Sport
Anna Cappellini e Luca Lanotte, Campioni del Mondo di danza sul ghiaccio… da Baselga all’Arena di Verona
Sono arrivati a Baselga di Pinè direttamente da Detroit, nemmeno un attimo per rifiatare ed eccoli di nuovo in pista per una serata all'insegna dello spettacolo e del divertimento con l'edizione 2014 di "Stars on Ice", quest'anno dedicato a Made in Italy.
Sono arrivati a Baselga di Pinè direttamente da Detroit, nemmeno un attimo per rifiatare ed eccoli di nuovo in pista per una serata all'insegna dello spettacolo e del divertimento con l'edizione 2014 di "Stars on Ice", quest'anno dedicato a Made in Italy.
È la prima volta che i Campioni europei e mondiali in carica di danza sul ghiaccio Anna Cappellini e Luca Lanotte sono qui ed è un piacere incontrarli e conoscerli dopo averli visti tante volte in televisione.
È bello scoprire la loro semplicità chiacchierando al tavolino di un bar, ascoltandoli mentre raccontano le straordinarie vittorie di un anno esaltante che li ha visti raggiungere meritatamente il vertice del pattinaggio di figura.
Ai Mondiali di Saitama svoltisi in Giappone lo scorso marzo, Anna – 27 anni di Como – e Luca – 28 di Milano -, hanno riportando l'Italia sul tetto del mondo 13 anni dopo Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio conquistando la medaglia d'oro, un'impresa indimenticabile, un'emozione irripetibile per loro e per chi ama questo sport.
Ma così in alto non si arriva per caso: nel 2013 i due pattinatori aveva conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Europei di Zagabria confermandosi poi per la terza volta consecutiva Campioni nazionali italiani.
Il 2014 si è aperto in gennaio con l'oro vinto agli Europei di Budapest (Ungheria), proseguendo in febbraio alle Olimpiadi Invernali di Sochi, in Russia, dove hanno ottenuto il sesto posto nel concorso della danza su ghiaccio e il quarto posto per la Nazionale italiana nella gara a squadre.
In marzo, ai Mondiali, le lame dei pattini hanno disegnato sul ghiaccio l'incanto di un percorso consacrato dalla medaglia che brilla di più, quella che ha fatto commuovere Anna e urlare di gioia Luca.
Un risultato sorprendente per i due atleti delle Fiamme Azzurre che si allenano al Forum di Assago, a Milano, sotto la guida di Paola Mezzadri.
Una carriera all'insegna di sacrifici e costanti progressi – sesti a Nizza 2012, quarti a Londra 2013 – che ora, dopo l'ottavo Mondiale consecutivo, li proietta verso quella che loro stessi definiscono come una nuova fase del loro percorso tecnico-artistico, quella della maturità.
Ne parlano con entusiasmo nonostante la stanchezza, mezz'ora prima che inizi lo spettacolo sull'Ice Rink di Baselga dando prova di grande disponibilità. Il primo pensiero è di gratitudine e va a Carolina Kostner, regina indiscussa del pattinaggio italiano che, dopo il bronzo mondiale e una carriera straordinaria, ha deciso di fermarsi per un anno.
L'oro di Anna e Luca sancisce un ideale passaggio di consegne e spetterà ai neo campioni continuare a portare in alto il nome dell'Italia sulle piste di tutto il mondo.
«Carolina ha acceso l'attenzione sul nostro sport ed è riuscita a catalizzare l'interesse per tanti anni, per noi questo è stato un anno che ci ha ripagato dei sacrifici e di tutto il lavoro fatto finora ma siamo solo all'inizio – afferma schernendosi Luca -. Il nostro obiettivo adesso è rimanere al vertice e lavoreremo per crescere ancora ed eccellere nella nostra disciplina».
«Dopo i Mondiali abbiamo riflettuto molto e ci siamo chiesti se volevamo proseguire, alla fine la scelta è stata di continuare, come si suol dire l'appetito vien mangiando – gli fa eco Anna -: più che guardare quello che fanno gli altri atleti noi ci sentiamo in competizione con noi stessi, vogliamo migliorare ancora. L'importante è che ognuno faccia del suo meglio e poi vinca il migliore».
La chiacchierata viene interrotta per un attimo: Arianna, una piccola pattinatrice con le stampelle a causa di un infortunio, si avvicina accompagnata dalla mamma e chiede un autografo ai due campioni che l'accontentano volentieri lasciandole una dedica sul suo diario.
Anna sorride e poi riprende a raccontare le emozioni vissute: «Mi vengono i brividi a pensare al percorso che abbiamo fatto iniziando a pattinare più di vent'anni fa: quando lavori per così tanto tempo inseguendo un sogno, sembra quasi che sia destinato a rimanere un'utopia, ora invece è diventato realtà».
Aveva solo tre anni quando mamma Marisa portò Anna per la prima volta su una pista di pattinaggio, ma fu sufficiente per farla appassionare a quello sport, mentre Luca iniziava a prendere confidenza con il ghiaccio a sette anni. Non hanno più smesso, e da quando si sono incontrati hanno costruito con costanza e tenacia un bagaglio tecnico ed artistico che ora, dopo aver scalato l'ultimo gradino, non basta più.
È arrivato il momento di fare un passo ulteriore e così i due atleti, che si allenano a Milano con Paola Mezzadri, hanno deciso di affidarsi a Marina Zueva, 58enne di origini russe, tra le più affermate allenatrici e coreografe di settore al mondo, e l'impatto è stato più che positivo.
«Dopo i Mondiali e gli Europei volevamo esplorare la nostra parte artistica così abbiamo deciso di lavorare con lei e l'abbiamo scelta come consulente esterno perché siamo convinti che possiamo dare ancora di più. Siamo andati a Detroit e ne è valsa la pena», spiega Anna.
È una scelta coraggiosa quella di rimettersi in gioco ora che tutti i riflettori saranno puntati sui due campioni perché se vincere è difficile, confermarsi ai vertici sarà una sfida ancora più bella da affrontare.
«Siamo partiti sperando di trovare nuove motivazioni e stimoli e siamo contenti: sono state tre settimane stupende, abbiamo lavorato in un ambiente positivo che ci spinge a ricominciare con una nuova carica.
Con Marina ci siamo trovati bene, in sintonia, lei e Paola sono due geni a livello coreografico, e il suo staff è tecnicamente preparatissimo, al pari del nostro», aggiunge Luca.
Sono pronti anche i nuovi programmi: dalle note del musical "42nd street" e dell'ouverture del "Barbiere di Siviglia" di Rossini, Cappellini e Lanotte si cimenteranno con quelle di "Capriccio spagnolo" nel corto e di "Danza macabra" nel libero.
«La musica di Capriccio ci ha ispirati, è una musica che abbiamo nel cuore fin da bambini, ora vogliamo portare sul ghiaccio quella con il nostro stile. Il ballo di riferimento sarà il fandango e il paso double – affermano i due pattinatori -.
Per il libero stavamo cercando altro, poi ci è capitato di sentire la Danza macabra e ci siamo detti che era questo che dovevamo fare. L'abbiamo provata in pista e abbiamo capito che ciò che questa musica sa evocare avrà un impatto straordinario, sarà una vera novità».
«È un brano molto impegnativo ma volevamo proporre qualcosa di diverso dai programmi dell'anno scorso, caratterizzati da un ritmo intenso e travolgente, per presentare da Campioni del mondo quelli che noi consideriamo i programmi della maturità. Sono più ricercati a livello coreografico, intimi, ma con l'esperienza che abbiamo adesso è il momento di provare e fare un passo ulteriore», prosegue Luca mostrando tutta la sua convinzione.
«Lo sportivo è tale perché lancia la sfida a se stesso e nella prossima stagione speriamo di riuscire a stupire i giudici. Noi per primi siamo intimiditi dalla bellezza di questi programmi, in passato avevamo già provato a presentare brani di livello superiore e ci siamo trovati in difficoltà, ora siamo pronti, è l'anno giusto», conclude Anna.
La scelta delle musiche su cui pattinare e dei costumi avviene sempre all'interno dello staff. «Le idee nascono dal confronto con Paola e Massimo Scali, poi una volta presa la decisione si tratta di lavorare ogni giorno per dare più fluidità ai movimenti, rendere nostro il brano entrando nel ruolo, dandogli un'anima e interpretandolo in tutte le sue sfumature. C'è la musica bella che esegui e c'è la musica che ti aiuta a esprimerti al meglio, quella che ti fa diventare più bravo: noi puntiamo a questo.
I costumi non influiscono sulla valutazione della gara, li usiamo per trasmettere qualcosa in più: vogliamo dettare la nostra moda all'estero ed essere impeccabili da ogni punto di vista, anche quello estetico», raccontano i due atleti.
Manca poco all'inizio dello spettacolo e c'è molta curiosità di vederli esibire dal vivo. Non deluderanno le aspettative offrendo un gesto atletico in cui si fondono quelle abilità tecniche e capacità espressive e interpretative che rendono Anna e Luca veri e propri attori e ballerini, capaci di trasformare in un palcoscenico la pista da ghiaccio.
Un momento magico in cui il pubblico viene trasportato, immedesimandosi nella storia narrata dal brano musicale, lasciandosi coinvolgere dalle emozioni che la coppia sa trasmettere mentre scivola sul ghiaccio con eleganza, senza far trasparire il minimo sforzo, regalando la sensazione di una sintonia perfetta che è frutto di molte ore passate in pista ad allenarsi.
«Per preparare un danza di alto livello occorrono due-tre mesi e stiamo in pista sei giorni a settimana, dalle 6 alle 8 ore al giorno sul ghiaccio a provare e riprovare, come se fosse un lavoro d'ufficio», afferma sorridendo Luca prima di salutarci mentre Anna scappa via per andare a truccarsi.
In attesa di vederli nelle tappe della XX edizione del Grand Prix di pattinaggio di figura del prossimo autunno, circuito di gare d'elite a cui hanno accesso solo i migliori pattinatori di tutto il mondo, gli appassionati della danza artistica su ghiaccio potranno ammirarli in uno show unico nel suo genere.
«Il 20 e il 21 settembre saremo all'Arena di Verona, dove è in programma uno spettacolo che abbiamo nel cuore, Intimissimi On Ice OperaPop, qualcosa di unico, che nasce dal successo delle tre precedenti edizioni di "Opera on ice", uno dei più bei Galà su ghiaccio ideato da Giulia Mancini.
Lei porterà in uno dei templi sacri del bel canto star mondiali del pattinaggio, lirica, musica leggera, moda ed effetti speciali e la ringraziamo per il prodotto che è riuscita a confezionare, noi per primi ci commuoviamo quando saliamo in pista e non riusciamo a spiegare un'emozione così forte. Vi aspettiamo».
Presente e futuro del pattinaggio italiano, Anna e Luca sapranno ancora stupire il loro affezionato pubblico in uno spettacolo che coniuga fantasia e creatività dando vita ad una serata che vedrà sfilare sul ghiaccio alcuni tra i campioni più amati come Carolina Kostner e Stéphane Lambiel, insieme ad artisti internazionali dell'opera e della musica pop, interpreti di una partitura inedita che reinventa i Gala sul ghiaccio.
p.niccolini@lavocedeltrentino.it
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