Italia ed estero
La storia secondo Putin: Stalin non sbagliò ad allearsi con Hitler
“Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”, così George Orwell nel suo romanzo “1984”. Una lezione che il presidente russo Vladimir Putin sembra aver assimilato bene.

“Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”, così George Orwell nel suo romanzo “1984”. Una lezione che il presidente russo Vladimir Putin sembra aver assimilato bene.
“In molti paesi, incluso il nostro, sono in atto evidenti tentativi di rieducare la società. Questo avviene anche attraverso la manipolazione della storia”, ha affermato il presidente russo in un incontro con ricercatori e insegnanti di storia il 5 novembre.
“Ed è proprio per evitare che questo accada che abbiamo bisogno di persone come voi, esperti, che non solo informano in maniera oggettiva sugli eventi del passato, ma ne offrono anche un’interpretazione”.
Durante l’incontro, Putin ha, tra le altre cose, invitato gli storici a concentrare i loro studi sulle dinamiche che hanno portato allo scoppio della seconda guerra mondiale. E non ha mancato di offrire il suo personalissimo punto di vista sul patto Molotov-Ribbentrop, il trattato di non aggressione del 1939, con cui nazisti e sovietici si spartirono segretamente la Polonia.
Sono Francia e Gran Bretagna a doversi rimproverare per l’aggressione di Hitler all’Europa, non la Russia. A tal riguardo, Putin ha fatto notare come gli storici occidentali tendano a sorvolare sulle conseguenze dell’Accordo di Monaco, con cui Francia e Gran Bretagna riconobbero l’occupazione del territorio cecoslovacco dei Sudeti da parte di Hitler nel 1938.
Lo “storico” Putin identifica in questo compromesso con la Germania nazista l’errore fondamentale che portò allo scoppio del conflitto mondiale. Ma usa un metro completamente diverso per valutare un altro compromesso che segnò indelebilmente quegli anni, e cioè, il patto Molotov-Ribbentrop.
“Uno sforzo di ricerca rigoroso deve far emergere come la politica estera di quel tempo fosse dominata da questo tipo di accordi”, afferma il presidente russo, aggiungendo: “L’Unione Sovietica firmò un patto di non aggressione con la Germania. L’opinione pubblica solitamente storce il naso, bollando questa scelta come ‘sbagliata’. Ma cosa c’era di davvero sbagliato nella decisione sovietica di non combattere?”
Il patto Molotov-Ribbentrop non sanciva però solo una temporanea quanto precaria pace tra Germania nazista e Unione Sovietica. Il trattato era infatti era corredato da una serie di protocolli segreti con cui nazisti e comunisti si accordavano a spartirsi in sfere d’influenza Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania e Polonia. Il Cremlino ha negato fino al 1989 l’esistenza di questi documenti.
Documenti che hanno legittimato alcune delle pagine più buie della storia del ventesimo secolo: più di 20.000 polacchi vennero sommariamente giustiziati dalla polizia segreta sovietica nel massacro di Katyn del 1940. Per non parlare della campagna di pulizia etnica nazista, che portò alla morte di 3 milioni di ebrei solo in Polonia.
Ma Putin sembra aver rimesso in dubbio il contenuto stesso di questi protocolli, dicendo: “la gente ancora discute sul patto Molotov-Ribbentrop e accusa l’Unione Sovietica di aver diviso la Polonia… Ma che vogliamo dire della Polonia? Cosa fece quando i tedeschi invasero la Cecoslovacchia? La Polonia prese una parte della Cecoslovacchia per sé”, e conclude ridendo: “E ha ricevuto in cambio lo stesso trattamento”.
Le dichiarazioni di mercoledì hanno suscitato sgomento nei paesi dell’Europa orientale. In tal senso, sono sempre di più coloro che mettono in guardia rispetto all’uso strumentale che Putin sta facendo della storia per consolidare il suo regime autoritario.
E non solo. Un diplomatico occidentale, intervistato dal Financial Times, ha fatto notare come le affermazioni revisioniste di Putin non facciano altro che aumentare le perplessità riguardo alla sua volontà di rispettare l’attuale configurazione dell’Europa orientale. “Il protocollo segreto [al patto Molotov-Ribbentrop] definiva i territori degli stati confinanti che sarebbero stati sotto l’influenza sovietica o tedesca… Putin sembra affermare che quella spartizione era accettabile nel contesto storico in cui è avvenuta”.
E nel contesto attuale? La riterrebbe ancora accettabile?
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