose criticità della scuola italiana (ne avevamo parlato in un precedente articolo).
Lo scorso 15 dicembre i dati relativi all'esito della campagna sono stati presentati dal ministro dell' Istruzione, Stefania Giannini insieme alla Segreteria tecnica che ha seguito le consultazioni.
I dati
1.800.000 sono stati i partecipanti on e off line: 207.000 hanno risposto on line al questionario, 1.300.000 gli accessi al sito, 200.000 i partecipanti ai dibattiti sul territorio, e le 40 tappe del tour.
Una partecipazione che – è stato detto – fa de "La buona scuola" la consultazione a più ampio raggio di tutta Europa, facndo sì che venisse inclusa tra i progetti dimostrativi della Task Force BEI per gli investimenti in Europa.
Piano assunzionale
Per quanto riguarda gli insegnanti, si chiedono la fine delle Graduatorie e lo svuotamento della GAE.
Si propone di usare l'organico funzionale per coprire supplenze e cattedre vacanti, e si occupi anche del tempo pieno, di recupero formativo, o rinforzo in caso di bisogni speciali,
E si chiede l'assunzione dei precari, accompagnata da un nuovo concorso.
E su questi temi il ministro ha già dato qualche anticipazione sul 2015, prospettando un piano straordinario per:
– assumere 150mila docenti e chiudere le graduatorie a esaurimento;
– assegnare personale extra alle scuole per 3 anni in base alle esigenze;
– indire un nuovo concorso per il 2016, centrato soprattutto sulle capacità di insegnamento e sulla competenza disciplinari, piuttosto che su curriculum, titoli e pubblicazioni.
Risulta forte la richiesta di un percorso per l'abilitazione all'insegnamento che rafforzi le discipline di base, e includa le lingue e il digitale.
Competenze
Le lingue risultano fra le competenze di cui si sente maggiore esigenza, affiancate da quelle digitali e dalla lingua italiana.
Importante la valorizzazione dell'educazione civica (declinata in cittadinanza attiva, educazione ambientale, scoperta del territorio, educazione alimentare, competenze relazionali, eucazione all'affettività), e si chiede un supporto anche sui metodi di studio e nel collegamento con il mondo del lavoro – anche grazie ai periodi di alternanza – attraverso una semplificazione che favorisca lo scambio e il dialogo.
Integrazione e inclusione
Per quanto riguarda disabilità, disturbi specifici dell'apprendimento e bisogni educativi speciali, si sono individuate varie esigenze, fra cui quelle di avere figure specialistiche a scuola, e garantire la presenza delle stesso insegnante di sostegno per l'intero ciclo di studi.
Non da meno la richiesta di formazione obbligatoria per tutti i docenti sulle varie tematiche.
Per quanto riguarda l'integrazione degli studenti stranieri, si è rilevata l'esigenza di creare una classe di concorso per l'indegnamento della lingua italiana come seconda lingua, e il potenziamento di laboratori per l'apprendimento dell'italiano, ed una maggiore attenzione alla creazione di classi meno numerose qualora si verifichi la presenza di esigenze di questo tipo.
La richiesta, insomma, pare orientarsi verso una scuola più snella, attenta ai cambiamenti e capace di assumere un ruolo educativo globale, che sensibilizzi i ragazzi alle competenze di cittadinanza, passando attraverso l'integrazione linguistica e culturale.
E capace di rafforzare il legame con le aziende e il mondo del lavoro, cosa che può fare solo se il governo vorrà contribuire.
Una sfida importante, impegnativa e fondamentale.
Il ministro Giannini ha ribadito "La Buona Scuola è una delle priorità del 2015", e, viste le premesse di Renzi (l'annuncio di un grande evento sull'istruzione, e la "carica dei mille" che dovranno dedicare tempo alla riforma), c'è da sperare che il Governo faccia sul serio.
Per approfondimenti, sul sito è possibile scaricare le slide della presentazione, e seguire l'evoluzione del progetto, e l'attuazione delle modifiche.
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